Emergono nuovi dettagli dopo che è diventato di dominio pubblico un nuovo caso di violenza che ha avuto luogo dentro le mura di un istituto scolastico di Giulianova (Teramo) e che, per certi versi, somiglia terribilmente a un altro episodio di cronaca delle ultime ore e svoltosi a Milano, dove due persone si sono accoltellate in strada al culmine di una lite per una ragazza. Stando a quello che si apprende dalle cronache locali, infatti, quanto accaduto presso l’Istituto Cerulli della cittadina abruzzese sarebbe stato causato da vecchie ruggini tra i due minorenni, legate anche a una ragazza contesa. Un 18enne originario di Giulianova, dopo essere stato sgambettato da un suo quasi coetaneo (un 17enne di origini marocchine), ha infatti estratto un coltello a serramanico e colpito alla guancia sinistra il compagno di scuola: per quest’ultimo, trasportato d’urgenza presso l’Ospedale di Teramo e ricoverato nel reparto di Chirurgia maxillo-facciale, si profila ora una prognosi di circa 30 giorni, mentre il suo aggressore è stato accompagnato in caserma e successivamente denunciato. Oltre al preside dell’istituto scolastico, che ha spiegato alla stampa la necessità di convocare quanto prima un consiglio per parlare con gli altri studenti dell’episodio, sono arrivate pure le parole del sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro. Il primo cittadino ha parlato senza mezzi termini di “fatto gravissimo e che deve essere immediatamente censurato”, aggiungendo pure che il punto della questione ora non è “individuare il colore della pelle di aggressore e aggredito” ma di condannare a prescindere questi atti e, soprattutto, cercare di “recuperare il rispetto delle regole”, dal momento che tutto nasce da un “black out tra ragazzi, educatori e famiglie”, ritenute da Mastromauro troppo permissive nei confronti delle sempre più dilaganti condotte violente. (agg. di R. G. Flore)
STUDENTE ACCOLTELLATO AL VOLTO A SCUOLA
È chiaro che ormai siamo in piena “mania” aggressioni a scuola e ogni singolo atto che capita nel nostro Paese viene amplificato da media e agenzie di stampa (come spesso accade con i “casi del mese” che affollano le cronache quotidiane): ma quanto avvenuto a Giulianova è ancora una volta un fatto gravissimo, non tanto negli effetti ma per cosa significa il livello e grado (anzi, degrado) della emergenza educativa presente in molte famiglie e scuole del nostro Paese. Uno sgambetto e una lite conseguente sono bastati questa volta per generare l’aggressione con un coltello serramanico di un 17enne giuliano contro un compagno di classe di origini marocchine (ma residente a Teramo). La lite a scuola nell’Itis di Giulianova ha comportato un minorenne ferito al volto e sfregiato oltre allo choc di tutta la scuola al centro delle cronache nazionali come ennesimo caso dopo le recenti sciagure in Puglia, a Piacenza e in altri luoghi d’Italia. Pare che i due ragazzini non era la prima volta che litigavano ma fino ad ora, al limite, erano arrivati a qualche spintone e diverbi verbali: « Da una prima ricostruzione effettuata grazie alle riprese delle telecamere presenti lungo il corridoio della scuola, il 17enne avrebbe fatto lo sgambetto al 18enne, che avrebbe reagito tirando fuori il coltellino dallo zainetto e colpendo il compagno al volto, rovocandogli una ferita profonda sulla guancia sinistra e la rottura del molare», spiega la cronaca di Repubblica dopo le fonti emerse dalla Polizia di Giulianova.
IL PRESIDE, “PUNIRE MA ANCHE CAPIRE”
I professori e gli altri compagni dei due coinvolti nella lite li hanno separati altrimenti probabilmente le coltellate avrebbero potuto generare ferite maggiori e ben più gravi: ai microfoni della stampa locale ha parlato il preside dell’istituto che, dopo aver lodato il proprio bidello per essere intervenuto tempestivamente a bloccare i due litiganti, ha commentato il grado di disagio preoccupante in molti dei suoi studenti. «Al di là del sanzionare bisogna capire. I Carabinieri stanno svolgendo le indagini Da quanto si dice informalmente pare che i due ragazzi avessero avuto degli screzi fuori dalla scuola. Nulla, invece, mi è mai stato riferito di eventuali problemi dentro la scuola», dice Luigi Valentini, preside dell’Istituto superiore Crocetti-Cerulli di Giulianova, che raggruppa l’istituto alberghiero Crocetti, l’istituto tecnico Cerulli e il professionale Pagliaccetti. Al netto delle indagini in corso per gli inquirenti a decidere la sanzione a scuola da adottare per il 17enne aggressore saranno gli organi di istituto convocati d’urgenza «per parlare di entrambi i ragazzi e capire quale soluzioni adottare».