Avrebbe ammesso le sue responsabilità il portantino 58enne denunciato con l’accusa di lesioni personali aggravate in quanto ritenuto il responsabile della presenza di aghi di siringa conficcati nei sedili dei bus Cotral. In particolare, i ritrovamenti sarebbero avvenuti sui pullman della tratta Roma Ponte Mammolo-Subiaco e solo dopo due mesi di indagini i Carabinieri sono giunti alla verità. Per farlo, si sono serviti non solo delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sui bus e che hanno permesso di identificare l’uomo, ma anche dalle successive perquisizioni avvenute non solo nella sua abitazione ma anche nello spogliatoio del luogo di lavoro. In entrambi i casi sono state rinvenute enormi quantità di aghi da siringa e aghi cannula a farfalla, sui quali ora si attendono notizie relative alla eventuale presenza di agenti infettivi. Come rivela l’agenzia di stampa Ansa, il portantino avrebbe ammesso di essere stato lui e agli inquirenti avrebbe detto: “Sono stato io, non so perché l’ho fatto. Sono stato uno stupido”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



OSS 58ENNE INCASTRATO DALLE TELECAMERE

I sospetti sono cominciati mesi fa quando un primo passeggero è rimasto ferito da un ago sospetto conficcato in un sedile della linea Subiaco-Ponte Mammolo: poi le prime denunce e le indagini scattate dei carabinieri, fino al momento in cui viene deciso il blitz per l’arresto. I controlli sono stati possibili grazie alle immagini decisive delle telecamere interne ai bus e al personale in borghese che è stato mischiato con altri passeggeri in varie corse della linea Cotral. Alla fine l’oss (operatore socio sanitario) è stato riconosciuto e bloccato; come scrive il Corriere della Sera Roma, «la sua abitazione è stata perquisita così come l’armadietto personale in ospedale. Gli investigatori dell’Arma parlano di un’ipotesi di disagio sociale alla base». Sono infine in corso altri accertamenti per capire se quello che l’osa-infermiere faceva sui mezzi pubblici era collegato a uno scherzo o a una sorta di vendetta nei confronti di qualcuno. (agg. di Niccolò Magnani)



58ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI

Nascondeva aghi di siringhe sui sedili degli autobus Cotral per pungere ignari viaggiatori. Questa è l’accusa per la quale un italiano di 58 anni deve rispondere di lesioni personali aggravate. L’uomo, un operatore sanitario presso un ospedale di Roma, li avrebbe conficcati tra le sedute dei bus impiegati sulla tratta Roma Ponte Mammolo-Subiaco. I carabinieri della stazione di Subiaco ora lo hanno denunciato a piede libero. Le indagini sono cominciate lo scorso mese di dicembre, dopo i ritrovamenti di aghi di siringa tra i sedili. Durante i vari sopralluoghi effettuati dai carabinieri è emerso che venivano nascosti nei sedili proprio con l’obiettivo di colpire i passeggeri. I servizi di osservazione e i sistemi di videosorveglianza installati sugli autobus hanno permesso di risalire a colui che è ritenuto l’autore di questo folle gesto. Durante le perquisizioni, delegate dalla procura di Tivoli, nella sua abitazione e nello spogliatoio del luogo di lavoro, il 58enne è stato trovato in possesso di molti aghi da siringa e aghi cannula a farfalla.



ROMA, AGHI NASCOSTI TRA I SEDILI COTRAL: INFERMIERE DENUNCIATO

Non è ancora chiaro se gli aghi di siringhe conficcati tra i sedili degli autobus Cotral siano infetti. Su quelli sequestrati dai carabinieri saranno effettuati accertamenti per verificare l’eventuale presenza di agenti infettivi. Ma non è neppure chiaro quali siano i motivi che lo hanno spinto a compiere questo gesto così sconsiderato. Dalle indagini è emerso che il responsabile avrebbe continuato a nascondere gli aghi anche a gennaio, come mostra un video dei carabinieri. Gli accertamenti per scoprire se gli aghi fossero infetti verranno effettuati sia su quelli trovati negli autobus sia su quelli sequestrati nell’armadietto, in ospedale, dell’infermiere e nella sua abitazione. Le indagini sono coordinate dalla procura della Repubblica di Tivoli.