Le poche notizie riguardo la vita di San Cesario di Nazianzo sono state dedotte principalmente dal grande elogio funebre documentato, che di lui fece il fratello Gregorio alla prematura morte del Santo. Cesario nacque nel 330 a Nazianzo da una famiglia assai numerosa e dalla incrollabile fede in Dio, tanto è vero che sia la madre Monna, il padre Gregorio e il fratello vissero tutti seguendo i dettami e i principi insegnati dal Cristo e sono oggi venerati tutti come santi. Nonostante il padre non fosse benestante, riuscì tra molti sacrifici a permettere ai due figli di fare ognuno il proprio percorso di studi: il fratello Gregorio si dedicò brillantemente agli studi di teologia che lo portarono a ricoprire poi la carica di vescovo, mentre Cesario intraprese un percorso di studi più scientifico basato principalmente sull’astronomia, sulla geometria e, soprattutto, sulla medicina. Gli studi portarono Cesario prima a Cesarea in Cappadocia e poi nella colta Alessandria d’Egitto, fino al ritorno in patria dove cominciò ad esercitare in modo egregio la professione di medico: le sue capacità di guarigione divennero sempre più note tanto che lo stesso imperatore Costanzo II, avendo tanta fiducia nelle abilità di Cesario, lo invitò a recarsi a Costantinopoli dove egli diventerà così un autorevolissimo medico di corte.
Anche Giuliano l’Apostata confermò la sua carica nonostante l’avversione di Cesario, che fino a quel momento era un catecumeno, al paganesimo e al tentativo dell’imperatore di restaurare quella religione romana ormai in decadenza per via del dilagare del cristianesimo. La svolta decisiva alla vita di Cesario vi fu quando fu nominato questore della Bitinia: nel 368 un terribile e devastante terremoto portò morte e distruzione ma Cesario ne uscì miracolosamente illeso. Da questo momento in poi una crisi spirituale travolse Cesario che dunque decise di abbandonare ogni sorta di incarico pubblico per dedicarsi totalmente a Dio, attraverso la preghiera e la penitenza al fine di purificare la propria anima. Ricevette dunque il battesimo e fino alla malattia che lo portò alla morte nel 369, Cesario visse penitente. Il Martirologio Romano fissa la celebrazione del santo il 25 febbraio, mentre i greci ortodossi festeggiano il 9 marzo: proprio in Grecia il santo è grandemente ricordato in quanto in questa terra passò la maggior parte della sua esistenza. Fu il fratello Gregorio, nel corso della commemorazione del defunto, a fare una toccante orazione funebre grazie alla quale, come precedentemente detto, siamo a conoscenza di episodi della vita del santo.
GLI ALTRI SANTI FESTEGGIATI OGGI
Il 25 febbraio sono celebrati anche la Badessa di Heidenheim Santa Valburga (Valpurga), il martire e vescovo San Nestore di Magydos, il martire San Turibio Romo Gonzalez, la badessa Sant’ Aldetrude, il vescovo e martire San Luigi Versiglia, il vescovo Sant’ Eustasio di Aosta, il martire San Lorenzo Bai Xiaoman, San Gerlando di Agrigento vescovo, San Callisto Caravario, l’abate Sant’ Adelelmo di Engelberg, Beata Cecilia, Beato Domenico Lentini, Beato Avertano di Lucca, Beato Didaco Yuki Ryosetsu, Beata Maria Adeodata Pisani, Beato Ciriaco Maria Sancha y Hervas, Beata Maria Ludovica (Antonina) De Angelis, Beato Sebastiano dell’Apparizione, Beata Regina Maria (Mariam) Vattalil e Beato Roberto d’Arbrissel.