In Italia c’è un allarme morbillo: non è una cosa da sottovalutare e nemmeno un allarmismo da campagna elettorale. È una questione serissima che il ministero della Salute giustamente pone all’attenzione di tutti: l’occasione è fornita dalla campagna elettorale del ministro Lorenzin (Civica Popolare, coalizione Centrosinistra) questo va ammesso, ma il contenuto dell’allarme lanciato dalla responsabile di Alternativa Popolare è di quelli non sottovalutatili. «A gennaio 2018 si sono registrati in Italia 164 casi di morbillo e due morti, una persona di 41 anni e una di 38, per grave insufficienza respiratoria»: i dati sono stati resi noti nei giorni scorsi dal Ministero della Salute e saranno integrati ancora nelle prossime settimane. Quello che è certo è l’impatto devastante che questa stagione anti-vaccini sta portando in Italia nelle malattie più gravi, proprio come il morbillo: stiamo parlando della nota malattia infettiva causata da un virus molto contagioso, che colpisce spesso i bambini ma non risparmia nessuno. Si trasmette per via respiratoria attraverso tosse e starnuti e attraverso le secrezioni nasali: il virus può rimanere attivo e contagioso nell’aria o sulle superfici infettate anche due ore. L’eruzione cutanea tipica della malattia (che ricordiamo rende immuni per sempre, una volta contratto) può portare a gravi conseguenze (per fortuna non frequenti, ma se diminuisce la protezione generale via vaccino nei prossimi anni non è dato sapere al momento quanto devastante potrebbe diventare) come encefalite e febbri altissime oltre a insufficienze polmonari.



L’ALLARME DEL MINSITRO LORENZIN

In un intervista lasciata quest’oggi a Uno Mattina, il ministro Lorenzin ha ricalcato l’argomento per segnalare la reale pericolosità di una politica e cultura anti-vaccinista: «Purtroppo i dati non sono buoni. Questo ci fa capire come le battaglie per la sicurezza richiedono tempo”, ha aggiunto il ministro della Salute. Non fatevi abbindolare da questi personaggi che stanno cavalcando posizioni antiscientifiche, la vaccinazione resta l’unica arma di difesa». La Lorenzin precisa poi che vaccinarsi è l’unica possibilità per stare bene: «bisogna vaccinare i bambini e mettere in sicurezza gli adulti che non si sono vaccinati quando erano piccoli», spiega poi ancora meglio in una intervista su Grazia, sempre sul tema morbillo e malattie contagiose. «Anch’io, come mamma, sono stata in ansia quando ho vaccinato Lavinia e Francesco, ed è una reazione normalissima, ma non ho mai avuto dubbi che fosse indispensabile. Abbiamo il vaccino contro il papilloma virus, che protegge dal tumore al collo dell’utero, e penso che se scoprissimo quello per il cancro al seno e ai polmoni, faremmo tutti una gran corsa per vaccinarci. Però c’è chi preferisce rischiare di far ammalare di parotite i propri ragazzi mettendone a rischio la fertilità. O di morbillo, rischiando gravi complicanze. Per proteggerci da queste malattie abbiamo vaccini sicuri, ma si è creato un clima di diffidenza, una bolla antiscientifica».

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