Dopo un mese di proteste giunge al termine oggi, martedì 20 febbraio 2018, lo sciopero indetto il 20 gennaio scorso dai dipendenti di Poste Italiane. Alla base dell’agtazione la mancata osservanza della regola dell’intervallo, che ha portato per un mese alla sospensione delle prestazioni aggiuntive e straordinarie in ogni settore, nonché allo sciopero delle prestazioni in flessibilità operativa ed aggiuntive nel settore recapito. Ad indire l’agitazione era stata la sigla Cobas Poste Lavoro Privato, dando il via ad uno sciopero di rilevanza nazionale che aveva però registrato alcune eccezioni. Per la Regione Lombardia, infatti, lo sciopero si è concluso il 18 febbraio, mentre ieri è stato l’ultimo giorno di mobilitazione per i dipendenti della Regione Emilia Romagna. Si conclude dunque oggi, martedì 20 febbraio l’azione di dissenso dei lavoratori di Poste nel settore Comunicazioni.



SCIOPERO ENGIE ITALIA

Per uno sciopero che si conclude, quello di Poste Italiane, ce n’è un altro che prosegue anche oggi, martedì 20 febbraio 2018. Il settore interessato è quello dell’elettricità, visto che ad essere coinvolta è la società Engie Italia. A far scaturire le proteste dei lavoratori, anche in questo caso, è stato il mancato rispetto della regola dell’intervallo. Lo sciopero, che ha interessato le prestazioni aggiuntive e straordinarie, va avanti dallo scorso 5 febbraio e proseguirà fino al 25 di questo mese. Da sottolineare la specifica rilevanza per gli impianti di produzione di Rosignano, Leini, Voghera, Marghera, Nera Montoro/Narni, Trapani Salemi, Girifalco, Monte della Difesa, Piano del Cornale, Capracotta, Montecaruti. A proclamare lo stato d’agitazione sono state le sigle sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e Flaei.

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