Sta facendo discutere il tweet di Asia Argento riguardo il caso Pamela Mastropietro. Non si è trattato in realtà di un pensiero diretto dell’attrice, ma di un retweet del profilo “Non Una di Meno”, che sta portando avanti le proteste delle donne che hanno subito abusi e situazioni di pesante imbarazzo, un velo rimosso dopo lo scoppio del caso Weinstein in America proprio da Asia Argento nel nostro paese. E nel testo del tweet di legge un appello alle giornaliste che si stanno occupando del caso Mastropietro: “La battaglia sul corpo di #PamelaMastropietro . Alle giornaliste italiane che hanno firmato un appello a sostegno delle attrici di @Dissensocomune, chiediamo di prendere parola contro l’abuso del corpo di Pamela sui media italiani.” Parole pesanti destinate a far parlare, con Asia Argento che ritiene dunque che su Pamela Mastropietro stia avvenendo un secondo massacro, stavolta di tipo mediatico. (agg. di Fabio Belli)
https://twitter.com/nonunadimeno/status/961570465973264385/photo/1



RIMOSSO IL QUESTORE DI MACERATA

Mentre il questore di Macerata è stato rimosso questa mattina – pare per questioni di nomine pubbliche, ma in molti vedono un cambio repentino (a soli tre mesi dall’insediamento) per la cattiva gestione dei casi di Pamela, Luca Traini e le manifestazioni antifasciste – è terminato il sopralluogo della scientifica nell’appartamento di Innocent Oseghale, dove pare che tutti e 4 i nigeriani indagato fossero presenti assieme a Pamela durante l’ora della sua morte. Nel frattempo in una intervista con il Quotidiano Nazionale, ha parlato l’avvocato e zio della povera ragazza uccisa e sezionata, Marco Valerio Verni: «Possiamo escludere con certezza che sia stata Pamela a procurarsi un’overdose, se overdose c’è stata. Pamela odiava gli aghi e quei buchi sul polso che sembra le abbiano trovato non ci convincono. Di sicuro non è stata lei a farsi l’iniezione, ma le è stata fatta da qualcun altro: per stordirla, iniettarle un anestetico, perché si voleva abusare di lei? Mia nipote è stata fatta passare come una drogata all’ultimo stadio, ma non era così». Ha svelato tra l’altro che in questi giorni tante foto choc sono arrivate alla famiglia di Pamela Mastropietro con immagini di siringhe e “sfottò” di una crudeltà inaudita e di una scemenza difficilmente commentabile. 



INDAGATO UN QUARTO NIGERIANO

Spunta un nuovo indagato, il quarto, per l’omicidio di Pamela Mastropietro avvenuto a Macerata lo scorso 30 gennaio presumibilmente tra le 12 e le 18 all’interno della casa di Innocent Oseghale. La novità è giunta questa mattina quando il legale del quarto indagato – ancora un altro ragazzo nigeriano – ha presenziato ai nuovi accertamenti dei Ris nella casa di via Spalato. Sono dunque in tutto 4 i nigeriani indagati per la morte di Pamela, anche se nessuno al momento con l’accusa di omicidio: l’inchiesta resta «apertissima», come ha spiegato il procuratore Giovanni Giorgio dopo che in un primo momento si era diffusa la notizia che le indagini erano chiuse. Secondo il procuratore di Macerata i due fermi di domenica dovevano essere svolti ed effettuati altrimenti i nigeriani sarebbero fuggiti all’estero prima di essere interrogati: dopo averli fermati, al momento non è ancora stata fissata l’udienza di convalida dell’arresto. Anche da questa indicazione si evidenzia l’assoluta incertezza su cosa possa essere successo a Pamela, come possa essere stata uccisa (overdose o omicidio brutale) e chi abbia realmente sezionato il suo cadavere, poi ritrovato in due trolley nelle campagne di Pollenza.



NUOVO SOPRALLUOGO DEI RIS NELLA CASA DEGLI ORRORI

Come vedevamo prima, questa mattina sono stati effettuati «nuovi accertamenti tecnici irripetibili nella casa del delitto», spiega l’Ansa, alla presenza dei legali dei tre arrestati – Innocent Oseghale, Desmond Lucky, Lucky Awelima – e del quarto indagato di cui ancora non è stato diffuso il nome. A tutti quanti la Procura di Macerata contesta le accuse di concorso in omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere, e spaccio di stupefacenti ma i motivi dell’arresto per ora non prevedono l’accusa ufficiale di omicidio, almeno fino a che non si avranno altri reperti della scientifica e dei Ris sul corpo di Pamela e nell’abitazione di Innocent. Secondo le ricostruzioni fatte da Repubblica, su fonti giudiziarie, non vi sarebbero molti dubbi ancora da sciogliere sulle ore del delitto: dalle intercettazioni, i quattro indagati non comunicano più tra loro e per questo gli investigatori ritengono siano stati tutti insieme per uccidere la ragazza fuggita dalla comunità di recupero a metà strada fra Roma e Macerata.