Nuovo allarme bomba nella mattinata di lunedì: dopo Firenze è Torino a spaventare la sicurezza cittadina con uno zaino sospetto trovato esattamente davanti al Comando della Polizia Municipale torinese situato in via Bologna. Un allarme in piena regola, con la borsa sospetta, la polizia avvertita e l’arrivo degli artificieri e di tutti i servizi di anti terrorismo che hanno fatto evacuare gli edifici vicini prima di posizionarsi vicino allo zaino per poterlo controllare al meglio e, eventualmente, farlo brillare. Si tratta molto probabilmente – come in tutti questi casi – di un falso allarme bomba, anche perché purtroppo se si trattasse di un vero ordigno “di norma” ce ne si accorge quando ormai è stato esploso. Resta però comprensibilmente da monitorare con estrema attenzione ogni possibile sospetto, visto che è già capitato in passato di qualche bomba inesplosa (specie all’estero) con strage evitata proprio per la premura e scrupolosità delle indagini immediate. «Chiuso al transito il tratto di via Bologna tra via Padova e corso Novara. Al momento gli uffici del comando non sono stati fatti evacuare. Chiuso però il bar di fronte all fermata della linea 15, a pochi metri dai cassonetti dei rifiuti dove è stato abbandonato lo zainetto sospetto», spiega La Stampa, affermando che l’intera zona è stata isolata.
FALSO ALLARME A FIRENZE
Mentre si attendono novità dal pacco bomba sospetto nello zaino davanti alla sede dei Vigili di Torino, da qualche ora è terminata l’allerta a Firenze per un altro pacco sospetto che aveva fatto evacuare una scuola materna ed elementare vicinissime alla scatola sospetta ritrovata sul marciapiede. «Non conteneva materiale esplodente nè inneschi la scatola sospetta rinvenuta in strada a Firenze, in via Spontini», spiegano i Carabinieri fiorentini che però aggiungo che potrebbe essersi trattato di un atto “a scopo dimostrativo”. Gli artificieri hanno spiegato che la scatola non conteneva alcun elemento esplosivo ma resta il dubbio sula possibilità di un atto che potesse scatenare panico e magari provare anche il grado di tempestività delle forze dell’ordine. La speranza è che questa seconda ipotesi venga naufragata ma il sospetto resta e l’Arma indagherà anche nelle prossime ore.