SANTA BARBARA
Il 4 dicembre viene ricordata Santa Barbara, martire cristiana riconosciuta sia presso le comunità d’oriente che d’occidente. Il luogo e l’epoca in cui è vissuta, a causa delle numerose leggende sorte intorno al suo nome, non sono chiaramente identificabili, ma il suo culto è attestato presso le comunità cristiane d’Oriente (Egitto, Costantinopoli) e Occidente (Roma, Francia) già dal VI-VII secolo e conobbe una grande popolarità nel Medioevo grazie alla legenda Aurea, rimossa dal calendario romano generale nel 1969 a causa dei dubbi sulla sua storicità, rimane comunque una santa molto popolare grazie al numero dei suoi patronati che sono vigili del fuoco, marina militare, artificieri, artiglieri, genieri, minatori e architetti tra altri ancora. Si dice che Santa Barbara sia nata a Nicomedia, antica città dell’Anatolia e attualmente in Turchia, verso l’anno 273. Tuttavia, non si ha alcuna certezza neanche sulla sua effettiva esistenza. Ci sono numerose agiografie che vengono considerate quali semplici leggende, ma di riscontri relativi alla sua storia non ne esistono. Barbara sarebbe figlia del pagano Dioscoro, che l’avrebbe rinchiusa all’interno di una torre a causa della sua grande bellezza da proteggere ad ogni costo.
LA PROTETTRICE DEI VIGILI DEL FUOCO
Un’altra versione narra della prigionia di Barbara in seguito alla punizione per la sua disobbedienza al politeismo e l’adesione alla religione cristiana. Molto diffusa è la teoria in base alla quale suo padre avrebbe tentato di ucciderla non appena scopre della sua nuova fede. Lei sarebbe riuscita a scappare in maniera miracolosa, passando attraverso le pareti o librandosi nell’aria verso una montagna deserta. La ragazza non avrebbe mai abiurato la sua posizione religiosa e sarebbe stata torturata in maniera cruenta fino alla fine dei suoi giorni, con l’unico sollievo derivante dal Cristo che avrebbe curato le sue ferite. Ovviamente non si hanno certezze neanche sulla sua morte, che sarebbe datata fra il III e il IV secolo. Nell’antichità cristiana, non viene fatta alcuna menzione su Santa Barbara e sulla sua vita. La sua biografia avrebbe più di qualche analogia con quella di Santa Cristina, dunque ci sarebbero dubbi persino sulla sua effettiva nascita. Non si conosce la data del martirio, avvenuto per mezzo di un imperatore Massimiano. La venerazione della Santa nasce a Roma intorno al VII-VIII secolo, con la proiezione di alcune sue possibili immagini all’interno della chiesa di Santa Maria Antiqua. Le sue reliquie sarebbero state traslate a Costantinopoli nel VI secolo, quindi verso la cattedrale di San Vladimiro a Kiev dove sarebbero ancora oggi. Un’altra versione parla del trasferimento dei resti presso la basilica di San Marco a Venezia e poi nella chiesa di San Martino di Burano. Viene considerata come la protettrice degli architetti, dei muratori, dei tagliapietre, dei campanari e addirittura di torri e fortezze in giro per il mondo. Alcuni la invocano contro i fulmini e il fuoco, altri per scongiurare i pericoli di morte improvvisa, altri ancora per il lavoro in miniera. Anche in questa circostanza, le versioni sono molteplici e tutte contrastanti. Nel martirologio romano, Santa Barbara viene commemorata il 4 dicembre, nonostante la rimozione dal Calendario romano generale nel 1969 a causa dei suoi evidenti caratteri leggendari. Nella maggior parte dei casi, alla Santa vengono associati una palma, un diadema, una corona o la spada con la quale sarebbe stata ammazzata.
Il 4 dicembre è anche il giorno del ricordo di diverse altre figure religiose importanti. Tra queste, vanno citati il sacerdote Beato Adolfo Kolping, il vescovo Sant’Annone di Colonia, il vescovo di Parma San Bernardo degli Uberti, il sacerdote San Giovanni Calabria, la sposa, monaca e reclusa Beata Maria di Pisa, il vescovo San Melezio di Sebastopoli, l’abate San Sigiranno e l’eremita San Sola (o Sualo).