Ha accoltellato la professoressa perché voleva interrogarlo, infastidito dalle richieste della docente di recuperare un’insufficienza. Per questo uno studente di 17 anni è stato fermato: lo ha deciso il pm della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, Ugo Miraglia del Giudice, che ritiene il minore responsabile di lesioni aggravate e porto illegale di oggetti atti ad offendere. Nella serata di oggi il ragazzo è stato portato al Centro di prima accoglienza minorile dei Colli Aminei a Napoli. Stando a quanto riportato da Il Messaggero, il minore ha raccontato al pm e al capitano dei carabinieri Stefano Scollato di aver trovato il coltello al di fuori della scuola. Dopo le lamentele del 17enne la docente avrebbe rinunciato all’interrogazione. «A quel punto le ho chiesto di andare in bagno, ma lei non ha voluto e mi ha messo una nota. Le ho chiesto di togliermela, abbiamo litigato e ho preso il coltello, ma non volevo colpirla». Il padre del giovane, che non ha mai avuto problemi con la giustizia, si è detto sorpreso per questa vicenda: «Mio figlio ha fatto una stupidaggine». (agg. di Silvana Palazzo)
LA “FERMA CONDANNA” DELLA MINISTRA FEDELI
Ad intervenire sull’aggressione dello studente 17enne a scapito della prof di italiano, è stata anche Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la quale ha commentato l’ennesimo episodio di violenza: “È gravissimo quanto avvenuto all’Istituto ‘Ettore Majorana’ di Santa Maria a Vico”, ha esordito, come riporta Repubblica.it. E’ una “ferma condanna” quella che arriva direttamente dalla ministra che ha ribadito quanto sia “inaccettabile il fatto stesso che lo studente sia andato a scuola portando con sé un coltellino”. Subito dopo l’aggressione, la ministra ha prontamente chiamato la dirigente dell’Istituto per avere informazioni sul suo stato di salute dopo essere stata ferita al volto ed ha espresso la sua “piena solidarietà e vicinanza a lei, alla dirigente, a tutto il corpo docente”. La ministra ha quindi ribadito come episodi simili di violenza non dovrebbero mai accadere, “men che meno in un luogo come la scuola, in cui educhiamo le nostre ragazze e i nostri ragazzi al rispetto e il cui obiettivo è formare cittadine e cittadini consapevoli e responsabili”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“MI HA OFFESO”, LA GIUSTIFICAZIONE CHOC
Ha portato con sé a scuola un coltello a serramanico e poi, come accertato dai militari, si sarebbe scagliato contro la prof di italiano che, a sua detta, lo avrebbe offeso. Sarebbe questa la motivazione choc riportata da TgCom24 e fornita dal giovane allievo 17enne dell’istituto superiore Ettore Majorana di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. La malcapitata insegnante sarebbe rimasta ferita ad una guancia e dopo essere stata medicata in ospedale, i sanitari le hanno dato una prognosi di 15 giorni. Le accuse a carico del ragazzo, fermato dai Carabinieri, ora sono quelle di lesioni gravi. Cosa abbia spinto realmente il ragazzo ad agire in modo così violento e forse premeditato contro l’insegnante non è ancora del tutto chiaro. Preso la donna ferita sarà ascoltata e fornirà la sua versione mentre, come spiega Il Messaggero, gli inquirenti stanno cercando di capire se il 17enne fosse intenzionato a “dare una lezione” alla prof o se invece abbia deciso di reagire in preda ad un raptus violento in seguito al tentativo della docente di spronarlo ad impegnarsi di più a scuola. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LA PRESIDE, “NON SI È RESO CONTO DI COSA HA FATTO”
Raggiunta dal Corriere Mezzogiorno, ha parlato la preside dell’Istituto Santa Maria a Vico (Caserta) appena uscita dalla stanza d’ospedale dove è andata a trovare la professoressa sfregiata: «Sono stata con lei in ospedale, la ferita è profonda. Spero che non rimangano segni», spiega Giuseppina Sgambato, scioccata come tutti gli altri insegnanti nell’istituto tecnico commerciale Bachelet-Majorana dopo il gesto folle dello studente. È grave quanto ha fatto e grave anche per l’intento apparentemente futile per cui l’ha fatto: «Ho incontrato il fratello del ragazzo che ha accoltellato la professoressa ho la sensazione che il nostro studente non si sia neanche reso conto di cosa ha fatto», spiega la donna che ha voluto assistere da vicino la docente Franca Di Blasio. Secondo la preside la discussione non è nata oggi, il giorno dello sfregio, ma va avanti da diversi giorni: in pratica, l’insegnante avrebbe avvisato il ragazzino di doverlo interrogare per confermargli il voto (un sei). «Ieri c’è stata una discussione che oggi è degenerata», conclude la preside Sgambato. (agg. di Niccolò Magnani)
INSEGNANTE SFREGIATA AL VOLTO
Uno studente accoltella la professoressa di italiano perché lo voleva interrogare. Choc all’istituto tecnico commerciale Bachelet-Majorano di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. Il 17enne ha estratto in classe un coltello e colpito l’insegnate che lo voleva interrogare. Tutto è accaduto in pochi attimi, davanti peraltro ai compagni terrorizzati nella sede staccata di via Fruggiero. Ciò che rende però questa vicenda raccapricciante sono le motivazioni che hanno spinto il giovane ad aggredire la professoressa. Stando ad una prima ricostruzione, riportata da Il Mattino, la docente Franca Di Blasio, 54 anni, aveva chiesto al ragazzo di recuperare un’insufficienza. Lui si rifiutava, quindi è nata una discussione con l’insegnante di lettere, al culmine della quale il 17enne, residente ad Acerra, ha estratto il coltello e sfregiato il viso della docente. Ora la donna è in ospedale: non è in pericolo di vita, ma è stata sottoposta ad un intervento di ricostruzione del viso. Lo studente invece è in stato di fermo.
CASERTA, 17ENNE SFREGIA PROF PER UN’INTERROGAZIONE
I carabinieri di Maddalena in queste ore stanno interrogando lo studente di 17 anni per capire cosa abbia scatenato la sua ira. Il ragazzo, dopo l’episodio di violenza, si era dato alla fuga, ma – stando a quanto riportato da Fanpage – i carabinieri si sono messi subito sulle sue tracce e lo hanno rintracciato e fermato. I verbali delle forze dell’ordine però, come riportato da quotidiano.net, parlano di «futili motivi». La professoressa, sottoposta ad un’operazione, è stata suturata. La ferita è stata giudicata guaribile in 15 giorni. Questo caso però dimostra quanto sia ancora attuale il problema violenza a Napoli. Ora però i giovanissimi non se la prendono più solo con i coetanei indifesi, ma evidentemente anche con gli insegnanti. Peraltro da chiarire anche il fatto che il ragazzo si sia presentato armato a scuola. Il ministro dell’Interno Marco Minniti nelle scorse settimane aveva parlato addirittura di «metodi terroristici».