Era stata annunciata un’intervista a Don Euro da parte della trasmissione Pomeriggio 5 ma il sacerdote Luca Morini alla fine ha deciso di restare barricato dietro il suo muro di silenzi. La giornalista, in collegamento proprio davanti alla casa dove il prete per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio ora abita, ha tentato di mettersi in contatto con il religioso sotto inchiesta. L’intento era quello di raccogliere la sua verità ma nessuno avrebbe aperto alla sua porta, nonostante ci sarebbe in casa una domestica. Quindi l’inviata ha lanciato un appello affinché, se lo desiderasse, possa replicare anche alle parole dei cittadini. “Ho anche chiamato l’avvocato di Don Luca ma lei ha ribadito che Don Luca non parlerà mai con i giornalisti”, ha aggiunto la giornalista. Anche Barbara d’Urso si è detta disponibile a dare a Don Morini la possibilità di replica sebbene lo stesso ad oggi non abbia manifestato alcuna intenzione di parlare con i giornalisti. L’appello è stato rinnovato anche dopo aver ascoltato le testimonianze delle persone della parrocchia che si sono sentite truffate e derubate dal sacerdote. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

SARÀ RINVIATO A GIUDIZIO?

Dopo le testimonianze choc che avrebbero incastrato don Euro – come è stato ribattezzato don Luca Morini, lo stesso sacerdote sarà oggi il protagonista di una intervista rilasciata ai microfoni di Pomeriggio 5. Neri confronti del prete ci sarebbe una maxi indagine che lo riguarderebbe e in merito alla quale è stato chiesto il suo rinvio a giudizio. Dopo il recente servizio realizzato da Le Iene, la trasmissione pomeridiana di Canale 5 farà rivedere l’assalto da parte del programma di Italia 1 e fornirà le ultime novità direttamente dall’esterno della casa dove vive adesso Don Euro. Intanto, come riporta Il Tirreno, sarebbe spuntato di recente anche l’acquisto di una casa a San Giuliano Terme avvenuto nel marzo 2008 ed avvenuto con parte del denaro in suo possesso investendo ben 300mila euro del suo capitale per poi rivenderla 15 giorni dopo a 305 mila euro. Le indagini intanto proseguono e il prossimo 8 marzo si deciderà sul rinvio a giudizio chiesto dalla procura del don Morini oltre che per il vescovo Giovanni Santucci e per Emiliano Colombi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

ALTRI 48 PRETI NELLA BUFERA

Non accennano a spegnersi i riflettori attorno al personaggio controverso di don Luca Morini, ribattezzato “Don Euro” per via di alcuni “vizietti” che lo avrebbero portato a usare in modo illecito i soldi dei fedeli adottando uno stile di vita poco consono all’abito che indossava e spacciandosi per un potente giudice. Serate in ristoranti di lusso, accompagnato da giovani escort gay, spesso si concludevano in alberghi altrettanto lussuosi dove sarebbe stata consumata un’enorme quantità di droga. Il caso, venuto alla ribalta grazie alla testimonianza di un escort, Francesco, è stato nuovamente affrontato nella puntata della scorsa domenica de Le Iene ed in seguito al servizio, come spiega oggi il sito ufficiale della trasmissione di Italia 1, don Euro sarebbe stato temporaneamente sospeso dalla sua diocesi. La vera notizia però, riguarderebbe ora altri 48 sacerdoti finiti al centro della bufera poiché rei di condividere con Morini gli stessi vizietti. Partendo dal servizio di qualche giorno fa de Le Iene, Il Fatto Quotidiano ha rivelato l’esistenza di un dossier che sarebbe stato consegnato nella giornata odierna alla Curia di Napoli su circa una cinquantina di preti del Centro-Sud che utilizzavano chat segrete per sesso a pagamento. Ad aver reso possibile la presenza di questo dossier scottante sarebbero state le testimonianze del medesimo informatore del caso Don Euro, ovvero Francesco, il quale ha deciso di rompere il silenzio attorno alla dilagante ipocrisia di molti sacerdoti dalle doppie vite e dalla doppia personalità che la domenica mattina dicevano messa per poi avere rapporti sessuali a pagamento.

DOPO DON EURO ALTRI 48 PRETI NELLA BUFERA: LE ACCUSE DELL’ESCORT

Telegram, WhatsApp e la celebre Grindr: sono queste le app maggiormente usate fra preti e seminaristi con l’obiettivo di trovare partner gay con i quali frequentare locali omosessuali e consumare rapporti sessuali, spesso e volentieri a pagamento. Il luogo prescelto per questi atti sarebbe stata la stessa canonica. L’escort napoletano Francesco, dopo aver presentato prove sufficienti ad incastrare don Euro, tra cui anche video espliciti e immagini, questa volta ha raccolto oltre 1000 screenshot con i quali avrebbe accusato ben 48 sacerdoti che, proprio seguendo l’esempio di don Luca Morini fingevano di essere dei facoltosi diplomatici promettendo ai giovani escort che contattavano per puri scopi sessuali contratti di lavoro come autisti privati. Il dossier che, secondo il Fatto Quotidiano sarebbe stato consegnato oggi alla Curia di Napoli, facendo così tremare l’intera Chiesa con uno scandalo che si presta ad essere di portata enorme, andrebbe a mostrare un’immagine chiaramente incoerente della Chiesa che, pur predicando pudicizia non avrebbe fatto ad oggi molto per limitare le azioni immorali di alcuni dei suoi ministri.