Come ha annunciato la Polizia poche ore fa, rientra oggi in Italia all’aeroporto di Roma Fiumicino il narcos catturato in Olanda ad inizio febbraio dopo tre lunghi anni di latitanza ricercato dalla Polizia Italiana per legami con i clan e le cosche di Torre Annunziata (Napoli). Francesco De Simone, 62enne napoletano, è stato arrestato ad Amsterdam dieci giorni fa grazie alle preziose indagini esperite dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Torre Annunziata e dal supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia Divisione S.I.Re.N.E. (Supplementary Information Request at the National Entry) che ha coordinato il lavoro della Polizia olandese per localizzarlo. Era detto “Quaglia Quaglia” negli ambienti criminali da dove era latitante dal 2015 e già condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti ad oltre 7 anni di reclusione. Come spiega il comunicato della Polizia, «De Simone ha sempre ricoperto il ruolo di `broker della droga´ per i sodalizi criminali di Torre Annunziata, fungendo da tramite per quei carichi che proprio dall’Olanda raggiungevano i porti italiani». Quando scenderà a Fiumicino verrà arrestato immediatamente e portato nella competente Casa Circondariale in attesa di espletare i necessari interrogatori e operazioni dell’autorità giudiziaria di Napoli.
ERA STATO ARRESTATO AD AMSTERDAM
La sua fuga lunga tre anni si era fermata ad Amsterdam dove un buon lavoro condiviso di polizia, carabinieri e Interpol hanno messo fine alla latitanza di “Quaglia Quaglia”: era in compagnia di una 29enne di nazionalità romena nel momento dell’arresto, in possesso di documenti falsi e pare non abbia posto resistenza ai militari che lo hanno prelevata. «Gli investigatori hanno ricostruito che sfuggito alla cattura aveva trascorso la latitanza tra l’Olanda e la Spagna, rientrando sporadicamente in Italia. E’ ritenuto personaggio di spicco nel panorama criminale di Torre Annunziata ove fungeva da broker per l’acquisto di stupefacenti per conto dei sodalizi criminali della provincia di Napoli», raccontava Repubblica il giorno dell’arresto lo scorso 9 febbraio. I procuratori di Napoli avevano spiegato che l’arresto di De Simone rappresentava un duro colpo alle organizzazioni camorriste dedite al traffico di stupefacenti in mezza Europa e si aspettava solo l’estradizione per poter compiere le ultime formalità cautelari: da oggi sarà dunque possibile.