Sono inquietanti le coincidenze e le connessioni tra questa storia, accaduta in America, e quella del cosiddetto delitto di Novi Ligure che nel 2001 sconvolse l’Italia. Allora, Erika De Nardo insieme al fidanzato uccise la madre e il fratello mentre il padre non era in casa. Nonostante la figlia avesse massacrato moglie e figlio l’uomo, Francesco De Nardo, non ha mai smesso di cercare di essere vicina alla figlia, anche una volta condannata e messa in carcere. Fortunatamente in Italia non esiste la pena di morte. Due anni dopo, in Texas, tale Bart Whitaker pagò un killer per fargli uccidere tutta la famiglia, ma morirono solo la madre e il fratello minore. Il padre, Kent, rimase ferito. Scopo del massacro era intascare le polizze assicurative dei familiari. Bart è stato condannato a morte per quella strage, ma il padre non lo ha mai abbandonato e soprattutto si è impegnato in una coraggiosa battaglia perché al figlio venga risparmiata la vita: “Non voglio perdere l’ultimo figlio che mi è rimasto” ha detto, nonostante abbia fatto uccidere i suoi affetti più cari e distrutto la sua famiglia. In un articolo pubblicato sul sito di Mondo e missione, l’uomo racconta di averlo perdonato sin da quella orribile notte: «Dio mi è venuto a cercare in ospedale nella notte della sparatoria e mi ha aiutato ad arrivare al miracolo del perdono» ha detto. La eventuale grazia spetta come sempre in questi casi al governatore dello stato che nonostante le numerose suppliche dell’uomo, non si è ancora espresso.



L’esecuzione è prevista per la sera di oggi in America. Kent  Whitaker nei suoi tentativi ha ben espresso l’assurdità, per di più in un paese che si vanta di essere culla della democrazia e della civiltà, della pena di morte: «Nessuno nella mia famiglia vuole vedere Bart ucciso. Se questa cosa succedesse io verrei gettato in un dolore ancora più profondo per mano dello Stato e in nome della giustizia. Il Texas si vanta di essere uno Stato che sta dalla parte dei diritti delle vittime. Dovrebbe valere anche in questo caso in cui la vittima chiede misericordia e non solo vendetta». Difficilmente negli Stati Uniti e soprattutto nel Texas, lo stato che vanta il triste primato delle esecuzioni, i governatori concedono la grazia, ma la speranza è attesa fino a un minuto prima che il condannato venga ucciso. La pena di morte, insieme alla vendita libera di armi anche ai minorenni, sono le due vergogne che tengono il paese legato a un passato e riti che si trovano oggi solo nei più spietati regimi dittatoriali, o in quel mondo islamico che l’America condanna apertamente. Ma la pena di morte è solo squallida vendetta, non è giustizia, per placare per qualche giorno i familiari delle vittime. E’ la totale mancanza di senso della misericordia e quindi di dare al condannato la possibilità di pentirsi e rifarsi una vita anche se condannato all’ergastolo, la negazione del concetto di riscatto. Occhio per occhio, legge del taglione, dove uno stato si arroga il diritto di decidere chi deve morire, che di fronte al coraggio di un uomo come questo padre capace di perdonare il figlio che gli ha strappato moglie e l’altro figlio, con il suo amore e la sua misericordia ha già sconfitto il governatore del Texas comunque vada a finire.

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