Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la Fiera Obei Obei 2018, il tradizionale mercatino che anima Milano in vista del Natale. Dal 6 al 9 dicembre è possibile calarsi nell’atmosfera tipica di questo periodo andando a visitare le bancarelle che intorno al ponte di Sant’Ambrogio non possono mancare nel capoluogo lombardo. La Fiera Obei Obei 2018 si può visitare fino a domenica dalle 10 alle 22:30, ma come si può raggiungere? La soluzione preferita da meneghini e turisti, nonché da residenti nell’hinterland provenienti da fuori Milano, è certamente quella rappresentata dalla metropolitana. Come spiega Milanolife.it, le fermate più vicine a Piazza Castello sono più di una: sulla linea rossa M1 c’è la fermata Cairoli, sulla linea verde M2 si può scendere a Lanza. Un’altra soluzione è rappresentata da Cadorna, che incrocia entrambe le linee. (agg. di Dario D’Angelo)
Sant’Ambrogio, vescovo di Milano
Si celebra il 7 dicembre Sant’Ambrogio, il patrono di Milano e figura importantissima in tutto il nostro paese. Fu il vescovo del capoluogo lombardo dal 374 fino al 397 d.C. nel giorno della sua morte. Entrando nella Chiesa decise di donare i suoi beni ai meno abbienti e così si dedicò a una vita ascetica e di studio. Dal De officiis possiamo leggere le sue parole: “È molto meglio per il Signore salvare delle anime che l’oro. Egli mandò gli apostoli senza oro, i Sacramenti non richiedono oro, né acquisisce valore per via dell’oro ciò che non si compra con l’oro”. Da oggi fino a domenica poi torna l’appuntamento con la tradizione legata a Sant’Ambrogio grazie all’iniziativa Oh Bej! Oh Bej!. La Fiera di Sant’Ambrogio ospiterà ben 380 espositori nel perimetro del Castello Sforzesco nel tratto che si muove tra piazza del Cannone, piazza Castello e viale Gadio. La novità di questa edizione è la presenza di ben 55 banchi di rigattieri e cinque invece dedicati ai presepi e agli addobbi per il Natale.
Sant’Ambrogio, 7 dicembre: la vita del Santo
Sant’Ambrogio si celebra il 7 dicembre ed è il patrono di Milano. Nato a Treviri tra il 339 e il 340 è morto a Milano il 4 aprile del 397 d.C. Viene venerato come Santo da tutte le Chiese cristiane del mondo che prevedono il culto dei Santi. Proveniva da una importante famiglia senatoria romana, quella degli Aurelli, e decise di rinunciare tutto donando i suoi beni materiali ai più poveri per intraprendere la vita da asceta. Fu anche un noto studioso partecipando alla vita pubblica della città dopo aver studiato il trivio e il quadrivio e imparando greco, studiando letteratura, retorica e diritto. Dopo essere stato avvocato a Sirmio per cinque anni fu incaricato per la provincia Romana Aemilia et Liguria con sede a Milano dove divenne una figura importante. Fu in grado di bloccare gli scontri tra ariani e cattolici ricevendo grande riconoscimento da una parte e dall’altra. La leggenda narra che dopo la morte del vescovo Aussenzio di Milano Ambrogio si recò in Chiesa per sedare le due fazioni quando un bimbo improvvisamente si mise a urlare “Ambrogio Vescovo!”. La folla radunata dentro la Chiesa si unì al coro e così i milanesi decisero di proporlo per la carica, ricevendo il rifiuto di Ambrogio però che si sentiva impreparato. Fu celebrato infatti prima il suo Battesimo per poi eleggerlo a Vescovo di Milano.