Svolta in Lombardia per la somministrazione della pillola Ru486 per l’interruzione di gravidanza: per ottenerla infatti non sarà più necessario il ricovero di tre giorni in ospedale: a partire dall’inizio del 2019, infatti, la pillola potrà essere somministrata in day hospital, come è stato ufficialmente annunciato all’assessore regionale della Lombardia al Welfare, Giulio Gallera, che ha illustrato la novità che potrebbe rivoluzionare la normativa in materia anche a livello nazionale, in commissione Sanità. Di fatto l’interruzione farmacologica di gravidanza sarà equiparata con questa variazione a quella chirurgica. La decisone è inserita nella delibera d’aggiornamento delle regole del sistema sanitario regionale per il 2019, anche se per essere ufficialmente ratificata dovrà essere votata dalla Giunta della Regione Lombardia, lunedì prossimo.
BOCCI (PD): “LOMBARDIA NON PIU’ FANALINO DI CODA”
La consigliera regionale del Partito Democratico, Paola Bocci, ha illustrato con delle dichiarazioni riportate in una nota ufficiale quelle che saranno le novità relative al tema e alla somministrazione della pillola Ru486 in day hospital: “Nel luglio scorso dopo aver condotto un’indagine negli ospedali lombardi che aveva evidenziato che la Lombardia era fanalino di coda nell’utilizzo dell’interruzione di gravidanza farmacologica, avevamo presentato un’interrogazione in cui chiedevamo di rivedere il regime di ricovero, previsto in 3 giorni e trasformarlo in day hospital come per l’Ivg chirurgica. Oggi Gallera, rispondendo alla nostra sollecitazione, ha annunciato che, con la nuova delibera delle regole, la RU486 potrà essere somministrata in day hospital. Il tavolo scientifico istituito, sull’analisi della letteratura medica raccolta, ha infatti evidenziato che l’interruzione farmacologica non comporta a breve complicanze tali da imporre un ricovero lungo, anzi ha meno conseguenze negative sulla salute e la fertilità della donna.“