Nuova udienza nel processo per l’omicidio di Teresa e Trifone, che vede come unico imputato Giosuè Ruotolo, già condannato a 30 anni in primo grado. E’ stato lui, secondo l’accusa, ad avere ucciso nel 2015, nel parcheggio del Palasport di Pordenone, la coppia di fidanzati, anche se lo stesso si è sempre dichiarato innocente. Della vicenda ne hanno parlato ampiamente a La Vita in Diretta, con l’inviato in collegamento dalla Corte d’Assise di Trieste dove oggi hanno parlato gli avvocati delle parti civili. Presente anche Ruotolo, che stando a quando sostiene il giornalista del programma di Rai Uno, è apparso per la prima volta «preoccupato, teso in volto, anche perché dietro di lui non vi era papa Alfonso: forse per la prima volta in questi anni di processo, era davvero da solo di fronte alle responsabilità degli inquirenti». Restano comunque ancora diversi i dubbi in merito al duplice omicidio; al di là della dichiarata innocenza del presunto assassino, mancherebbe infatti la prova regina, così come non esiste alcuna prova biologica.
OMICIDIO TERESA E TRIFONE: OGGI NUOVA UDIENZA
Gli avvocati che oggi erano presenti in aula sono comunque convinti all’unisono che sia stato Ruotolo a commettere il fatto: «Non è mai stato sincero – dice un legale a La Vita in Diretta – è divenuto il peggior nemico di se stesso. Gli indizi a suo carico più gravi sono proprio il suo mentire». «Si è svolto tutto in pochi secondi – dice un altro avvocato – la sua presenze é state confermata dalle telecamere». Quindi un ultimo legale che afferma: «Non vi era alcuna pista alternativa, ci sono macigni che pesano su Ruotolo e noi ci aspettiamo una conferma della pena per dare pace a questi ragazzi». La prossima udienza si terrà il 18 gennaio 2019, fra poco più di un mese, e sarà decisamente significativa perché parlerà la difesa dell’unico imputato. Dopo di che arriverà la nuova sentenza.