Gli occhi erano tutti puntati su Palermo: Forza Nuova da un lato, gli antifascisti dall’altro. La città blindata per i cortei e le manifestazioni: cominciano i militanti antifascisti per protestare contro la presenza di Roberto Fiore, il segretario nazionale dell’organizzazione di estrema destra. Sono state stimate duemila persone in piazza, meno affollata piazza Croci, dove era in programma il comizio di Fiore. L’intervento del leader di Forza Nuova si è tenuto all’hotel Excelsior: i militanti presenti sono circa 200. Sono dovuti intervenire gli agenti per sedare lo scontro tra una sindacalista della Slai Cobas e la Iena Ismaele La Vardera, ex candidato sindaco di Palermo per la Lega accusato di provocare i manifestanti. “Noi non rinneghiamo gli aspetti buoni del fascismo”, ha detto Roberto Fiore, come riportato dal Giornale di Sicilia. “Siamo oggetto di attacchi perché stiamo facendo la rivoluzione”, ha aggiunto. Sul rischio di una deriva violenta del dibattito politico ha spiegato: “Non dipenderà da noi. Noi lo abbiamo dimostrato. Avremmo potuto rispondere all’aggressione dei giorni scorsi in altro modo, invece la disciplina del movimento è stata ferrea”. (agg. di Silvana Palazzo)
GRASSO, “RAZZISTI SONO FASCISTI”. CASAPOUND…
C’era anche Pietro Grasso, presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali, tra i componenti del corteo antifascista di Anpi a Roma. Come riportato dall’Ansa, arrivando alla manifestazione nella Capitale, Grasso ha dichiarato:”Riguardo la messa fuori legge dei gruppi neofascisti si tratta di procedure che devono prendere il ministro degli Interni e gli organi competenti”. Il candidato premier di LeU non si è comunque sottratto dal dare un parere di stampo politico:”Il giudizio politico è che, da parte nostra, tutte le forze razziste vanno considerate fasciste”.
Ma in opposizione a queste parole arrivano le dichiarazioni di Roberto Fiore, il leader di CasaPound che, come riportato da L’Huffington Post, da Bologna tuona:”Nessuno può vietare a chicchessia di svolgere manifestazioni pubbliche e politiche, soprattutto alle forze politiche che si candidano alle elezioni. Quando i comuni o le amministrazioni cercano di mettere in campo dei fogli di carta con cui impediscono o cercano di impedire a Casapound di fare i banchetti, noi faremo sempre ricorso al Tar per dimostrare che abbiamo diritto come tutti di stare in piazza”. Fiore ha ribadito che “il fascismo è una dottrina politico sociale che non è esattamente una dittatura o uno Stato totalitario. Noi non siamo per lo Stato totalitario, non vogliamo sopprimere la democrazia. Ci piace che tutti possano liberamente votare ed esprimersi. Lo Stato che immaginiamo si realizza compiutamente all’interno della Costituzione e della democrazia. Il fascismo non lo rinneghiamo”.
BERLUSCONI:”CHIUDERE CENTRI SOCIALI”
Il corteo voluto dall’Anpi ha unito in piazza la sinistra, dal Pd a Liberi e Uguali, ma per la sicurezza è stata una giornata ad alta tensione. In molte città, da Roma a Palermo, ci sono state manifestazioni, ma a Milano si sono verificati tafferugli, sono stati esplosi petardi e lanciati lacrimogeni. C’è molta attenzione in particolare sul capoluogo siciliano, dove è in programma il comizio di Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova. Il rischio è che la tensione possa sfociare in scontri. “Credo, dopo quello che è successo, che bisognerebbe pensare di fare delle indagini sui singoli centri sociali e pensare di chiuderne qualcuno”, il commento di Silvio Berlusconi agli scontri di Milano. Il leader di Forza Italia ha aggiunto: “Era da tanto tempo che non vedevamo di queste cose, sono tornate ad esserci queste dimostrazioni di piazza dei centri sociali e le vittime sono i nostri ragazzi della polizia e dei carabinieri”. (agg. di Silvana Palazzo)
RENZI: “IMPORTANTE ESSERCI”
Il Pd marca il territorio e prova ad intestarsi la paternità del corteo dell’Anpi, nonostante a Roma sia folta la presenza di esponenti di spicco di Liberi e Uguali. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, come riporta Lapresse, ha motivato così la sua presenza:”C’è bisogno di sicurezza e legalità, i valori costituzionali sono un contributo in questo senso e a me ha fatto piacere essere qui”. Il premier ha elogiato”l’impegno di tante persone venute da tante parti d’Italia”. Gli ha fatto eco Matteo Renzi, giunto alla manifestazione romana con qualche minuto di ritardo rispetto al compagno di partito, sottolineando l’importanza di “essere qui oggi per mandare un messaggio contro la violenza, violenza verbale e tutti i tipi di violenza. Ovviamente è molto importante che sia qui anche Gentiloni, con noi e con tutte le associazioni che lottano contro questo tipo di violenza”. Oltre al corteo Cobas che protesta contro il Jobs Act, nella Capitale dalle 14 ha avuto inizio il corteo statico del movimento No vax contro l’obbligatorietà vaccinale in piazza di Porta San Giovanni: prevista la partecipazione di 10mila persone. (agg. di Dario D’Angelo)
ANPI, “MAI PIU’ FASCISMI, MAI PIU’ RAZZISMI”
“Mai più fascismi, mai più razzismi”: recita così lo striscione che apre il corte Anpi a Roma. Parole che rappresentano tutto lo schieramento di centrosinistra, come si evince dalla presenza in massa di esponenti del Partito Democratico e di Liberi e Uguali. Per il Pd il primo ad arrivare è stato Paolo Gentiloni, mentre pochi minuti fa è arrivato anche Matteo Renzi: tra i due c’è stato un abbraccio significativo soprattutto dal punto di vista politico. Al completo lo schieramento LeU, con Grasso e Boldrini affiancati anche da Nicola Fratoianni e Pierluigi Bersani. Quest’ultimo, come riportato da La Repubblica, ha dichiarato:”Se uno fa il saluto romano e ha quei simboli non può partecipare alle elezioni: bisogna dirlo con chiarezza, chi è fuori dalla Costituzione è fuori”. Sempre a Roma, da piazza Esquilino, è partito il corteo Si.Cobas per l’abolizione del Jobs Act: prevista la partecipazione di 4.500 persone. (agg. di Dario D’Angelo)
ANPI, CORTEO COMPATTA SINISTRA
Roma alla prova dei cortei politici in questo sabato 24 febbraio 2018. A tentare di tenere la situazione sotto controllo saranno 3000 agenti in tenuta antisommossa, chiamati a vigilare su due cortei e tre sit-in, di sinistra e di estrema destra. Il più partecipato, sulla carta, dovrebbe essere quello dell’Associazione Partigiani (Anpi). Il corteo, che si dipanerà da piazza della Repubblica a piazza del Popolo, vedrà sfilare Arci, Acli, Cgil, studenti e associazioni. E sarà quanto meno curioso vedere lo schieramento di centrosinistra nuovamente compatto, almeno per un giorno. In rappresentanza del Pd, infatti, vi sarà il segretario Matteo Renzi e non è escluso che possa salutare Pietro Grasso e Laura Boldrini, presidenti di Senato e Camera, ma soprattutto esponenti di quel Liberi e Uguali che rischia di costare diversi punti percentuali al Partito Democratico nelle elezioni del prossimo 4 marzo. (agg. di Dario D’Angelo)
18 MILITANTI FORZA NUOVA IDENTIFICATI
Sabato ad alta tensione nelle piazze e nelle strade italiane: a 10 giorni dal voto i cortei politici intensificano la loro azione e il rischio che alcuni di questi mettano a soqquadro città importanti come Roma, Palermo e Milano non va sottovalutato. Ne è consapevole il Viminale, che per questo motivo ha fatto sapere che non saranno fatti “sconti a nessuno, le forze di polizia interverranno per fermare l’illegalità in maniera tempestiva”. Non è servito, a quanto pare, il richiamo pressoché unanime ad abbassare i toni in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Nel ricordare le 5 manifestazioni che oggi si terranno a Roma, nella serata di ieri sono stati identificati dalla polizia 18 militanti di Forza Nuova. A bordo di due macchine sono stati rinvenuti bombole spray, pennelli e manifesti con i simboli di Forza Nuova e Lotta studentesca con su scritto «Resisti contro il sistema. Anime ribelli. Non voglio vedere la morte di Roma, Iorio sindaco». Alla periferia della città altri militanti erano stati trovati in auto con bandiere nere e fumogeni. (agg. di Dario D’Angelo)
L’ALLARME DI MUSUMECI
Giornata glaciale in Italia per il freddo, ma molto calda per quanto riguarda il clima politico. Quest’oggi sono infatti previste una serie di manifestazioni nonché dei cortei, di frange opposte, in particolare, dei gruppi di estrema destra e sinistra. Le forze dell’ordine sono in allerta, e il rischio di scontri fra le due frange è decisamente alto. Roma e Milano sono pronte, e attenzione anche a quello che succederà a Palermo. Nel capoluogo siciliano sono infatti previsti due cortei: alle ore 16:00 si terrà una marcia antifascista, mentre in serata, a partire dalle 18:30, è in programma il comizio di Forza Nuova, tra l’altro con la presenza del leader nazionale del partito, Roberto Fiore. Il centro della città sarà quindi blindatissimo fino a sera, con divieti di sosta e di transito in moltissime zone di Palermo. A riguardo ha parlato nella giornata di ieri il governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che ha spiegato: «Sono seriamente preoccupato per il clima di violenza verbale e purtroppo anche fisica che rischia di riportare Palermo è tutta la Sicilia nelle difficoltà che abbiamo vissuto negli della Prima Repubblica». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PREVISTI SCONTRI IN VARIE CITTA’ ITALIANE
Roma e Milano, manifestazioni 24 febbraio 2018: un sabato ricco di tensione nelle principali piazze italiane. Roma e Milano sono le due città che ospitano i principali comizi e cortei di protesta, ma anche nel resto di Italia sono tante le manifestazioni in programma, da Brescia a Palermo. Nella Capitale sarà una giornata frenetica: sono infatti in programma due cortei e tre sit-in, di sinistra e di estrema destra. Il più concitato sarà certamente quello organizzato dall’Anpi, Associazione partigiani, contro razzismo e fascismo, ma in piazza scenderanno anche nelle stesse ore l’estrema sinistra, gli antagonisti, i ‘No Cax’ e Fratelli d’Italia come sottolinea l’Ansa. ‘Mai più fascismi’ è lo slogan del corteo convocato da Anpi: dalle 13 alle 17 sfileranno da Piazza della Repubblica a Piazza del Popolo Arci, Acli, Cgil, sutdenti e associazioni, accompagnati da volti come quelli di Matteo Renzi e di Laura Boldrini. In contemporanea, dalle ore 14, la sfilata da Piazza Esquilino a Piazza Madonna di Loreto dei Cobas antifascista e contro il Jobs Act. Oltre al già citato sit-in degli antagonisti al Cie (Centro identificazione migranti) di Ponte Galeria, in programma il sit-in di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni. Infine, il sit-in antivaccini a San Giovanni.
ROMA E MILANO, MANIFESTAZIONI 24 FEBBRAIO 2018
A Milano in programma un numero minore di manifestazioni, ma l’allerta resta altissima. A Piazza Duomo è prevista infatti da diverse settimane la manifestazione organizzata dalla Lega di Matteo Salvini intitolata ‘Prima gli italiani’. Nelle stesse ore però in programma anche comizi di antagonisti e di CasaPound. A proposito di Casapound, il leader Simone Di Stefano sarà protagonista a Bologna e sono previsti momenti caldi. Roma, Milano ma non solo, come dicevamo: a Brescia è stato annunciato un sit-in antifascista, dove è stato dato alle fiamme un centro sociale, mentre a Palermo arriverà Roberto Fiore, leader di Forza Nuova. Martedì sera nel capoluogo siciliano è stato pestato il capo locale del partito da esponenti antifascisti. Già annunciata l’opposizione di centi sociali e Potere al Popolo, partito di estrema sinistra. In tutta Italia previste grandi misure preventive. A Roma due cerchi concentrici di controllo secondo Repubblica: il primo ai caselli autostradali e lungo le principali vie consolari romane, il secondo nelle varie aree di concentramento, dove saranno utilizzati anche dei metal detector portatili.