A muore nonna Irma, una “giovanotta 93enne” partita nei giorni scorsi alla volta del Kenya, secondo la nipote Elisa è stato quel pizzico di sana incoscienza che, mista alla generosità e all’altruismo hanno fatto dell’arzilla pensionata il suo marchio di fabbrica. Perché Irma non ha voluto sentire ragioni quando quest’anno ha deciso di preparare la sua valigia e fare il biglietto aereo che l’avrebbe portata per tre settimane a vivere a stretto contatto con i bambini di un orfanotrofio locale. Non bastavano più i soli aiuti economici. Nonna Irma questa volta voleva fare di più e lo avrebbe fatto anche da sola, se sua figlia si fosse rifiutata di accompagnarla. A seguire il suo esempio è stata anche Elisa, la nipote, che a Repubblica ha rivelato: “Sono stata a Salonicco e ad Atene, nel 2016 e nel 2017, spero di poterci tornare anche quest’anno”. Pensando invece alla nonna, non è invece certa del suo ritorno in Italia: “forse mia nonna alla fine decide di rimanere in Kenya e non torna più, è tutto possibile, conoscendo il suo gran cuore e la sua energia”, ha chiosato la nipote. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“TRE SETTIMANE IN UN ORFANOTROFIO, UN ESEMPIO PER TUTTI”
A 93 anni compiuti, nonna Irma, un’arzilla pensionata di Noventa Vicentina, ha deciso di preparare la sua valigia rossa e di partire per il Kenya. Il suo sarà un viaggio importante ma non andrà nulla a che vedere con le classiche vacanze. Irma Dallarmellina, infatti, ha deciso di compiere un gesto importante, spinta da un pizzico di incoscienza che da sempre contraddistingue la sua vita ma soprattutto da tanto altruismo: trascorrerà le prossime settimane prestando servizio in un orfanotrofio e dando una mano a chi ne ha bisogno. La sua storia è venuta alla ribalta grazie ad un posto pubblicato su Facebook lo scorso lunedì dalla nipote Elisa Coltro: “Questa è la mia nonna Irma”, ha esordito la giovane, postando due foto della pensionata scattate in aeroporto. Irma è con la sua valigia rossa e l’immancabile bastone, mentre si prepara ad imbarcarsi e volare alla volta del Kenya. “Non in villaggio turistico servita e riverita, ma per andare in un villaggio di bambini, in un orfanotrofio. Ve la mostro perché credo che tutti noi dovremmo conservare sempre un pizzico di incoscienza per vivere e non per sopravvivere. Guardatela.. ma chi la ferma? Io la amo”, aveva aggiunto la nipote, orgogliosa di lei.
NONNA IRMA, LA SUA STORIA
Elisa è stata raggiunta da Repubblica ed al quotidiano ha raccontato qualcosa in più della sua nonna, così forte quanto generosa. Lei, lo ammette, non immaginava che il suo post potesse scatenare tutto questo clamore. Nonna Irma è rimasta vedova all’età di 26 anni, con tre figli da crescere e la perdita di un’altra figlia. “Mia nonna ha sempre amato la vita e non si è mai fermata davanti a niente. Ha dedicato la sua esistenza alla famiglia e ad aiutare chi le stava vicino”, racconta oggi Elisa, che vede in lei un grande esempio. Seguendo le orme della nonna, anche lei da due anni trascorre le ferie aiutando i rifugiati siriani nei campi greci. Poi ha raccontato le imprese di Irma che, dopo aver conosciuto una coppia vicentina che da anni va in Kenya per un mese all’anno per dare una mano all’orfanotrofio realizzato da un missionario anche lui vicentino, ha deciso di unirsi a loro. “Da quando mia nonna li ha conosciuti li aiuta come può, ma quest’anno ha deciso che non bastavano delle offerte, voleva rendersi utile e ha detto a mia madre: ‘Andiamo in Kenya. Anzi, io vado, se mi accompagni sono contenta’”, ha aggiunto la nipote. E così madre e figlia alla fine sono partite insieme. Chissà se nonna Irma deciderà di tornare in Italia o se, conoscendo il suo gran cuore e la sua energia sceglierà di restare in Kenya.