Essere cosparsa di benzina e poi data alle fiamme, per la giovane 22enne Ylenia Bonavera ha rappresentato una prova d’amore messa in atto dal suo ex fidanzato, Alessio Mantineo. Il giovane è stato condannato di recente a 12 anni di reclusione per quella incredibile aggressione che ha rischiato di uccidere Ylenia la notte tra il 7 e l’8 gennaio dello scorso anno. La stessa ragazza in aula, nel corso del processo, aveva continuato a difenderlo dichiarandogli il suo amore. Il gup di Messina, Salvatore Mastroeni, lo stesso che si è pronunciato al termine del processo a carico di Mantineo, ha depositato nelle passate ore le motivazioni della sentenza facendo chiarezza sul quadro in cui si sarebbe consumata l’aggressione ma ponendo l’accento anche sulla stessa vittima. Ylenia, rimasta gravemente ustionata, prima aveva accusato il suo ex e poi dall’ospedale e contro il parere della madre la quale aveva preso le distanze dalla sua presa di posizione, aveva ritrattato tutto difendendolo nonostante le gravi prove a carico del ragazzo. Il giudice però era giunto ad una conclusione: Mantineo voleva uccidere Ylenia. “Cospargerla di benzina e darle fuoco non può infatti che essere letto come univocamente diretto in tale direzione”, si legge nelle sue motivazioni. Nonostante la gravità del gesto, per la ragazza quello fu invece un gesto d’amore. Il gup in merito ha identificato una problematica non solo culturale. “Se la donna serva, in certe fasce, è retaggio del passato, ora nei giovani il dominio è fonte di piacere e vanto”, ha scritto.
YLENIA BONAVERA: PERCHÉ HA DIFESO MANTINEO SECONDO IL GUP
Se infatti non mancano i casi di donne brutalmente uccise per mano di uomini che sostenevano di amarle e di coloro che lottano per una giusta e reale emancipazione, come scrive il giudice di Messina, ci sono anche i casi in cui “violenza e sadismo vengono apprezzati”. Per questo, nel caso specifico di Ylenia Bonavera, “essere data a fuoco può essere una prova d’amore moderna”. Quel gesto violento, dunque, trova nella ragazza una giustificazione legata proprio al sentimento d’amore. “Lei lo difende non perché è una sbirra ma perché essere bruciati evidentemente in qualche assurdo caso ‘innamora’. Diventa di nuovo l’amore della sua vita”, spiega il gup che sembra aver compreso il fulcro di tutto. Lo stesso ha evidenziato la grande fragilità di Ylenia e il bisogno di un aiuto concreto piuttosto che la lucetta delle telecamere, in riferimento alle sue svariate ospitate televisive. Poi, Mastroeni ha voluto concludere le sue motivazioni con una citazione elevata, chiamando in causa Dostoevskij: “A volte l’uomo è straordinariamente, appassionatamente innamorato della sofferenza”. Una frase che, tristemente, riassume alla perfezione la storia della giovane siciliana.