Nel corso di Pomeriggio 5, è stato dedicato ampio spazio alla scomparsa di Roberta Ragusa ed in particolare a quanto avvenne nel 2013, quando Antonio Logli fu fotografato mentre gettava in un cassonetto scatoloni pieni di oggetti e documenti, ma anche lettere e libri. L’uomo scarica il contenuto degli scatoloni prima di salire in casa dell’amante. Oggi, per la prima volta, è stato trasmesso l’audio del fotografo che paparazzò Logli e relativo alla telefonata che fece alle forze dell’ordine per mettere al corrente delle gesta del marito di Roberta. Il fotoreporter spiegò alla questura che da qualche tempo era sulle tracce di Logli: “Ho notato che ha buttato via una grandissima di documenti ai quali in superficie ho dato un’occhiata in un bidone”, spiegò il fotografo. A sua detta si trattava di “pizzini” svelando che Logli, di notte, è solito buttare grande quantità di immondizia sempre nel medesimo posto, per poi guardarsi intorno e far perdere le sue tracce. Incalzato dalla questura, il fotografo avrebbe asserito di aver dato un’occhiata superficiale e di aver visto “indirizzi, numeri di telefono”. Il bidone in questione si troverebbe molto vicino alla casa della Calzolaio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ROBERTA RAGUSA, LE NOVITÀ
A quasi sette anni dall’inizio del giallo, la scomparsa di Roberta Ragusa continua a tenere banco nel corso della trasmissione Pomeriggio 5. La donna e mamma di Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, fece perdere misteriosamente le sue tracce nella notte tra il 12 ed il 13 gennaio 2012 dopo una lite con il marito Antonio Logli. L’uomo è stato accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere, sebbene il corpo della donna non sia mai stato trovato. La condanna a 20 anni in primo grado giunse il 21 dicembre 2016, con rito abbreviato, confermata poi anche in Appello lo scorso maggio. Nonostante questo però, Logli si è sempre definito innocente respingendo ogni accusa. Nonostante le due condanne però, il marito di Roberta Ragusa continua a restare in libertà poichè per i giudici dei due tribunali l’uomo deve solo rispettare l’obbligo di residenza a San Giuliano Terme rispettando la prescrizione di non allontanarsi dal Comune di residenza nelle ore notturne. La sua difesa ha contestato le due sentenze di condanna in quanto i giudici avrebbero trascurato l’ipotesi che la donna potesse essere fuggita con un presunto amante. Questo quanto reso noto da CaffeinaMagazine, citando un documento degli stessi avvocati e pubblicato dalla rivista Giallo.
ROBERTA RAGUSA, IL GIALLO DEGLI SCATOLONI GETTATI DA ANTONIO LOGLI
Ma l’attenzione di Pomeriggio 5 oggi si sposterà su un fatto del passato legato al giallo di Roberta Ragusa. Era il 2013 e Antonio Logli fu fotografato mentre gettava alcuni oggetti, presumibilmente della moglie scomparsa, contenuti in dei grossi scatoloni in un cassonetto distante circa dieci chilometri dalla sua abitazione. Cassonetto che tuttavia si trovava invece molto vicino alla casa di Sara Calzolaio, ex baby-sitter dei bimbi di Roberta ed Antonio, poi amante di quest’ultimo ed attuale compagna. A fare la segnalazione sono stati due fotografi, che avevano notato gli strani ragusamovimenti dell’uomo. A distanza di diversi anni e grazie ad un documento esclusivo di Quarto Grado, ascolteremo oggi l’audio del fotografo che mentre scattava le foto in tono preoccupato chiamò le forze dell’ordine. Cosa avvenne davvero nel 2013 e cosa contenevano quegli scatoloni? Un giallo che, a distanza di sette anni, ancora continua a far discutere e a produrre molti interrogativi.