Oggi è stata la giornata della gratitudine per Lorenzo e Claudia, dunque, con i due eroi milanesi che hanno salvato, con la loro prontezza di riflessi seppur da posizioni diverse, il piccolo bimbo senegalese che ha rischiato di restare intrappolato nei binari della metro di Milano, alla fermata Repubblica. Da come si può osservare nel video, la caduta del piccolo è stata molto violenta, ed effettivamente, una volta messo in salvo da Lorenzo, il bimbo senegalese di soli due anni è stato portato da un’ambulanza del 118 in ospedale per assicurarsi che non avesse nulla di rotto. E fortunatamente così è stato, solo qualche escoriazione e contusione e un grande spavento per lui e la mamma, che ha visto improvvisamente il figlioletto correre verso il ciglio della banchina e non riuscire a fermarsi. Una situazione prontamente salvata da Lorenzo e da Claudia che ha fermato il transito del treno prima dell’arrivo alla stazione. (agg. di Fabio Belli)
IL SINDACO SALA INCONTRA GLI EROI LORENZO E CLAUDIA
Qualche minuto fa il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha pubblicato sul suo account Facebook la foto dell’incontro di oggi pomeriggio a Palazzo Marino con i due “eroi” protagonisti del salvataggio di quel piccolo bimbo che inspiegabilmente si è lanciato ieri sui binari della Metro M3 a Repubblica. «Essere Sindaco di una grande città comporta attimi di grande gioia, che possono affiancarsi a momenti di dolore. Quello che conta è attraversarli insieme, uniti in una grande comunità. Pochi minuti fa ho ricevuto a Palazzo Marino Lorenzo e Claudia, i due ragazzi che ieri hanno salvato il bambino caduto tra i binari nella metropolitana», scrive il sindaco che “chiude” la giornata da “star” delle due semplici e umili persone che hanno compiuto il loro semplice dovere civico e professionale, ma che di questi tempi non sono certo un’abitudine. «Li ho ringraziati calorosamente, sicuro di parlare a nome di tutti i milanesi», ha aggiunto il sindaco prima di ricordare le ore difficili che stanno attraversando le famiglie che abitavano nel palazzo andato in fiamme a Quarto Oggiaro, in via Cogne. (agg. di Niccolò Magnani)
“MI SEMBRAVA GIUSTO FARLO”
Un giorno di ordinario successo: tutto troppo insieme per il giovanissimo Lorenzo Pianazza che fino a ieri era un liceale milanese impegnato in un quotidiano pendolarismo fino a Varese per poter prendere l’agognato diploma, e da ieri pomeriggio è “l’eroe della metro di Milano”. Oggi tra giornali e televisioni, oltre all’incontro con il sindaco Sala, è stata una giornata pienissima e assurda per l’umile e timido 18enne. «Ho fatto una cosa che mi sembrava giusto fare», l’ha ripetuto a tutti, fino alla nausea, a chiunque voleva farlo sembrare una star – come Barbara D’Urso, in pochi secondi che non rimarranno nella storia delle televisione, almeno quella non-trash – lui è semplicemente un ragazzo che ha fatto quello che «9 persone su 10 avrebbero fatto». A Rai News24 ha spiegato poi come ««Le persone sono rimaste ferme, io non ci ho pensato due volte e sono intervenuto subito, ma non sono un eroe»; l’importante ora è il ritorno alla realtà normale, anche se quella sua reazione spontanea e sincera – esattamente come essersi buttato a salvare quel bimbo di 2 anni – potrebbe davvero metterlo al riparo dai tentativi di “glorificarlo” più di quello che merita la realtà delle cose. (agg. di Niccolò Magnani)
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“EROE? L’AVREBBE FATTO CHIUNQUE”
«Un eroe? Ho fatto una cosa che avrebbe fatto chiunque»: così Lorenzo Pianazza che al netto della sua minimizzazione ha realmente avuto un coraggio da leoni. Lui infatti non sapeva quando effettivamente sarebbe arrivata la metro – «l’orologio della metro Repubblica dava 1min dall’arrivo del treno, ho pensato che avrei potuto farcela» – e si è gettato comunque sulle rotaie della metropolitana per trarre quel piccolo di 2 anni lanciato chissà perché di colpo verso il rischio della morte. Aveva anche pensato, nella sua sana incoscienza giovanile, che avrebbe potuto addirittura correre alla fine dei binari per evitare la metro: eccolo ancora nell’intervista a Milano Today, «Salto giù e lo prendo, tanto ce la faccio a risalire. O mal che vada cerco di correre fino alla fine dei binari sperando che la metro si fermi». Non sarà un eroe, ok, ma intanto nessuno lì era intervenuto tempestivamente e nessuno sicuramente gli sarebbe venuto in mente di correre sui binari con dietro la metro in stile “Tom Cruise” da “Missione Impossibile”. Eroe no, eccezionale sì. (agg. di Niccolò Magnani)
ECCO LORENZO, L’EROE DELLA METRO
Alla fine Lorenzo Pianazza è stato “scovato”: bravi quelli di Milano Today che hanno raggiunto il 18enne protagonista del salvataggio del piccolo di 2 anni caduto sui binari della metro a Repubblica. È uno studente milanese che frequenta a Varese un istituto privato per prendere il diploma e racconta in poche righe la sua esperienza incredibile: «ero sceso dal treno ed ero andato sulla gialla per prendere la metro verso casa. All’inizio non avevo capito», spiega il ragazzo riguardo al momento in cui un piccolino si era sciaguratamente diretto sui binari della metro. «Poi però mi sono accorto della madre che gesticolava e che andava verso i binari: ho poi visto altre tre e due persone avvicinarsi». Erano però tutti bloccati, come si vede dal video benissimo: e a quel punto, forse quella sana incoscienza della gioventù gli ha permesso di tentare quello che nessuno stava facendo, tutti bloccati dallo choc. «mancava un minuto all’arrivo della metro – ricorda Lorenzo -, allora mi sono detto: «Salto giù e lo prendo, tanto ce la faccio a risalire. O mal che vada cerco di correre fino alla fine dei binari sperando che la metro si fermi». Il treno non è arrivato per l’altro intervento pronto e miracoloso dell’agente Atm Claudia, ma intanto Lorenzo il suo l’aveva fatto egregiamente. «Ho preso il bimbo e l’ho messo tra le mani della madre. Lui piangeva e, quando sono risalito, io gli ho messo una mano sulla spalla per tranquillizzarlo perché era spaventatissimo. La mamma, che era terrorizzata, mi ha detto grazie e poi io sono andato via». (agg. di Niccolò Magnani)
BIMBO SALVATO DA 18ENNE E AGENTE ATM
La storia del bambino caduto sui binari della metro a Milano sarebbe potuta essere una tragedia, se magari non fosse passato da li un 18enne, Lorenzo Pianazza. Ma andiamo con ordine. Attimi di paura sulla metropolitana milanese, presso la fermata Repubblica sulla linea M3 gialla. Un bambino di origine senegalese di due anni è sfuggito al controllo della madre, mentre erano seduti sulla banchina aspettando il passaggio del convoglio. Il ragazzino ha corso fino al ciglio della banchina, cadendo faccia avanti sui binari. Paura per il passaggio del treno, con la madre e le altre persone in attesa che si sono affacciate per vedere dove fosse caduto il bambino. Un ragazzo di 18 anni, Lorenzo Pianazza, ha avuto una straordinaria prontezza di rifilessi riuscendo a calarsi immediatamente sui binari, recuperare il piccolo riconsegnato tra le braccia della madre e poi risalire velocemente. Non è un caso però che non fossero transitati treni in quel momento: Claudia Flora Castellano, dipendente ATM di trentadue anni, osservando la scena dai monitor di sorveglianza della stazione Repubblica ha tolto il segnale al treno che viaggiava in direzione San Donato, fermandolo e dunque evitando che potesse arrivare alla fermata.
GLI ELOGI DEL SINDACO SALA
Il Sindaco di Milano, Beppe Sala, ha avuto parole di elogio per i due giovani che hanno garantito che il piccolo non si facesse male o peggio, ed ha emesso una nota rivolgendosi al giovane calatosi sui binari: “Oggi tutti abbiamo potuto ammirare quello che si può definire un gesto coraggioso. Grazie alla tua prontezza e a quella della agente della stazione M3 Repubblica, che ha fermato la circolazione dei treni, è stato salvato un bambino. Purtroppo non abbiamo nessun riferimento. Pertanto spero che attraverso i social riuscirai a metterti in contatto con me perché vorrei invitare entrambi a Palazzo Marino e ringraziarvi di persona a nome di tutta la città di Milano.” Come detto, si è poi scoperto il nome del 18enne, Lorenzo Pianazza. Il piccolo senegalese è stato soccorso e trasportato in ospedale da un’ambulanza del 118, ma a parte lo spavento e la contusione della caduta, le sue condizioni non destano fortunatamente preoccupazione.