A distanza di alcuni mesi dalla terribile aggressione avvenuta al Parco dell’Ambrogiana di Montelupo Fiorentino, parla Roberta, la 17enne (da poco divenuta maggiorenne), vittima di un terribile fatto di violenza avvenuto lo scorso 14 ottobre e ritrovata in una pozza di sangue dopo aver trascorso una serata in discoteca insieme ad alcuni amici. Per la prima volta la giovane rompe il silenzio parlando della sua esperienza in collegamento con la trasmissione La vita in diretta. Il colpevole non è ancora stato catturato e c’è un buco nero nei ricordi della ragazza in merito a quanto accaduto la notte dell’aggressione. C’è ancora paura nella sua vita, anche se ammette di essere legata solo a persone di cui si fida, diffidando invece da coloro che conosce da poco. Proprio i suoi amici hanno avuto un ruolo importante in questa faccenda in quanto nessuno di loro avrebbe assistito alle botte. La giovane fu colpita alla testa con il suo stesso cellulare che oggi risulta ancora sparito. I suoi ricordi sono sbiaditi e sulla vicenda c’è ancora molta incertezza, a partire dal responsabile (o i responsabili) e dal perché Roberta si trovasse proprio in quel parco, dove poi è stata ritrovata in fin di vita.
ROBERTA, AGGREDITA E ABBANDONATA IN UN PARCO: LE SUE PAROLE
Oggi Roberta non va più così spesso a ballare. Con i suoi amici la ragazza ha rivelato di non aver più sentito i suoi amici, “non mi stupisce”, ha affermato, senza voler approfondire un aspetto che appare ancora molto doloroso. Nessuno di loro, infatti, dopo l’aggressione le sarebbe andato incontro nel tentativo di aiutarla. “L’ultima immagine è che ero a ballare, che ho fatto la chiusura, poi i ricordi ripartono dall’ospedale”, ha raccontato in diretta tv. Il padre è certo che chi l’ha ridotta in quel modo avesse intenzione di ucciderla. Su quello che è accaduto Roberta ed il padre ne hanno parlato tante volte, ma lei non ricorda nulla di quella sera né riesce a realizzare che sia stato tutto vero. Attorno a questa storia ci sono ancora tanti dubbi, a partire dal cellulare mai di fatto ritrovato, mentre il suo zainetto sarebbe in mano alla polizia. Per lei oggi è molto faticoso ricominciare anche se cerca di non darci molto peso. Dopo quanto le è capitato però ha potuto finalmente capire chi realmente teneva a lei. Roberta ha festeggiato da poco i suoi 18 anni con una festa a sorpresa che le è stata organizzata, anche se non avrebbe voluto. La dottoressa Maura Manca si è confrontata con la ragazza e con le sue attuali paure. “Sto cercando di andare avanti ma c’è bisogno del tempo”, ha commentato Roberta. Oggi a farle più paura è proprio ricordare, un giorno, quanto le è accaduto anche se, ammette, vorrebbe un giorno conoscere chi è stato a farle così del male.