Anche nel caso di Alfie, come in quello di Charlie, i medici e i giudici sentenziano che continuare a tenere in vita il piccolo “non sia nel suo miglior interesse”. E’ interessante come medici e giudici possano dichiararsi in grado di capire “il miglior interesse” di un piccolo di pochi mesi che non è in grado di comunicare. Arrogarsi cioè il diritto alla vita e alla morte in cui guarda caso a vincere è sempre quello della morte. Potrebbe non avere torto chi dice che tale vittoria è dettata sostanzialmente dal risparmio economico di cure mediche di cui non si vede il risultato, mentre la parola dei genitori, che anche in questo caso affermano di scorgere miglioramento e comunque nessuna sofferenza e che chiedono soltanto di provare nuove cure non sia tenuto da conto. Al momento della sentenza dell’Alta Corte la madre ha lasciato l’aula e il padre è scoppiato in un pianto straziante. Adesso la coppia sta valutando di fare ricorso contro la sentenza, corte a cui si era rivolta l’ospedale, non i genitori. «Sfortunatamente, certe volte ci sono situazioni come questa in cui non è possibile raggiungere un accordo e la squadra di cura del piccolo è convinta che un trattamento attivo e continuativo non sia nel miglior interesse del bambino» è stato il commento dei responsabili dell’Arder Hey’s Children Hospital di Liverpool. (Agg. Paolo Vites)
ALFIE EVANS: LA SENTENZA DELL’ALTA CORTE
Alfie Evans come Charlie Gard, nuovo episodio in Inghilterra che riguarda un bambino malato, la sua famiglia desiderosa di combattere fino all’ultimo e la legge. Lo scorso anno ha avuto grande eco la storia di Charlie Gard, il bambino di soli undici mesi che è morto il 28 luglio 2017 in seguito a una malattia genetica incurabile, i cui genitori si sono battuti legalmente per permettergli di essere sottoposto a una cura sperimentale. Grande movimento e agitazione in tutto il mondo, con politici e gente della società pubblica che si sono schierati al fianco dei genitori di Charlie, Connie Yates e Chris Gard. Il piccolo però non ce l’ha fatta e un altro episodio simile lo stanno vivendo Tom Evans e Kate James, genitori di Alfie: i coniugi hanno perso la battaglia legale per non staccare la spina del bambino e già venerdì 23 febbraio 2018 potrebbe essere eseguita la vicenda.
ALFIE EVANS COME CHARLIE GARD
Alfie Evans, bimbo di appena venti mesi, sta lottando con una malattia neurologica degenerativa e molto invalidante che non è stata del tutto diagnosticata. Un giudice dell’Alta Corte di Londra ha autorizzato i medici a staccare i macchinari che tengono in vita Alfie, decisione che va contro il volore dei due genitori del bambino, che hanno proposto negli scorsi giorni di sottoporre il figlio a un trattamento all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Come sottolinea Il Fatto Quotidiano, il giudice Hayden ha dichiarato che il piccolo “ha bisogno di quiete e pace” e che mantenerlo in vita “sarebbe inumano”. Tom Evans e Kate James stanno valutando in queste ore se fare appello contro la decisione emessa dall’Alta Corte: una battaglia che andrà avanti, con la speranza che Alfie riesca a vincere la battaglia che sta combattendo da diversi mesi.