LAURA BOLDRINI A MEDIASET
Un’infornata di Mediaset per il pomeriggio elettorale della Presidente della Camera, Laura Boldrini: prima Tg Com24 poi Domenica Live da Barbara D’Urso, ma le tematiche toccate si somigliano. Su tutte la violenza sulle donne, “cavallo di battaglia” della leader di LeU, partendo dai casi recentissimi di Macerata e Milano: «Non sempre di fronte alla brutalità si reagisce con lo stesso sdegno. Per il caso di Pamela c’è stata una mobilitazione che non abbiamo visto per Jessica. E’ inaccettabile strumentalizzare la violenza sulle donne». Secondo la Boldrini, poi ripetuto anche a Domenica Live, l’emergenza fascismo nel nostro Paese è a livelli mai raggiunti negli ultimi decenni: «Quando l’omicida è uno straniero si scagliano, quando è milanese non aprono bocca. C’è poca partecipazione al dolore». Inevitabile, a questo punto l’attacco alla Lega di Salvini – «sta portando la Lega su posizioni di estrema destra. Con i fatti di Macerata Salvini ha perso un’occasione per dimostrare attenzione sulla donna solo quando l’autore della violenza è un migrante» – mentre punzecchia Renzi e i Cinque Stelle (con i quali «è quasi impossibile trovare un terreno comune con loro), «All’interno del Pd la situazione era insostenibile, su riforme e lavoro c’è stata una lacerazione. LeU non porta via voti al Pd, il Pd i voti li ha già persi. LeU va a riempire un buco democratico, va a dare un’offerta ulteriore ad un elettorato che altrimenti non avrebbe votato», conclude la Presidente Boldrini. (agg. di Niccolò Magnani)
SCONTRI PIACENZA, CARABINIERE PICCHIATO DAGLI ANTI-CASAPOUND
Quando si suol dire la violenza alberga in ogni pericolosa devianza sociale, culturale e politica non si ha sempre torto: nel corteo di manifestazione tenutosi ieri a Piacenza contro CasaPound e le violenze fasciste di questi ultimi tempi – non da ultimi i fatti orrendi di Macerata – numerosi aderenti anti-fascisti si sono comportati esattamente come quelli contro cui manifestavano. In uno dei tanti scontri con la polizia che cercava di far tornare l’ordine all’interno delle vie di Piacenza, un carabiniere è stato accerchiato e pestato brutalmente con bastoni, sassi e lo stesso scudo perso nella collocazione dal militare. Lui e altri carabinieri sono finiti all’ospedale, non gravi per fortuna: resta lo sconcerto per quanto visto in pieno giorno per le vie della cittadina tranquilla, di norma, ma divenuta inferno per qualche ora. «Ciò che è accaduto sabato pomeriggio in pieno centro storico è vergognoso e inaccettabile. La libertà di manifestare ed esprimere il proprio pensiero è un diritto, ma nel momento in cui diventa un vile pretesto per atti di violenza e vandalismo, è l’antitesi della democrazia e del pluralismo». Lo dice il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri. (agg. di Niccolò Magnani)
CINA, ATTENTATO CON COLTELLO IN CENTRO COMMERCIALE A PECHINO
Grave attacco in pieno Pechino, dove un centro commerciale ha vissuto stamani ore di panico per un uomo che ha aggredito diversi clienti con un coltello. Un attentato in piena regola anche se non si sa se per motivi terroristici o di “criminalità tradizionale”: la polizia cinese ha catturato una persona sospettata di aver aggredito a colpi di coltello diversi clienti – il numero ancora non è stato specificato – attorno alle ore 13 locali (le 6 in Italia). Lo riferisce nelle ultime notizie l’agenzia Nuova Cina, spiegando che il mall in questione è il centro commerciale nell’area di Xida. I feriti sono stati tutti soccorsi, alcuni in condizioni gravi ma al momento non si hanno notizie di vittime: al momento la polizia non ha fornito informazioni a riguardo dei motivi dietro all’attacco estemporaneo sembra di una sola persona, senza complici. Se sia un attentato con fine terroristico si dovranno attendere probabilmente le prossime ore con comunicati ufficiali dell’anti-terrorismo di Pechino e del governo cinese. (agg. di Niccolò Magnani)
MACERATA, MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA
È stata Macerata a catalizzare l’attenzione italiana nelle ultime ore per la presenza di un corteo di oltre 15.000 persone che ha manifestato contro i rigurgiti fascisti. Tutto ha avuto inizio dalla sparatoria contro le persone di colore, conseguente all’uccisione di Pamela Mastropietro, messa in atto da Luca Traini. Il corteo, controllato a vista da un ingente schieramento di forze dell’ordine, ha attraversato la città partendo da piazzale Diaz e facendo ritorno nello stesso luogo. Da segnalare all’interno dello schieramento dei manifestanti l’innalzarsi di cori che inneggiavano alle Foibe slave, nelle quali persero la vita migliaia di fascisti o presunti tali.
ALTRI DUE FERMI PER MORTE PAMELA
Mentre Macerata era alle prese con la manifestazione antifascista, il lavoro degli investigatori coordinati dal procuratore Giovanni Giorgio ha portato alla chiusura dell’indagine. In tal senso sono finiti in manette altri due cittadini nigeriani: si tratta di Lucky Desmond, 22enne, e Awelima Lucky, 27enne, entrambi regolari e “richiedenti asilo”. I due, secondo i carabinieri, avrebbero ceduto in concorso con Innocent Oseghale una dose di stupefacente a Pamela. Successivamente alla sua morte, le cui cause sono ancora da accertare, avrebbero sezionato il cadavere e cercato di disfarsene. I due fermati di oggi sono stati trasportati nella locale casa circondariale, in attesa della convalida del fermo da parte del GIP.
Tensione in Medio Oriente
Tensione altissima nei cieli del Medio Oriente, dove ieri un caccia israeliano è stato abbattuto dal fuoco della contraerea siriana. Il caccia si era levato in volo dopo che un elicottero con la stella di Davide aveva abbattuto un drone “spia” inviato dall’Iran. Nelle ore successive l’aviazione israeliana ha colpito diversi obiettivi siriani: durante uno di questi attacchi il danneggiamento del F16. L’aereo è precipitato in territorio israeliano, i due piloti sono riusciti ad eiettarsi con il seggiolino: recuperati dai propri compatrioti, uno di essi versa in gravissime condizioni. Del pomeriggio inoltre la notizia che un elicottero turco è stato abbattuto, in quest’ennesimo incidenti due militari turchi sarebbero rimasti uccisi, il presidente Erdogan ha detto di avere allo studio delle “ritorsioni militari”.