VISITA PECHINO, LITE 007 CINA-USA SU VALIGETTA TRUMP

Emerge oggi dai media Usa un piccolo fatto (ma simbolicamente molto significativo) che successe lo scorso novembre durante la visita ufficiale di Donald Trump in Cina. In pratica, pare che il capo dello staff della Casa Bianca, John Kelly, e un agente della Cina siano venuti alle mani con i funzionari della sicurezza di Pechino. La causa? Semplice, per portare la valigetta nucleare di Donald Trump: come spiega il New York Times, «a Pechino sarebbe stato infatti vietato l’ingresso all’ufficiale incaricato di seguire sempre il presidente americano con la “nuclear football”, come viene chiamata la valigetta con i codici per il lancio di missili». A tal divieto, gli americani si sarebbero scaldati imponendo invece ad un ufficiale Usa di seguire sempre il presidente con quella valigetta e a quel punto sarebbe avvenuta la baruffa tra gli 007 dei due Paesi. «In ogni caso la valigetta non sarebbe mai caduta in mano cinese e uno dei massimi dirigenti della sicurezza cinese avrebbe poi chiesto scusa al team del presidente Usa», conferma l’Ansa sui dati emersi in queste ore sul possibile incidente diplomatico Usa-Cina. (agg. di Niccolò Magnani)



CAOS ARMI, TRUMP “PIÙ CONTROLLI SU CHI LE COMPRA”

Arriva una dichiarazione “a sorpresa” di Donald Trump sul tema del giorno  (potremmo dire forse del secolo) in America, ovvero quello delle armi dopo l’ennesima strage nelle scuole Usa: «maggiori controlli per chi compra e acquista armi sul territorio americano». Un passo importante insomma verso una possibile restrizione dei permessi per comprare e usare le armi che buona parte della popolazione americana richiede a gran voce ogni qualvolta si vedono stragi assurde come quelle di Miami di tre giorni fa. «Donald Trump sostiene gli sforzi per migliorare il sistema di controlli federali sull’acquisto di pistole e fucili. La base per questo tipo di azione potrebbe essere una legge bipartisan presentata al Senato», ha detto uno dei portavoce della Casa Bianca, Raj Shah. La legge potrebbe portare ad un maggior controllo sui precedenti penali di tutti coloro che intendono acquistare armi: su questa direzione, «Il presidente ha parlato al senatore John Cornyn(Repubblicano del Texas) venerdì sulla legge bipartisan che lui e il senatore Chris Murphy (Democratico del Connecticut) hanno presentato per migliorare il sistema federale di controllo dei precedenti penali». L’esempio calzante è proprio quello di Nikolas Cruz, il folle ex studente che prima della sparatoria in Florida era già stato segnalato per comportamenti violenti ma nonostante questo era riuscito lo stesso ad acquistarle. 



CANONE RAI, GENTILONI: “ESENZIONE PER 350MILA OVER75”

Il premier Gentiloni ha da poco informato nella conferenza stampa di presentazione dei risultati 2017 dell’agenzia del Demanio che per quanto riguarda il Canone Rai, l’esenzione per gli anziani è stata estesa con una fascia di reddito più bassa allargando così la platea dei beneficiari di tale esenzione. «È stato appena firmato da parte del ministro dell’Economia e del ministro dello Sviluppo economico il decreto per l’aumento della fascia di reddito di esenzione del canone RAI per gli over 75», ha spiegato il Presidente del Consiglio aggiungendo poi che si tratta di fatto di una platea che passa dai 115mila di oggi a 350mila anziani che da domani potranno usufruire di tale esenzione dal pagamento della tassa sul servizio pubblico televisivo. Gentiloni ha poi annunciato che nei prossimi giorni scatterà il piano investimenti da 38 miliardi di euro, come previsto dalla Legge di Stabilità: «presenteremo la ripartizione del piano di investimenti per i prossimi anni, si tratta di 37/38 miliardi. L’obiettivo è ora quello di mostrare capacità di spesa e tradurre la disponibilità finanziaria in cantieri. Da questo – ha concluso il premier – dipende la capacità di avere una crescita stabile e strutturale». (agg. di Niccolò Magnani)



D’ALEMA VS PRODI, “SBAGLIA AD AIUTARE IL PD“

Scontro e non da niente tra ex compagni di partito e di coalizione: Massimo D’Alema e Romano Prodi, oggetto del contendere ancora una volta sono le prossime Elezioni 2018. In una intervista rilasciata oggi a Circo Massimo su Radio Capital, l’ex Pd e ora tra i leader di LeU attacca a testa bassa «È lunare pensare che possa vincere il Pd: alle prossime elezioni nessuno otterrà la maggioranza, per il Pd è un miraggio ma non sarà facile nemmeno per il centrodestra», spiega D’Alema al giornalista Massimo Giannini. A Prodi che nei giorni scorsi parlava dei fuoriusciti dal Partito Democratico come dei «compagni che sbagliano», replica seccato «Diciamo la verità con questa legge elettorale, che Prodi reputa scandalosa e Gentiloni ha fatto passare con 8 voti di fiducia, non si vota Gentiloni ma Renzi. Se la lista “Insieme'”non supera il 3% il voto va a Renzi, quindi Prodi voterà per Renzi e Casini senza dirlo nemmeno a se stesso ed esprimendo un voto non utile né per sé, né per il Paese». Insomma, Prodi sbaglia ad aiutare i dem renziani e sbaglia nel definire “in errore” Bersani, Speranza e lo stesso D’Alema: e come appello agli elettori rilancia, «Le alchimie non mi interessano, bisogna seguire la prassi costituzionale corretta. Se il Capo dello Stato rileva che non c’è una maggioranza politica, incarica chi ha il maggior consenso parlamentare e se non c’è, deve individuare una persona al di sopra dello scontro politico». (agg. di Niccolò Magnani) CLICCA QUI PER LA NOTIZIA APPROFONDITA

DOPPIA OPERAZIONE ANTI ‘NDRANGHETA

La Dia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza di Reggio Calabria e Firenze hanno eseguito un maxi blitz contro la ‘ndrangheta su ordine della Dda che ha portato al fermo di 27 persone in tutta Italia ed a sequestri per un totale di 100 milioni di euro. Ne dà notizia Tgcom24 che ha aggiunto alla lista delle azioni eseguite anche 14 ulteriori arresti e altri sequestri su disposizione della Dda fiorentina.  In 11, nel dettaglio, sono finiti in carcere mentre altri 3 ai domiciliari. Numerosi i reati contestati a vario titolo nell’ordine dell’associazione per delinquere, estorsione, sequestro di persona, usura, riciclaggio e auto riciclaggio, attività finanziaria abusiva, trasferimento fraudolento di valori aggravati dal metodo mafioso. In merito al lavoro degli uomini della Dia e della GfF di Reggio Calabria, il sequestro ha riguardato anche 51 imprese ma anche beni immobili e finanziari. Anche in questi casi le persone fermate sono state accusate dei medesimi reati sopra citati, con l’aggiunta di usura, frode, reati fallimentari ed altri, tutti aggravati dal metodo mafioso. (Aggiornamento di Emanuela Longo) CLICCA QUI PER LA NOTIZIA APPROFONDITA

TRE SCIATORI PERDONO LA VITA

Tragica domenica quella appena passata sulle piste da sci di tutto il bel paese. Diversi infatti gli incidenti registrati, purtroppo alcuni di questi con decessi. L’incidente più grave è avvenuto in Val d’Isère, dove una valanga ha travolto un padre che sciava con la propria figlioletta, i due non sono riusciti a rimanere in vita fino all’arrivo dei soccorsi, che purtroppo hanno recuperato solamente le salme. Non lontano dalla valle in un altro incidente ha perso la vita un uomo di 29 anni che sciava fuori pista. La cronaca registra inoltre una valanga che ha travolto 20 sciatori a Racines, in Alto Adige, molti di loro erano rimasti travolti dalla massa nevosa, in questo caso i soccorsi sono riusciti però a tirarli fuori ancora in vita anche se comprensibilmente sotto choc.

PRECIPITA AEREO IN IRAN, NESSUN SUPERSTITE

È pesante il bilancio dell’incidente aereo che è avvenuto in Iran, dove un aereo della compagnia Asema si è schiantato sul monte Dena a oltre 4.000 metri di quota. L’aeromobile era partito da Mehrabaded uno degli aeroporti di Theran ed era diretto a Yasuj. Tra le 65 persone a bordo purtroppo nessun superstite, ancora sconosciute le cause della tragedia, con gli investigatori che in un primo momento si sono orientati sull’errore umano, stante anche il cattivo tempo che imperversava in zona. Impossibili in tale contesto le operazioni di soccorso, solamente un elicottero partito dalla capitale persiana è riuscito a raggiungere la zona, il veicolo di soccorso non è però riuscito ad atterrare ed è stato costretto a ritornare alla base.

SI DIMETTE ROBERTO DE LUCA

Il figlio del governatore della Campania, Roberto De Luca, ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico di assessore della città di Salerno. De Luca ha deciso di fare un passo indietro dopo la messa in stato d’accusa per “corruzione”. Il gesto riveste la massima importanza per il segretario del PD, Renzi, che ai giornalisti ha dichiarato che De Luca è una persona seria. Intanto nuova grana nel movimento cinque stelle, con il candidato al Senato de Falco, noto per aver gestito l’emergenza della Concordia, che è stato accusato dalla moglie di violenza domestica, l’ex militare nega ogni accusa e valuta la querela, per ristabilire quello che lui stesso ha definito un’infamante calunnia.

SERIE A, CONTINUA LA LOTTA SCUDETTO NAPOLI-JUVENTUS

Sempre più appassionante la corsa per lo scudetto, con un infinito botta e risposta tra Juventus e Napoli. Ieri la squadra bianconera nell’anticipo dell’ora di pranzo ha avuto ragione sul Torino, una partita definita derby della Mole che come al solito è stata molto spigolosa. Di Alex Sandro il goal vittoria, da registrare per Allegri al perdita di Gonzalo Higuian che ha dovuto abbandonare il campo nei primi minuti, a causa di una sospetta distorsione. Dopo qualche ora pronta risposta della squadra partenopea, che anche se a fatica ha avuto ragione della Spal, una squadra modesta che ha avuto il merito di tenere sulla corda fino al novantesimo i campani. Nella giornata spicca la vittoria del Benevento sul Crotone, con i tre punti conquistati nuova flebile speranza di salvezza per la squadra di casa. In serata vince il Milan che supera 1-0 la Sampdoria.

SERIE A, STASERA LAZIO-VERONA

La giornata di Serie A si conclude con il monday night, Lazio-Verona. I biancocelesti sono scivolati in classifica con tre sconfitte di fila e vogliono trovare una risposta subito sul campo, dopo un periodo molto complesso. Gli scaligeri di Fabio Pecchia non sono tranquilli, anzi avrebbero bisogno assolutamente bisogno di punti per la salvezza visto che hanno perso Crotone e Spal. Sarà un incontro molto particolare per Martin Caceres che affronta il suo passato recente da ex. Infatti ha vestito la maglia dell’Hellas Verona da settembre a gennaio per poi passare proprio alla Lazio. L’uruguaiano non può che essere grato ai veneti visto che sono stati proprio loro a rilanciarlo in campo dopo il brutto ko che aveva concluso la sua avventura alla Juventus.