Se ne occupano oggi tutti i programmi di cronaca in tv della decisione della Procura di Foggia che ha incriminato e messo ai domiciliari il “genitore picchiatore” che settimana scorsa aveva aggredito violentemente Pasquale Diana alla scuola Murialdo di Foggia. Il figlio invece di Domenico Carella da lunedì scorso è tornato in classe per frequentare regolarmente le lezioni, nello choc sia lui che i compagni dopo quanto visto in quei momenti di panico tra il professore e il genitore: lo ha confermato la preside dell’istituto anche se non ha voluto aggiungere nulla alla stampa. «Non mi posso esprimere. Mi dispiace, ma ci sono delle indagini in corso e non posso fare nessuna dichiarazione», ha detto la titolare Ida Lasalandra.



IL GENITORE AI DOMICILIARI

È stato arrestato il genitore che settimana scorsa ha aggredito il vicepreside della Scuola Media Murialdo di Foggia: il professore aveva avuto la sola “colpa” di aver rimproverato il figlio studente il giorno prima, e il 38enne Domenico Carella ha pensato bene di “punirlo” con calci e pugni appena fuori dalla classe. La polizia questa mattina ha prelevato il presunto responsabile dell’aggressione al vicepreside Pasquale Diana e lo ha posto agli arresti domiciliari: svolta in uno dei casi più assurdi dell’ultimo periodo di forte crisi della fiducia “scuola-famiglia” con purtroppo diversi altri casi in cui i docenti vengono menati, sfidati e oltraggiati dai ragazzini e dagli stessi genitori. Era il 10 febbraio scorso quando all’interno della scuola il vicepreside è stato affrontato in malo modo dal furente Carella: il genitore ha precedente penali e ora dovrà rispondere di un sfilza di accuse, dalla violenza alla minaccia a pubblico ufficiali fino a lesioni gravi. Per quell’aggressione infatti, il professore ha avuto lesioni guaribili in 30 giorni con gli alunni rimasti sotto choc dopo aver visto la violenza con la quale il genitore si è scagliato contro di lui, che non ha reagito. «Perché non ho reagito? Perché avevo gli occhi del figlio di chi mi stava aggredendo e dei miei ragazzi addosso. Noi abbiamo fatto tante lezioni sul rispetto delle regole e sul linguaggio non violento, reagendo avrei annullato tutto quello che avevo cercato di insegnare loro e non me lo sarei mai perdonato», spiegava all’Ansa nei giorni scorsi il vicepreside.



DOMENICO CARELLA È PENTITO

Carella è stato posto ai domiciliari e non solo, il questore di Foggia, Mario Della Cioppa, «ha provveduto a firmare la proposta del Tribunale di Bari per l’applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, in considerazione della pericolosità sociale dell’uomo», spiega Tg Com24. È stata formalizzata la “motivazione” dell’aggressione, ovvero proprio il rimprovero fatto al figlio il giorno prima in classe dal vicepreside. Il docente aveva in mente il bene di quei ragazzi, anche di quello “bulletto” che è stato “difeso” dal padre con l’ignobile aggressione: «La nostra scuola è in prima linea nelle battaglie contro il bullismo e la violenza sabato prossimo, ad esempio, a scuola era già previsto un incontro con il procuratore. Noi siamo molto attenti a questi temi e questo episodio di violenza davanti ai ragazzi non doveva proprio avvenire», raccontava ancora Diana. Ora però Carella si dice pentito e ha chiesto scusa per quanto provocato a tutti, suo figlio compreso.

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