Come ogni Pasqua e tempo di Quaresima che si rispetti, la Fraternità di Comunione e Liberazione ha pensato, redatto e distribuito pubblicamente il “Volantone di Pasqua”: si tratta di un strumento utile per poter condividere appieno il significato centrale del tempo di Resurrezione del Cristo, all’interno del percorso che ogni uomo e donna di fede vive nel seguire la paternità della Chiesa. Quest’anno è stata scelta l’immagine celebre del quadro di Eugene Burnard dal titolo “I discepoli Giovanni e Pietro che corrono al sepolcro il mattino della Resurrezione”: la splendida e iconica immagine conservata tutt’oggi al Museo d’Orsay di Parigi; rappresenta la corsa dei primi discepoli di Gesù verso il Santo Sepolcro rimasto vuoto dopo la vittoria sulla morte del Figlio di Dio. Come novità di quest’anno, il Movimento Ecclesiale fondato dal Servo di Dio Don Luigi Giussani e ora presieduto dal suo successore Don Julian Carron, ha deciso di pubblicare online il “video Volantone” in cui immagini sacre si alternano a momenti della vita di tutti i giorni dell’esperienza del Movimento in tutto il mondo. Come musica di sottofondo è stata scelta l’inno di San Bernardo di Chiaravalle, “Jesu dulcis memoria”: ecco qui sotto il video caricato su YouTube dove è possibile seguire il messaggio della Pasqua attraverso anche immagini e musica, una novità rispetto agli scorsi anni. Resta come sempre anche la possibilità di scaricare il pdf del Volantone di Pasqua semplicemente cliccando a questo indirizzo.

IL MESSAGGIO DI DON LUIGI GIUSSANI

Ecco dunque la frase scelta dal Movimento di Comunione e Liberazione per celebrare la Quaresima e la Pasqua 2018, come sempre tratta dagli scritti del fondatore e Servo di Dio, Don Luigi Giussani: «Dal giorno in cui Pietro e Giovanni corsero al sepolcro vuoto e poi Lo videro risorto e vivo in mezzo a loro, tutto si può cambiare. Da allora e per sempre un uomo può cambiare, può vivere, può rivivere. La presenza di Gesù di Nazareth è come la linfa che dal di dentro – misteriosamente ma certamente – rinverdisce la nostra aridità e rende possibile l’impossibile: quello che a noi non è possibile, non è impossibile a Dio. Così che un’appena accennata umanità nuova, per chi ha l’occhio e il cuore sinceri, si rende visibile attraverso la compagnia di coloro che Lo riconoscono presente, Dio-con-noi. Appena accennata umanità, nuova, come il rinverdirsi della natura amara e arida». (Luigi Giussani)