Si è chiusa in queste ore la vicenda giudiziaria riguardante il compianto Pino Daniele, cantautore italiano amatissimo, e l’ex moglie dello stesso, Dorina Giangrande. Pino passava alla ex, un assegno di mantenimento da 75 mila euro all’anno, che serviva da sostentamento per i due figli, Alessandro e Cristina, i primogeniti del napoletano. Un assegno che la stessa donna aveva già cercato di far aumentare, mentre lo stesso Pino voleva ridurre. Poi il re del blues scomparve improvvisamente il 4 gennaio del 2015, poco più di tre anni fa, ma le richieste della Giangrande non cessarono. Dorina voleva infatti che l’assegno del mantenimento fosse elargito dagli eredi di Daniele, richiesta che però non è stata accolta dalla Cassazione.



COSI’ SI E’ ESPRESSA LA CASSAZIONE

Oggi è infatti arrivata la parola fine a questa lunghissima disputa legale, iniziata ormai diversi anni fa, subito dopo la separazione fra i due. La Corte di Cassazione si è così espressa a riguardo, spiegando: «La morte del coniuge fa cessare il rapporto coniugale ed anche la causa intrapresa per il riconoscimento dell’assegno di divorzio, che non può ricadere sugli eredi». Viene quindi sostenuto che «L’obbligo di contribuire al mantenimento dell’ex coniuge è personalissimo e non trasmissibile, proprio perchè si tratta di una posizione debitoria inscindibilmente legata a uno status personale». L’ex moglie del compianto cantautore non riceverà più alcun assegno di mantenimento: sicuramente un duro colpo per la signora Giangrande, ma nel contempo, la parola fine ad una vicenda riguardante una persona ormai scomparsa, che dovrebbe riposare in pace.

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