Mietta è intervenuta non solo su Facebook ma anche con una lettera aperta inviata alla trasmissione Storie Italiane, nella quale ha ribadito la sua netta distanza dalla vicenda che vede coinvolta Paola Catanzaro, in arresto per truffa. La cantante ha spiegato nuovamente come lei abbia avuto l’impressione che stesse frequentando una persona per bene, sbagliandosi. Ha spiegato quindi il tipo di rapporto che era intercorso tra le due: gli inviti frequenti a cena, ai quali aveva spesso declinato tranne che in poche occasioni, “durante le quali abbiamo parlato di cose generiche e mai di ciò che è venuto fuori adesso”. Spiega ancora Mietta: “Mi sembrava una brava persona, un po’ insistente (anche nel chiedere selfie o nel postarmi sui social) ma avevo paura che avesse potuto imputare un mio eventuale mettere qualche distanza al fatto che non avessi piacere di incontrarla…”, ha aggiunto l’artista pugliese che oggi si sente anche lei vittima. Infine ha chiosato: “Colgo l’occasione per dire pubblicamente che con questo mio intervento che ti autorizzo, anzi, ti chiedo, di pubblicare non tornerò mai più sull’argomento con nessun giornalista, in nessuna sede. In nessuna altra circostanza”. Un commento anche da parte di Eleonora Daniele che ha creduto fermamente nelle parole di Mietta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA CANTANTE PRENDE LE DISTANZE

Le parole della cantante Mietta a Le Iene trasmesse ieri in merito al caso dell’ex mistico Paolo Catanzaro, oggi Paola o Sveva Cardinale, come si faceva chiamare in tv, hanno messo in chiaro la sua netta presa di posizione rispetto alla loro presunta amicizia. Mietta oggi è tornata a parlare anche tramite la sua pagina Facebook per chiarire ulteriormente il suo presunto coinvolgimento: “Spero con tutta me stessa con l’intervista rilasciata ieri, che si sia intuito la mia totale estraneità… le persone malvagie che si prendono il lusso di raggirare, facendo passare la loro vita per altro è giusto che stiano dove sono”, scrive, senza nascondere una certa tristezza per quanto accaduto e che la vede sotto certi aspetti una vera vittima. “Una semplice conoscenza di una persona che a me non sembrava quello che pare essere adesso… diceva che aveva avuto un tumore al cervello, sembrava per bene aiutava tutti!! “, ha aggiunto Mietta, riprendendo quanto già detto ai microfoni del programma Mediaset. “Ha raggirato pure me così come molte famiglie… anche se a me non ha chiesto nulla!!Ma voleva usare il mio nome”, prosegue. Poi ha ribadito che se solo avesse saputo chi fosse realmente Paola Catanzaro, avrebbe preso prontamente le distanze. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA TRUFFA MISTICA COL SUO NOME: “NON NE SAPEVO NULLA!”

E’ finita in mezzo, suo malgrado, anche la cantante Mietta nella triste storia che vede coinvolta Paola Catanzaro, in arte Sveva Cardinale, arrestata per truffa dopo aver sottratto milioni di euro a diversi fedeli, ai quali aveva fatto credere di avere delle visioni mistiche. Una conoscenza, quella tra la cantante e l’ex mistico oggi transgender, che ha portato la prima anche sul set di un film della Cardinale finanziato con i soldi dei fedeli. Messa al corrente delle varie truffe, Mietta ai microfoni de Le Iene è apparsa incredula ed ha raccontato di quella ossessione della Catanzaro per le foto: ne faceva sempre e ovunque, per poi postarle sui social e far credere che loro fossero molto amiche. Poi, la iena Ruggeri le ha accennato alla truffa mistica messa in atto da Paola usando il suo nome. Dopo aver ascoltato le parole dell’uomo che aveva creduto di poter avere una figlia con lei, Mietta ha commentato ancora più incredula: “Ma lui ci crede a queste cose? No vabbè ragazzi… qui si sta parlando di follia! Questa cosa mi fa molto male”. La cantante ha quindi smentito di essere mai stata a conoscenza di qualcosa, come invece dubitato dall’imprenditore truffato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



PAOLA CATANZARO E LE TRUFFE MESSE IN ATTO

Dopo decine di denunce e servizi delle Iene Paola Catanzaro, ex veggente che si fa chiamare Sveva Cardinale dopo aver cambiato sesso, è stata arrestata. Paola, o Sveva che dir si voglia, è accusata di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie di truffe in concorso con il marito Francesco Rizzo, che ora si trova ai domiciliari, e con altre sette persone, alcune delle quali suoi parenti, indagati a piede libero. Le truffe si fondavano, secondo l’accusa, su una certa capacità di suggestionare persone fragili e quindi in stato di soggezione psicologica di Paolo “il mistico”, passato agli onori delle cronache prima di cambiare sesso perché dichiarava di poter vedere la Madonna. Sarebbero nove le vittime che avrebbero versato somme di denaro a Paola, che ha reinvestito le somme in investimenti finanziari, viaggi all’estero, acquistato gioielli e beni, anche immobili. Il “tesoretto” ammonta a milioni di euro: sarebbe stato accumulato in almeno dieci anni, dal 2007 in poi. Qualcuno ha rotto il muro di silenzio e ha parlato, prima con la procura di Bari, dove sono stati aperti i procedimenti penali, poi con la Guardia di Finanza di Brindisi.

PAOLA CATANZARO A MIETTA: LA SCOPERTA DE LE IENE

Dopo la notizia dell’arresto di Paola Catanzaro, Le Iene hanno rivelato un altro particolare di questa vicenda che vede protagonista Sveva Cardinale. Un film, “La fuga”, è stato finanziato da un uomo che è stato truffato dalla transgender. E a quel film ha partecipato la nota cantante Mietta, il cui nome sarebbe stato usato da Paola Catanzaro per alcune sue truffe. Durante un’intervista a La Vita in Diretta di Sveva Cardinale è intervenuta telefonicamente Mietta, che le ha fatto dei complimenti: «Persone così sono angeli sulla terra». Un imprenditore appena separato era convinto che si sarebbe messo insieme con Daniela, questo il vero nome di Mietta, e che avrebbe avuto anche dei figli da lei. Per questo avrebbe dato dei soldi a Paola Catanzaro, che però non l’ha mai fatto incontrare con lei. «Incontro tante persone, alcune non sono perbene, forse voleva manipolarmi. Mi aveva raccontato che aveva avuto un tumore al cervello. Mi diceva sempre di pregare. Avevo notato che voleva fare tante foto… Una volta mi chiese come arrivare a Sanremo». Quando le viene mostrato il video della testimonianza dell’imprenditore: «Questo è molto grave, questa cosa mi fa molto male. Non ne sapevo nulla. Allora dico che si merita il carcere». Clicca qui per il servizio de Le Iene su Paola Catanzaro (e Mietta).