Ha parlato con i colleghi del Messaggero il gioielliere indagato per omicidio colposo dopo aver ucciso uno dei rapinatori entrati nella sua boutique sabato pomeriggio. Si chiama Luigi Corcione e ora sta malissimo dopo quanto successo: «Mi sono visto puntare una pistola contro. Non avevo mai sparato a nessuno», ha raccontato il proprietario del negozio in Frattamaggiore, Napoli. Le indagini proseguono come la caccia all’uomo per l’ultimo rapinatore ancora in fuga (e forse anche altri complici, ma non vi sono certezze investigative al momento). «All’improvviso è successo tutto.Adesso mi sento male. Non voglio parlare con nessuno», spiega ancora il gioielliere al quotidiano romano. Corcione stava controllando i monitor in casa (appena sopra il negozio rapinato) quando si è reso conto del blitz con tanto di maschere carnevalesche: la commessa urlava, lui scende di fretta con la pistola e poi il fattaccio per cui ora è indagato dalla procura di Napoli. (agg. di Niccolò Magnani)
DI MARZIO (PD): “BRAVO, UNO DI MENO”
La rapina di Frattamaggiore finita con l’uccisione di un rapinatore da parte di un gioielliere sta animando anche il dibattito politico. Una bufera è scoppiata ad esempio per il commento di Emilio Di Marzio, candidato alla Camera per il Pd nel collegio di Napoli Sud. «Uno in meno. Complimenti al gioielliere e al poliziotto fuori servizio», ha scritto su Twitter. Arturo Scotto, candidato per Liberi e Uguali in Campania, ribatte: «Quando vi dicevo che il Pd oramai parla come la destra, come in questi giorni per Macerata, non stavo esagerando, stavo sottovalutando. Renzi dice che chi vota Leu aiuta Salvini, ma mi pare che gli argomenti che vengono usati da Di Marzio siano esattamente quelli di Salvini. Quando c’è il cedimento culturale, quando per vincere assomigli sempre di più all’avversario la gente poi vota sempre l’originale». Di Marzio poi aggiusta il tiro, spiegando che il suo post è stato erroneamente interpretato. «Ho inteso sottolineare che c’è ancora un criminale (uno in meno) non assicurato alla giustizia visto che uno dei tre è stato già arrestato e un altro ci ha rimesso la vita», ha replicato Di Marzio, come riportato da Leggo. (agg. di Silvana Palazzo)
CACCIA AD UN ALTRO COMPLICE
La Procura di Napoli Nord al momento non ha emesso una misura cautelare nei confronti del gioielliere che ha ucciso a colpi di pistola uno dei tre rapinatori che hanno preso d’assalto il suo negozio ieri, a Frattamaggiore. Ma risulta indagato per omicidio colposo. L’esatta ricostruzione della dinamica è in fase di completamento, così come è in corso la caccia all’uomo. Posti di blocco e controlli nel Napoletano, come riportato da RaiNews, alla ricerca dell’altro componente del commando che ieri hanno tentato la rapina finita tragicamente nel sangue. Uno, infatti è stato bloccato da un agente e portato in commissariato. Luigi Lauro, 28 anni, durante l’interrogatorio ha rivelato l’identità del complice ucciso, che si chiamerebbe Raffaele Ottaiano. Mara Carfagna, portavoce dei deputati di Forza Italia e consigliere comunale a Napoli, ha commentato la vicenda: «In nessun caso chi si difende, con una reazione proporzionata, deve essere considerato alla stregua del delinquente che ha provato a rapinarlo. Bisogna riportare la legalità ovunque. A Frattamaggiore quattro malviventi hanno seminato il panico non solo in una gioielleria, ma, soprattutto, tra la gente, in mezzo ai bambini vestiti in maschera per Carnevale». (agg. di Silvana Palazzo)
2 RICERCATI, TROVATA REFURTIVA
La polizia mobile di Napoli ha confermato che sono due gli uomini in fuga e ricercati dopo la rapina di ieri a Frattamaggiore: sarebbero parte di quella stessa banda che prima di ieri erano intervenuti già varie volte nel nord di Napoli mettendo a segno diverse rapine contro i commercianti campani. Questa volta uno di questi ha reagito e tragicamente ci è scappato il morto, il 26enne di Caivano Raffaele Ottaiano: come ha raccontato l’ispettore di polizia che per caso passava davanti alla gioielleria nel momento della rapina con i banditi mascherati da Hulk, «ero in compagnia di un amico quando ha notato due scooter, con a bordo tre persone, che da via Camillo Benso Conte di Cavour sfrecciavano a forte velocità in direzione del Corso Durante, facendo uso anche dei segnali acustici», riporta l’Adnkronos. Sempre secondo il racconto dell’eroico ispettore, aveva capito prima che quei sospetti stavano per compiere una rapina e li ha seguiti: «l giovane aveva posizionato lo scooter in maniera trasversale alla carreggiata in modo da non far passare alcun veicolo, pronto per la fuga. Anche l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco in aria a scopo intimidatorio non hanno dato l’effetto sperato: ne è nata una colluttazione tra il poliziotto e il rapinatore che, caduto a terra, non ha esitato a puntare l’arma che impugnava, una pistola Beretta modello 92 SB parabellum, con colpo in canna e matricola abrasa, al volto dell’ispettore», anche se per fortuna il poliziotto lo ha disarmato prima di un’altra possibile tragedia. (agg. di Niccolò Magnani)
CACCIA ALL’UOMO
Si tratterebbe di omicidio colposo e non volontario l’accusa fatta al gioielliere di Frattamaggiore che ha sparato e ucciso uno dei tre rapinatori entrati nella sua boutique ieri pomeriggio nel Napoletano. Sarà formalizzata domani l’accusa di omicidio colposo mentre in tanto in tutta la provincia di Napoli è caccia al terzo rapinatore sfuggito agli spari del gioielliere e al poliziotto in borghese che casualmente passava fuori dal negozio e ha braccato il secondo bandito. Come riporta Repubblica Napoli, «posti di blocco e controlli sugli spostamenti di pregiudicati, alla ricerca degli altri due componenti del commando. In tre, con un ‘palo’ ad attenderli poco distante, sono entrati in azione, scendendo da due scooter, per svaligiare la gioielleria Corcione». Pare, dalle prime ricostruzioni degli inquirenti, che il titolare dell’esercizio commerciale (di 30 anni) non era nel negozio ma a casa sua, appena sopra la gioielleria e appena accortosi della rapina è sceso con un amico e ha fatto fuoco. (agg. di Niccolò Magnani)
TENTATA RAPINA IN MASCHERA FINISCE NEL SANGUE
Le strade del centro di Napoli sono piene di gente in maschera, è Carnevale e così nessuno fa caso a un uomo con la maschera di Hulk sul volto. Insieme a lui altre due uomini, hanno una meta precisa, la gioielleria Corcione in corso Durante. Contano sull’effetto confusione, troppa gente per accorgersi di una rapina per di più in maschera. Arrivano in motorino anche se è area pedonale ma questo a Napoli è la norma, nessuno ci fa caso. Uno di quei motorini fra l’altro era stato segnalato nei giorni scorsi perché usato per diverse rapine, ma anche questo a Napoli è normale, nessuno si è preoccupato di indagare. Hanno suonato per fare aprire al gioielliere che però si è insospettito immediatamente e non ha aperto. Volevano fare la rapina a ogni costo e così hanno cercato di sfondare la vetrina a colpi di martello.
INDAGATO PER OMICIDIO VOLONTARIO
Quello che è successo a questo punto lo sa solo il gioielliere che ha sparato e colpito a morte uno dei rapinatori, Raffaele Ottaviano mentre gli altri due fuggivano. Uno è stato preso a nord di Napoli, si chiama Luigi Lauro, lo ha fermato un ispettore che era fuori servizio ma che quando ha visto un uomo con una pistola in mano che correva coraggiosamente lo ha fermato. Il gioielliere adesso è indagato per omicidio volontario, si controllano i filmati della telecamera di sicurezza, il terzo bandito è ancora in fuga, posti di blocco sono stati messi in giro per la città. E’ già intervenuto il leader della Lega sul caso, Matteo Salvini, che ha detto che la difesa è sempre legittima, noi sosteniamo il gioielliere. A Frattamaggiore dove si è svolto l’episodio la festa di Carnevale è finita in anticipo, quando sono stati sparati i colpi di pistola, i negozi hanno chiuse le vetrine, la gente è andata a casa. Un tranquillo pomeriggio di festa a Napoli, come sempre.