Dopo un video un audio, questa volta recuperato da Il Mattino da alcuni messaggi social che nelle scorse ore circolavano sul caso di Frattamaggiore: circola infatti in rete un messaggio WhatsApp audio di una parente della vittima, il rapinatore Raffaele Ottaiano, subito dopo la rapina effettuata e finita in tragedia. La donna in questione pare sia la mamma di Nancy, la cognata del bandito freddato dal gioielliere napoletano: «Il cognato di Nancy (Raffaele Ottaiano) è morto e a Luigi (Luigi Lauro, il complice bloccato dal poliziotto) lo hanno arrestato. Sono andati a fare una rapina in una gioielleria di Fratta, tre di loro: Luigi, il cognato di mia figlia Nancy e un altro guaglione. Il gioielliere ha sparato e ha preso in pieno il cognato di Nancy e lo ha ucciso. Luigi stata scappando, ma le guardie in borghese che si trovavano fuori ad un bar sono intervenuti, lo hanno bloccato, sfondato di mazzate e lo hanno arrestato. Mò Luigi lo stanno portando a Poggioreale, uno sta a terra (il morto) e un altro è scappato». La polizia indaga anche su questi audio per cercare di capire se vi fossero più persone al corrente dello status di criminali e rapinatori seriali della banda di Frattamaggiore: i sospetti, in effetti, vengono quasi del tutto spontanei a leggere certe trascrizioni e intercettazioni.
IL VIDEO DEL GIOIELLIERE ARMATO
È spuntata questa mattina un video diffuso dalla Polizia di Napoli in cui si vede il gioielliere appena un attimo dopo aver sparato al ladro, uccidendolo. La rapina di Frattamaggiore nel frattempo era stata mancata, anche per l’intervento tempestivo del gioielliere Luigi Corcione che però in un eccesso o giustificata legittima difesa (strano i magistrati a doverlo stabilire anche con l’uso di queste immagini) ha colpito un bandito e ferito un altro, poi arrestato questa notte in periferia a Napoli. Nelle immagini choc si vede anche tantissima gente presente al momento dell’attacco nella gioielleria, con il rischio fortissimo che a rimanere coinvolti potessero essere altri innocenti: per fortuna così non è avvenuto, ma la situazione nelle periferie della città partenopea è drammaticamente seria. Ancora stamattina Salvini a Mattino 5 ha rincarato la dose della polemica: «la legittima difesa è sempre e comunque legittima difesa. Bisogna cambiare l’articolo del codice penale che prevede l’eccesso di legittima difesa. Il gioielliere ha fatto esattamente quello doveva fare, ha difeso se stesso. Se fai il rapinatore metti in conto che rischi qualcosa e il gioielliere non deve essere indagato».
TRE ARRESTI, PRESA LA BANDA
Nella notte è avvenuta una importante svolta sulle indagini per la tristemente nota rapina di Frattamaggiore, con tre nuovi arrestati che facevano parte della maxi banda più volte intervenuta nella periferia di Napoli e che soprattuto sabato pomeriggio ha provato a mettere a segno un altro colpo nella gioielleria di Frattamaggiore. Tre persone di 27, 29 e 41 anni sono state fermate dalla Mobile di Napoli, scoprendo che tra l’altro uno dei tre è ancora ferito da un colpo di arma da fuoco (probabilmente proprio durante la rapina di sabato). Si delinea a questo punto il corpo operativo della banda di malviventi: i tre arrestati, Raffaele Ottaiano (ucciso dal gioielliere Corcione) e Luigi Lauro, il 28enne arrestato in flagranza di reato pochi secondi dopo la rapina. Come spiega il Mattino, due degli arrestati hanno reso confessione al pm nel corso dell’interrogatorio avvenuto questa notte nella Caserma dell’Arma di Caivano mentre il terzo hanno rinvenuto in una perquisizione nel suo appartamento un giubbino e un paio di scarpe utilizzate, secondo un video acquisito, nel corso della tentata rapina.
LUIGI CORCIONE, “SONO STATO COSTRETTO”
Si chiama Luigi Concione il gioielliere ora indagato per omicidio colposo per aver ucciso uno dei rapinatori entrati in azione sabato pomeriggio a Frattamaggiore (Napoli): qui raccontiamo nel dettaglio l’intera assurda vicenda della rapina con le maschere di Hulk, mentre stamattina aveva rilasciato al Messaggero le prime parole dopo il dramma avvenute in queste ore. «Mi sono visto puntare una pistola contro. Non avevo mai sparato a nessuno. […] All’improvviso è successo tutto.Adesso mi sento male. Non voglio parlare con nessuno». Si è visto costretto quasi il gioielliere che in pochi secondi ha visto dal monitor di casa sua, posizionata appena sopra la boutique nella periferia di Napoli, i rapinatori entrare: è corso giù con una pistola e dopo alcuni secondi è partito un colpo che ha freddato uno dei banditi, mentre gli altri sono corsi via (uno fermato subito da un poliziotto in borghese, un altro arrestato e altri complici invece sono ancora in fuga). «In passato sono accaduti fatti di microcriminalità, qualche furto ma mai così gravi. I rapinatori hanno agito incuranti del fatto che per strada c’erano tante persone, a passeggio, mettendo a repentaglio l’incolumità di tantissimi passanti», ha spiegato stamattina il sindaco di Frattamaggiore, Marco Antonio Del Prete. «Le fiaccolate? Vanno anche bene. Ma serve anche altro: evitare che fatti del genere accadano. Ma serve l’impegno di tutti», conclude il primo cittadino ai giornalisti asserragliati davanti al negozio del delitto ormai da due giorni.
COMMERCIANTI FRATTAMAGGIORE: “SIAMO ESASPERATI”
«Siamo esasperati»: è il grido disperato dei commercianti di Napoli e di Frattamaggiore, dopo l’ennesima rapina ormai “all’ordine del giorno” tra le vie della metropoli campana. «Così non si può andare avanti. Chiediamo da anni maggiori controlli ma le forze dell’ordine non possono essere presenti h24 in ogni zona del territorio. Non c’è mai da gioire dinanzi ad una vita recisa: ma in qualche modo dobbiamo pur difenderci dalle continue aggressioni di criminali senza scrupoli. Sarebbe forse veramente il caso di rivedere la legge sulla legittima difesa , soprattutto per chi come noi è continuamente esposto alle insidie della strada», ha raccontato uno degli imprenditori commercianti che opera nel vesuviano e che “rincalza” la polemica lanciata da Matteo Salvini dopo l’indagine per omicidio colposo contro il gioielliere di Frattamaggiore. «La difesa è sempre legittima, noi stiamo con il gioielliere. Una nuova legge sulla legittima difesa, che tuteli le persone perbene e non i delinquenti, sarà priorità del mio governo», aveva detto ieri mattina il segretario della Lega Nord sul caso di Napoli.