Il caso di Paola Catanzaro, al secolo Paolo, nonché Sveva Cardinale, è stato affrontato oggi nel corso della nuova puntata di Storie Italiane. La trasmissione ha intervistato una delle prime persone che decise di seguirlo 25 anni fa, credendo alle sue visioni miracolose. “Ero tra i suoi seguaci, tra coloro che credevano che lui fosse un mistico”, ha raccontato la donna, la quale ha rivelato di essergli stata vicina per molti anni prima di aver iniziato a percepire qualcosa di strano, facendolo presente e venendo per questo allontanata. Tra le cose più eclatanti, un aneddoto che lo smascherò agli occhi della sua seguace, quando lo scoprì nell’atto di scrivere il messaggio della madonna ricopiandolo da un altro messaggio di Medjugorje. “Veniva enfatizzato tutto e quando lui diceva di cadere in trance c’era sempre la madre o la cugina vicino che cominciavano a gridare”, ha spiegato. Era tutto falso e costruito, a detta della testimone. “Da lì ho capito che c’era qualcosa non soltanto di falso ma di estremamente pericoloso”, ha aggiunto. Non è un caso se la testimone ha definito lui e la sua famiglia una sorta di setta “che chiedeva sempre qualcosa” a livello economico. “Loro erano in grado di creare un tale clima di paura fra la gente”, ha spiegato. Più passano i giorni e più lo scandalo dell’ex veggente si allarga. Oggi Paola Catanzaro, si trova nel carcere di Lecce con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



PAOLO CATANZARO, IL CAMBIO DI SESSO E SVEVA CARDINALE

Paola Catanzaro, ex veggente 42enne, è stata arrestata nei giorni scorsi con l’accusa di truffa. Il caso della “Santona” che dopo il cambio di sesso (da uomo a donna) divenne una showgirl conosciuta con il nome d’arte di Sveva Cardinale, nei mesi scorsi era stato affrontato anche dalla trasmissione Le Iene, in quanto la Catanzaro era salita agli onori della cronaca per una triste storia di truffe ed inganni. Secondo le accuse, la donna avrebbe truffato diverse persone approfittando della loro necessità di affidarsi al sovrannaturale e promettendo guarigioni miracolose. Ciascuna delle vittime aveva alle spalle dei problemi di varia natura, tali da essere ormai disposti a tutto. Le accuse a carico di Paola – o Sveva -, come riporta Leggo.it, sono quelle di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di truffe in concorso con il marito, Francesco Rizzo. Quest’ultimo è già in arresto ai domiciliari e sarebbero coinvolti nella truffa anche altri sette soggetti, alcuni dei quali parenti della Catanzaro e che risultano indagati a piede libero. Le indagini avrebbero portato ad accertare ad oggi nove vittime “certe” in base alle denunce giunte negli anni. In tutti i casi, i soggetti truffati erano disposti a versare ampie somme di denaro rivelando alla presunta veggente le proprie angosce ed i grandi dolori, senza di fatto avere alcun risultato né miglioramenti nonostante la loro adesione a un gruppo di preghiera con a capo proprio Paola Catanzaro. Il denaro perso dalle persone denuncianti ammonterebbe a circa 4 milioni di euro, sui quali attualmente sono in corso le indagini da parte della Guardia di Finanza.



PAOLA CATANZARO, IL SUO PASSATO DA VEGGENTE

Prima del suo cambio di sesso, Paolo il mistico, come veniva definito, sosteneva di avere delle visioni celestiali nella piccola chiesa di Uggio, tra brindisi e San Donaci, in Puglia. Una volta divenuto Paola, i soldi ottenuti con la truffa a scapito di povere vittime sarebbero stati impiegati in viaggi, beni mobili ed immobili, bella vita e gioielli. Un vero e proprio “tesoretto” accumulato nel giro di un decennio facendo leva proprio sulla suggestione delle persone colpite da dolori e drammi personali importanti. Tra le vittime anche professionisti stimati. Dopo l’avvio delle indagini la trasmissione di Italia 1, Le Iene, aveva cercato di indagare sul caso raggiungendo direttamente l’ex veggente che però aveva smentito categoricamente le sue responsabilità parlando di un radicale cambio di vita rispetto a quando era Paolo il mistico. Nelle ultime ore, la svolta, con il provvedimento restrittivo motivato dal reale pericolo di fuga. A quanto pare, infatti, Paola Catanzaro aveva già prenotato un viaggio in Messico. L’inchiesta intanto prosegue e in riferimento ai sequestri, al momento si parla di polizze bloccate per circa 125 mila euro.

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