Noemi Durini era ancora viva quando fu sepolta sotto il cumulo di pietre preso dal muretto a secco della campagna tra Santa Maria di Leuca e Castrignano del Capo? La risposta arriverà dalla consulenza medico legale che il dottore Roberto Vaglio depositerà. Verrà messa a confronto con quella dei colleghi Francesco Introna, nominato dagli avvocati Mario Blandolino e Giulia Bongiorno per conto della madre della vittima, ed Ermenegildo Colosimo, nominato dagli avvocati Luigi Della e Paolo Pepe per conto dell’indagato. La verità su come sia morta Noemi arriverà dunque nelle prossime ore. A sollevare l’interrogativo comunque è la perizia della psicologa-psicoterapeuta Maria Grazia Felline e dello psichiatra-psicoterapeuta Alessandro Zaffarano. Il presunto omicida ha confermato più volte che la 15enne respirava e parlava ancora, forse per confermare la seconda versione fornita alle forze dell’ordine, cioè che a uccidere la fidanzata non è stato lui ma un amico comune di 49 anni? (agg. di Silvana Palazzo)



“MENTRE ANDAVO VIA MI CHIEDEVA COSA LE AVESSI FATTO”

Si apre un nuovo scenario choc in merito alla morte della povera Noemi Durini, la 16enne di Specchia, in provincia di Lecce, uccisa lo scorso 3 settembre. Un omicidio confessato dieci giorni dopo dall’allora fidanzatino 17enne, Lucio M., oggi in carcere, ritrattato a distanza di quattro mesi esatti in una lettera consegnata alla polizia penitenziaria e nella quale accusava un uomo 49enne amico della coppia. Oggi però, emergono nuove inquietanti novità in seguito alla consulenza sulle capacità di intendere e di volere del giovane presunto assassino, durante la quale avrebbe raccontato nuovi particolari sconvolgenti sulla notte in cui Noemi fu uccisa, aprendo ad un dubbio atroce: la 16enne potrebbe essere stata sepolta viva. Il Messaggero ha pubblicato alcuni stralci della perizia con il botta e risposta messo a verbale. “L.M. conferma che Noemi fosse caduta. E, nuovamente, dichiara che mentre poneva le pietre sopra alla ragazza, lei dicesse: Che c… stai facendo?”, si legge in un passaggio della consulenza. Parole che sollevano un dubbio al quale solo la consulenza medico legale: Noemi era ancora viva mentre veniva sepolta sotto un cumulo di pietre nella campagna tra Santa Maria di Leuca e Castrignano del Capo, dove fu rinvenuta cadavere dieci giorni dopo l’omicidio?



NOEMI DURINI, QUAL È LA VERITÀ SULLA MORTE?

Il sospetto sul modo in cui potrebbe essere morta Noemi Durini è emerso dalle parole del suo presunto assassino, oggi 18enne, nel corso della perizia psichiatrica. Il passaggio chiave che aumenterebbe la possibilità che la 16enne fosse viva arriva proprio dalle risposte del giovane. “Perché le mettevi le pietre sopra?”, chiedono gli esperti a Lucio. “Per nasconderla”, replica lui. “Ma se lei era viva, cosa dovevi nascondere?”: una domanda che lo spiazza, fino a lasciarlo in silenzio e disorientato. Quindi ribadisce che Noemi era ancora viva: “Quando sono andato via io, Noemi era viva”. Ed alla domanda su come potesse dirlo con certezza, ecco la replica: “Lo so…diceva “che cogl… che cogl”, diceva. “Che mi hai fatto, che mi hai fatto”. Perché con un colpo qua non è che muori”. Il riferimento è al colpo alla testa con un coltello, la cui punta è stata trovata in sede di autopsia. La verità su come Noemi sia realmente morta arriverà solo nelle prossime ore. Ed in quel momento sarà messa a confronto la dichiarazione choc del giovane con la perizia medico-legale eseguita sul corpo della ragazza e che stabilirà se realmente era viva mentre Lucio, o qualcun’altro, le metteva addosso le pietre.

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