Non accenna a placarsi lo sciame sismico attualmente in atto in provincia di Udine, dopo la forte scossa di magnitudo 3.8 che si è registrata alle 9:16 di questa mattina. Da allora, sono state sei le scosse tutte compresa tra magnitudo 2.4 e 3.6 che si sono registrate per l’intera giornata, fino all’ultima di questa sera quando, alle 18.40 la terra è tornata a tremare, dopo una precedente scossa di magnitudo 2.4 registrata poco prima alle 18.19. L’ultima è di grado 3 della scala Richter ed ha nuovamente fatto rigettare nel panico l’intera popolazione in provincia di Udine. L’ipocentro è avvenuto a circa 5 km di profondità nelle seguenti coordinate: 46.38 di latitudine e 12.62 di longitudine. La scossa è stata registrata a 4 km a Ovest di Forni di Sotto ed a 6 km da Forni di Sopra, comuni entrambi rientranti nella cosiddetta “zona rossa”. Il terremoto è stato localizzato a 47 km a Nord di Pordenone e 59 km a Nord Ovest di Udine, mentre gli altri comuni coinvolti sono stati i seguenti: Sauris (UD), Ampezzo (UD), Claut (PN), Tramonti di Sopra (PN), Socchieve (UD), Lorenzago di Cadore (BL), Tramonti di Sotto (PN), Cimolais (PN), Vigo di Cadore (BL), Lozzo di Cadore (BL), Domegge di Cadore (BL), Preone (UD), Pieve di Cadore (BL), Andreis (PN) e Calalzo di Cadore (BL). (Aggiornamento di Emanuela Longo)



SECONDA SCOSSA PIÙ FORT DI M 3.6

È ormai uno sciame sismico in piena regola quello in corso nella Carnia in Friuli: a Udine e provincia è ormai 12 ore che le scosse di terremoto, seppur di non altissima intensità, si fanno avvertire. Alle ore 16.53 è però andata in scena la seconda scossa più alta di giornata dopo la prima avvenuta stamani di grado M 3.8: secondo i dati INGV il sisma di qualche istante fa è stato misurato in grado M 3.6 sulla scala Richter. Ipocentro avvenuto a circa 6 km di profondità sotto il livello del terreno, con epicentro invece vicino ai comuni di Forni di Sotto, Forni di Sopra, Claut, Sauris, Ampezzo, Tramonti di Sopra, Cimolais, Lozzo di Cadore, Pieve di Cadore, Calalzo di Cadore, Perarolo di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Andreis. La terra continua a tremare anche se non vi sono per fortuna danni significativi da segnalare, solo una crescente dose di panico generalizzato tra social e web per i cittadini della Carnia che ogni in sostanza da questa mattina avverte vibrazioni e piccole scosse sismiche in tutta l’area friulana. 



NUOVA SCOSSA M 2.9

La scossa di terremoto di Forni in Carnia è stata di nuovo seguita da ulteriori sismi di assestamento sempre nello stesso epicentro con le medesime modalità: per fortuna l’intensità della magnitudo è stata inferiore e non vi sono ancora danni da segnalare. Il Bellunese e l’Udinese vengono però di nuovo sottoposti a vibrazioni del terreno sottostante, con i dati INGV che mostrano una duplice nuova scossa di terremoto con grado M 2.9 e 2.6 sulla scala Richter. Come riporta Il Piccolo, «tutte le scosse sono state avvertite distintamente a Udine, dove non si segnalano però momenti di panico. Accertamenti sono in corso nell’area più vicina all’epicentro da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Tolmezzo». I comuni coinvolti vicini all’epicentro restano Forni di Sotto, Forni di Sopra, Sauris, Claut, Ampezzo, Tramonti di Sopra, Socchieve, Vigo di Cadore, Domegge di Cadore, Lozzo di Cadore, Pieve di Cadore, Andreis, Perarolo di Cadore, Frisanco. 



LA TERRA TREMA A CARNIA

La Carnia ha tremato ancora e a Forni le scosse di terremoto si fanno lievi – dopo la maxi iniziale di M 3.8 – ma comunque continue secondo i dati emersi dall’INGV: l’epicentro rimane quello e l’intensità per fortuna diminuisce con le scosse di assestamento che intercorrono nella restante parte della mattinata. Non ci sono danni, confermiamo, dopo il forte sisma di quest’oggi avvertito sia a Udine che a Belluno: la scossa è stata poi avvertita anche a Sappada e nel Pordenonese, in tutta la zona del Parco delle Dolomiti friulane e in alcuni centri del Veneto come appunto il Bellunese. Sono giunte poi varie altre segnalazioni dai social in tutto il Friuli Venezia Giulia fino alle località di Borca e Castelvallazzo: «l’abbiamo avvertita distintamente», riporta il Gazzettino nel suo flash dedicato al terremoto della Carnia. 

SISMA M 3.8 A UDINE

La scossa di terremoto avvenuta questa mattina in Friuli è stata nettamente avvertita a Udine ma anche a Belluno e in tutta la doppia provincia tra le aree friulane e venete: una forte scossa in una terra dal passato sismico che ogni volta teme una nuova catastrofe. Per fortuna non è successo nulla, tranne il boato per il sisma di grado M 3.8 avvenuto alle ore 9.16 di questa mattina: la scossa è stata avvertita chiaramente in tutto il Cadiore ma anche a Cortina, nell’Agordino, in Alpago e anche nel capoluogo. Non ci sono al momento segnalazioni né alla Protezione Civile e nemmeno ai Vigili del Fuoco: per fortuna, dato il grado comunque non basso del terremoto friulano avvertito in prima battuta a Forni di Sopra (l’epicentro sismico). I social si sono riempiti nel giro di pochi minuti di paure, timori e avvertimenti di alcune case con lampadari dondolanti e vibrazioni nettamente sentite appena dopo le ore 9. Ripetiamo nessun danno è avvenuto realmente e qui sotto proviamo a fare il riassunto del terremoto di Udine con i dati appena giunti dall’INGV.

I DATI INGV

Il sisma friulano delle ore 9.16 ha avuto come ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a circa 2 km sotto il livello del terreno: per questo le vibrazioni del territorio sono state molto forti per un livello davvero superficiale del sisma di magnitudo 3.8 sulla scala Richter. Sul fronte dell’epicentro invece, i comuni toccati – anche se ricordiamo senza danni registrati a cose, persone, strutture o strade – sono stati Forni di Sopra, Forni di Sotto, Sauris, Lorenzago di Cadore, Claut, Vigo di Cadore, Lozzo di Cadore, Domegge di Cadore, Ampezzo, Cimolais, Pieve di Cadore, Calalo di Cadore, Tramonti di Sopra, Socchieve, Perarolo di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Tramonti di Sotto, Alle ore 9.47 vi è stata una sola scossa di assestamento nello stesso territorio del primo terremoto, ma questa volta con grado di magnitudo nettamente inferiore pari al 2.4 sulla scala Richter.