Dopo la strage di Corinaldo, oltre al dolore per la morte improvvisa di gente arrivata sul posto solamente per divertirsi, si è fatto spazio anche l’ipotesi “bufala-complotto”. Un video di un ragazzo – pubblicato sul profilo di una ragazza – sostiene che in realtà la serata con Sfera Ebbasta fosse solamente una invenzione dei gestori del locale per fare cassa. Il trapper infatti, nella stessa serata era anche impegnato con un precedente evento, distante un’ora di macchina dal posto della strage. A smentire il video del ragazzo che sta girando sul web, proprio i promoter che stanno seguendo il tour instore e gli appuntamenti promozionali del trapper di Cinisello Balsamo. Ed infatti hanno raccontato a Repubblica nelle ore immediatamente seguenti alla terribile disgrazia, di trovarsi proprio in viaggio verso il locale, nel momento in cui i terrificanti fatti erano accaduti. E che, ad avvertirli sull’accaduto, siano stati proprio i gestori del locale. Quindi la presenza di Sfera Ebbasta alla Lanterna Azzurra, anche se non alle 22 come scritto sui biglietti, era assolutamente reale, caso chiuso. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



IPOTESI “COMPLOTTO”?

Di Corinaldo e della tragedia alla discoteca Lanterna Azzurra in provincia di Ancona si è detto tanto (forse troppo dopo sole 48 ore dalla strage prima del concerto di Sfera Ebbasta): è però di oggi la teoria-complotto divenuta subito virale a partire da un video pubblicato da un ragazzo presente dentro il locale e testimone della caduta dei tantissimi feriti sotto la balaustra. I 6 morti “gridano” ancora dolore e disperazione, con le famiglie di chi è rimasto coinvolto che ora attendono giustizia: poi spunta il video su YouTube di questo testimone che attacca «C’è qualcosa che non mi quadra nella serata: com’è possibile che Sfera Ebbasta stava per entrare in scena, sul palco della Lanterna Azzurra, a mezzanotte e 40, quando è successo il parapiglia, se a mezzanotte e 10 era ancora sul palco Discoteca Altromondo Studios a Rimini?». In effetti, il trapper era presente alle 22 in un locale in Riviera (a circa 90 chilometri da Corinaldo), nella medesima ora presente sui biglietti del dj set al Lanterna Azzurra. «Com’è possibile che Sfera non l’abbia mai nominata la Lanterna Azzurra?», si chiede ancora il ragazzo nel video-accusa ed ecco servito il complotto “perfetto”, «Com’è possibile che non abbia fatto nemmeno una storia Instagram, il giorno prima, per dire che ci sarebbe stato? Sfera nessuno l’ha mai portato alla Lanterna Azzurra, è stato un evento inventato per fare cassa e quando stavano per presentarlo uno che era chiaramente messo lì apposta per spruzzare lo spray urticante per fare uscire tutti. Così avrebbero potuto dire che era impossibile andare avanti con lo show…. È stato qualcosa di organizzato, qualcosa per giustificare l’assenza di Sfera Ebbasta».



DALLA BUFALA AL “DOPPIO CONCERTO”: IL CAOS A CORINALDO

Ora, la smentita secca arriva praticamente da tutti i diretti interessati: dalla discoteca allo staff del cantante fino agli stessi inquirenti; Sfera Ebbasta sarebbe partito di lì a poco per Corinaldo quando ha ricevuto la terribile notizia della morte di quelle 6 innocenti vittime. Ormai è divenuta forte consuetudine l’idea di dare “orari ufficiali” che poi non vengono minimamente rispettati dai promoter, con anche concerti dati “all’unisono” che evidentemente rivela l’impossibilità che i due eventi possano partire contemporaneamente. Di bufala insomma si sta parlando, o quantomeno, di complotto che rimane fine a se stesso e virale solo sui social: c’è però un problema serissimo che gli inquirenti non hanno escluso e stanno verificando in queste ore ed è legato proprio a quel “doppio concerto” di Sfera Ebbasta a Rimini e Corinaldo. Se infatti l’evento in provincia di Ancona fosse cominciato all’ora giusta, i tanti giovanissimi accompagnati dai genitori, all’ora in cui poi la “massa” di più grandicelli (piuttosto ubriachi e “focosi”) si concentra nelle discoteche non ci sarebbero più stati e forse quella tragedia si sarebbe potuta evitare. Con i se, con i ma e con i complotti non si fa né la storia né la cronaca, e nemmeno con le “polemiche alimentate” dopo le grandi tragedie: restano però diverse domande che non possono non essere fatte. Perché gli organizzatori hanno permesso di stampare sui biglietti di due distinte discoteche il nome di Sfera Ebbasta alla stessa ora? E perché questo è consentito da tempo ai vari promoter di eventi del genere? Se a questo ci aggiungiamo il perché dei mancati controlli (lo spray urticante come è entrato?), delle vie di fuga insufficienti, del ponte troppo fragile e antiquato per raggiungere la discoteca, il corollario di domande da presentare è piuttosto ingente, per non parlare delle risposte che attendiamo tutti con impazienza nelle prossime settimane.

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