Don Alessandro Minutella, il parroco che si definisce “martire della fede”, fa parlare nuovamente di sé. In attesa di una decisione della Chiesa, che potrebbe scomunicarlo, risulta momentaneamente sospeso. Nel frattempo sta facendo discutere perché ha creato una comunità di “suore” non riconosciuta dalla Chiesa, chiamata “Piccola Nazareth”. Se ne parla a Storie Italiane, che approfondisce la grande ambiguità al riguardo: le donne in questione infatti non si ritengono suore, ma si definiscono «persone consacrate». Due di loro sono state intervistate dal programma di Raiuno: «Crediamo che don Minutella abbia un carisma diverso. Siamo dieci ragazze che vivono il carisma di preghiera», hanno dichiarato. Poi però parlano della loro comunità come di una «associazione di laici» e al tempo stesso affermano che all’interno della struttura c’è «un’acqua miracolosa, per chi crede al sovrannaturale». I toni del dibattito in studio però si accendono anche quando viene affrontato il tema delle presunte apparizioni mariane. «La Chiesa deve dire che questa è una buffonata», urla Riccardo Signoretti, direttore di Nuovo, rivolgendosi a don Bruno: «Fino a quando non è ridotto a stato laicale può vestirsi da prete», replica lui. Un’affermazione che non è una netta presa di posizione per gli ospiti in studio. «Non esercita più in parrocchia». La conduttrice Eleonora Daniele però sbotta: «Ancora con l’acqua che guarisce? Non ne voglio sentire più parlare!».



DA DON ALESSANDRO MINUTELLA A CELESTE ORBETTELLI

«La madonna parla attraverso di me rivolgendosi a tutti, è molto preoccupata per questa umanità che si allontana da Dio, dalla preghiera e dal sacramento della confessione», così don Alessandro Minutella intervenne tempo fa a Storie Italiane. Un breve spezzone della sua intervista è stato mandato in onda oggi, lunedì 19 febbraio 2018. Il programma condotto da Eleonora Daniele ha raccolto anche le testimonianza di una donna che frequentava la sua chiesa in un quartiere di Palermo: «Aveva un tono strano: assumeva atteggiamenti e parole autoritarie nei confronti della Chiesa e del papa. Ce l’aveva anche con le persone divorziate. Non si può stare sul pulpito e parlare in quel modo. Le anime si manipolano con grandissima facilità. Io ho avuto paura. Ha un modo di porsi veramente entusiasmante, che cattura. Era come se minacciasse le persone presenti. Ti attrae ma già ti senti vittima, sono meccanismi così strani che non vedevo l’ora di andarmene». A Storie Italiane si parla poi di Celeste, un fioraio di San Bonico di Piacenza che garantisce di vedere la Madonna. «Mi sembrava di sentire un vecchio parroco che dà raccomandazioni», commenta don Bruno dopo la messa in onda di un video amatoriale sul veggente. «Non farti plagiare anche tu, Vittorio. La fede non ha bisogno di queste manifestazioni», aggiunge invece Riccardo Signoretti dopo il commento dell’inviato di Storie Italiane, che parla di un ambiente «sobrio». Clicca qui per il video della puntata con il dibattito.

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