Emergono ulteriori dettagli sull’uccisione a Livorno di Francesca Citi, la 45enne accoltellata dall’ex marito Alessandro Bagnoli nello studio dentistico in cui lavorava. Stando a quanto riferisce La Repubblica, fino a poco tempo fa l’uomo era stato ai domiciliari, ma i vicini di casa della vittima riferiscono di averlo visto spesso aggirarsi nei pressi dell’abitazione della donna, a conferma del fatto che il killer non avesse mai accettato completamente la separazione. Era stata la stessa Francesca ad ammettere che l’ex provasse una sorta di gelosia per il fatto che lei avesse un nuovo compagno. Quando i carabinieri avevano chiesto a Francesca se avesse intenzione di denunciare nuovamente l’ex marito, però, la donna aveva preferito sorvolare per non turbare le due figlie piccole, nate dal matrimonio con Bagnoli. Da quel che si apprende, fatale per la Citi sarebbe stata una coltellata alla gola, a sua volta l’omicida si sarebbe tolto la vita tagliandosi le vene e non sgozzandosi com’era stato riferito in un primo momento. (agg. di Dario D’Angelo)
L’OMICIDIO A LIVORNO
Forse le ha teso una trappola, chiedendo di incontrarla nello studio dentistico (oggi chiuso per turno) dove la donna prestava servizio come assistente. Al culmine di un litigio, però, Massimiliano Bagnoli ha estratto un coltello e ucciso la sua ex moglie Francesca Citi (45 anni). Non era mai riuscito ad accettare la separazione e chissà con quale scusa deve averla convinta a concedergli un altro incontro, un errore risultato spesso fatale a tante vittime di femminicidio. Una scelta che lascia l’amaro in bocca, ancora di più se si considera che l’uomo, come riportato dal Corriere della Sera, in passato era stato già condannato per stalking. Il delitto si è consumato questa mattina a Livorno, in uno studio in piazza Attias, in pieno centro. L’omicida ha poi deciso di farla finita nel bagno dello stesso studio, tagliandosi la gola e tentando di autoinfliggersi delle coltellate al petto.
IL RITROVAMENTO
Ad effettuare il ritrovamento del cadavere di Francesca Citi, la 45enne uccisa a coltellate dall’ex marito in uno studio dentistico di Livorno, è stato l’attuale compagno. L’uomo si era preoccupato perché la donna non rispondeva al telefono e per questo motivo in compagnia di un amico era riuscito in qualche modo ad entrare nello studio. Davanti a lui si è subito presentata una scena da incubo: la sua compagna era ormai morta, rivrsa in una pozza di sangue, dopo che l’ex marito Massimiliano Bagnoli le aveva inflitto almeno una decina di coltellate. A quel punto l’uomo ha chiamato i carabinieri, che hanno ritrovato il secondo cadavere nel bagno dello studio, poi riconosciuto dal compagno della Citi come l’ex marito della donna. Stando a quanto accertato dai carabinieri di Livorno, Massimiliano Bagnoli era stato già denunciato diverse volte e nei suoi confronti era stato anche adottato il provvedimento di divieto di avvicinarsi alla donna. La misura, scaduta a novembre, si è rivelata drammaticamente inefficace.