Arriva una nuova smentita sulla possibilità che l’aereo russo possa essere caduto mentre era in fiamme nei cieli di Mosca, come sostengono alcuni testimoni nella periferia della capitale russa. Svtelana Petrenko, portavoce del Comitato Investigativo di Putin, ha fatto sapere che al momento dell’impatto con il suolo l’aereo era intero e non incendiato; «ha preso fuoco solo una volta che si è schiantato al suolo», spiega la portavoce. Intanto emergono possibili novità per quanto riguarda la causa, finora sconosciuta, della drammatica caduta del volo di linea Antonov An-158: stando alle parole dell’esperto istruttore di volo e pilota russo, Andrei Krasnoperov, intervistato da Euronews, potrebbe esserci il ghiaccio tra le possibili spiegazioni. «Una traiettoria non molto lineare da cui potremmo capire se il pilota stesse testando la strumentazione. Sembra che il ghiaccio possa essere stata la causa. Non un ghiaccio normale ma di incidenza particolare che ha potuto probabilmente aver modificato l’allineamento del velivolo. Il ghiaccio è molto pesante per non parlare delle parti più consistenti che possono essere entrate nel motore e averne fermato uno o due. L’aeroplano ha cominciato a scendere senza controllo. E nel caso in cui abbia cominciato a perdere l’equilibrio ha sicuramente cominciato a planare come una foglia morta in pochissimi secondi». 



DUE IPOTESI E UN GIALLO

Errore del pilota o un guasto tecnico? Gli investigatori russi si stanno concentrando su queste possibili cause per trovare una spiegazione all’incidente aereo di Mosca che ha provocato 71 morti. La verità arriverà dalle due scatole nere: una è già stata recuperata. Intanto è giallo sul presunto mayday del pilota e la richiesta di tornare indietro, perché non ci sarebbe mai stata una richiesta di aiuto. Inoltre, bisognerà capire se nel disastro sia stata determinante la decisione del comandante di non effettuare il trattamento anti-ghiaccio prima del decollo. Le autorità russe hanno aperto un’inchiesta e hanno già assicurato che le famiglie riceveranno un indennizzo di 28 mila euro, di cui 1.400 subito, per ogni parente morto nello schianto. E saranno consegnati altri 350 euro per i funerali. Ma questa è prassi, visto che le compagnie aeree sono assicurate. Saranno importanti anche le prime testimonianze. Alcune indicano l’aereo in fiamme già durante il volo, altre spiegano che il cratere lasciato dall’impatto è profondo circa due metri e mezzo e largo 17 metri. «È molto probabile che sia esploso nello schianto». (agg. di Silvana Palazzo)



“NESSUN GUASTO”, È UN ATTENTATO?

Mentre per qualche ora si era diffusa la notizia di un possibile guasto tecnico segnalato dal pilota del volo di linea delle Saratov Airlines, ora arriva la netta smentita degli inquirenti che hanno cominciato le indagini sul disastro aereo dal bilancio drammatico, 71 morti confermati (nessun sopravvissuto). In particolare, la portavoce del Comitato Investigativo russo Svetlana Petrenko smentisce notizie di stampa secondo le quali il pilota avrebbe segnalato un problema tecnico: «È stato stabilito che nessuna segnalazione di malfunzionamenti tecnici è stata lanciata dall’equipaggio dell’aereo», riporta la portavoce alla Tass. Smentita anche la seconda notizia-bufala diffusa, ovvero il possibile scontro con un elicottero: «I soccorritori non hanno trovato frammenti di elicotteri», ha detto il portavoce del Ministero delle Emergenze russo. Sarà certamente lo studio sulla scatola nera ritrovata a permettere di capire meglio cosa sia successo in quei pochi minuti di volo dopo il decollo a Mosca, specie per comprendere se vi siano realmente gli estremi di un altro attentato terroristico, come già avvenuto nel recente passato in Russia. (agg. di Niccolò Magnani)



“CORPI SPARSI PER UN KM”

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze per le vittime del disastro aereo nella regione di Mosca. Lo ha dichiarato il suo portavoce, Dmitry Peskov. Tutte le 71 persone a bordo sono morte. Stando a quanto riportato dall’agenzia Tass, frammenti della carlinga dell’aereo e corpi senza vita sono «disseminati per circa un chilometro» nei pressi del villaggio Stepanovskoe. Sul posto sono intervenuti oltre 150 soccorritori e 20 veicoli, inoltre è stato aperto un centro di crisi presso l’aeroporto di Domodedovo, il secondo scalo della capitale per numero di passeggeri. Negli ultimi anni comunque sono oltre duecento le persone morte in Russia in incidenti aerei. Nel dicembre 2016 un aereo militare Tu-154 si schiantò dopo il decollo da Adler diretto alla base siriana di Hmeimim con 92 persone a bordo, tra cui 60 membri del Coro dell’Armata rossa. Nel marzo dello stesso anno un Boeing 737 di Flydubai precipitò in fase di atterraggio a Rostov sul Don: le vittime furono 62. (agg. di Silvana Palazzo)

GIÀ MOLTI GUASTI SU VOLO ANTONOV

Ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali il Governo di Russia dopo i disastro aereo di Mosca: secondo il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, «il governo ha creato una commissione speciale per indagare sull’accaduto. Il presidente russo ha espresso le sue condoglianze per le vittime e sul luogo dello schianto è diretto il Ministro dei Trasporti». Indagini aperte e cause ancora tutte da scoprire, come spiegavamo nel paragrafo qui sotto: ma intano emergono alcuni dettagli sulla tipologia di aereo che si è schiantato di colpo, a pochi chilometri dopo il decollo. In particolare, il bimotore fabbricato dal costruttore ucraino Antonov aveva avuto diversi problemi e guasti in passato con la compagnia aerea più volte sotto accusa per scarsa manutenzione. Lo stesso identico aereo (matricola RA-61706), poi, il 28 ottobre, in fase di salita pochi minuti dopo l’inizio del viaggio, ha nuovamente avuto un problema al motore. L’equipaggio ha dichiarato l’emergenza ed è sceso a una quota inferiore. Poi, dopo avere scaricato il carburante, è atterrato senza disastri: oggi però qualcosa è successo e il bilancio è sotto gli occhi di tutti, con 71 morti e nessun sopravvissuto. (agg. di Niccolò Magnani)

TESTIMONI, “AEREO CADUTO GIÀ IN FIAMME”

Non ci sono sopravvissuti, ora è ufficiale: il volo delle Saratov Airlines è precipitato pochi minuti dopo il decollo nello scalo di Mosca Domodedovo e tutti i 71 tra passeggeri e personale di volo presenti sono morti di schianto nelle periferie della capitale russa. Le cause dell’incidente sono ancora tutte aperte e seguite dalle forze di sicurezza moscovite che stanno iniziando le operazioni di recupero dei corpi: condizioni meteo cattive, guasto tecnico improvviso e anche errore umano. Oppure anche di peggio, come un attentato visto che alcuni testimoni dei villaggi di Argunovo, vicino al luogo dello schianto aereo, riferiscono di aver visto il velivolo «cadere dal cielo già in fiamme». Il mistero resta aperto e nelle prossime ore si potranno avere le prime importanti novità a riguardo della terribile tragedia aerea che ha coinvolto il popolo russo in queste ore. (agg. di Niccolò Magnani)

AEREO DI LINEA PRECIPITATO A MOSCA

Un Antonov An-148 delle linee aeree Saratov è precipitato poco dopo il decollo, a bordo 65 passeggeri e sei membri di equipaggio. L’incidente è accaduto all’aeroporto moscovita di Domodedovo, secondo i media russi, il velivolo è improvvisamente scomparso dai radar di pista. Le notizie che arrivano da Mosca dicono che l’aeroplano si è schiantato in modo ripetuto fuori del villaggio di Argunovo, alla periferia di Mosca.

Sempre secondo le prime notizie, tutte e 71 le persone a bordo sarebbero morte sul colpo il che significa che il velivolo è andato completamente distrutto. Il volo era diretto alla città di Orsk al confine con il Kazakhistan. Ovviamente impossibile al momento sapere le cause dell’incidente: un guasto tecnico o un errore del pilota. Gli incidenti aerei purtroppo in Russia sono frequenti, date le scarse condizioni in cui versano molti dei velivoli, ma anche a causa di tragici errori dei piloti o delle torri di controllo. Solo un paio di anni fa circa un volo si era schiantato all’aeroporto di Rostov causando 62 morti.

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