Nella serata di domenica scorsa, Massimo Moratti, fratello di Gian Marco, è intervenuto in occasione di una cena organizzata presso l’agriturismo “Corte Montini” per il quindicesimo anno del club, parlando del libro scritto da Italo Cucci, “Album di famiglia”, che parla proprio della famiglia Moratti e di quanto l’Inter abbia significato, anche per una figura più schiva come il fratello maggiore Gian Marco, scomparso appena poche ore dopo. Queste le dichiarazioni di Massimo Moratti raccolte da La Provincia Pavese: “L’Inter? Continuo a seguirla. Il libro è stata un’idea di Cucci, che poi ha avuto la cortesia di avvisarmi prima che andasse in stampa e farmelo vedere. E’ un libro molto ben fatto, con delle bellissime immagini, che racconta la storia della mia famiglia. Io e mio padre ci siamo trovati a guidare la società in periodi diversi, ma entrambi abbiamo avuto la fortuna di aver conseguito importanti successi”. Una storia di cui anche Gian Marco ha fatto parte, con i ricordi del mondo interista che si sono moltiplicati nelle ultime ore. (agg. di Fabio Belli)
IL RICORDO DI IVAN ZAMORANO
La morte di Gian Marco Moratti ha di sicuro scosso la famiglia che da anni è la più rappresentativa se si parla di Inter. Sono moltissimi i messaggi arrivati alla società da parte di personaggi che negli anni hanno fatto parte di questa grande famiglia. Tra questi Ivan Zamorano attaccante cileno che giocò diverse stagioni importanti in nerazzurro e che qualcuno ricorda anche per quel più messo tra l’uno e l’otto dietro alla sua maglia quando il nove fu assegnato a un certo Luis Nazario de Lima Ronaldo. Zamorano su Twitter ha voluto scrivere: “Forza a tutta la famiglia Moratti per la scomparsa di un grande uomo e interista come Gian Marco Moratti, riposa in pace“. Ivan Zamorano era arrivato all’Inter dal Real Madrid nell’estate del 1996, collezionando a Milano oltre quattro stagioni in cui ha segnato 26 reti e collezionato 101 gettoni in Serie A. (agg. di Matteo Fantozzi)
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IL CORDOGLIO DELLA SARAS
Al cordoglio generale alla famiglia Moratti per la scomparsa di Gian Marco, fratello di Massimo, si è aggiunta nelle ultime ore anche la stessa Saras, la società per azioni operante nel settore petrolifero e che era presieduta proprio dall’81enne imprenditore scomparso nella giornata di oggi. In un breve comunicato si legge che “Saras ha appreso con dolore della scomparsa del presidente del cda” e si rivolge il commosso affetto degli altri amministratori alla moglie Letizia e al resto della famiglia. “A lui (Gian Marco, NdR), va l’eterna gratitudine di coloro che hanno avuto il privilegio di collaborare alla costruzione di una realtà importante” e che ha anche “segnato la storia imprenditoriale del Paese”: nella nota diffusa a beneficio della stampa si ricorda pure, a margine, come Gian Marco Moratti ha avuto il merito di far sviluppare il gruppo, portandolo a essere uno dei principali operatori europei del settore. A tal proposito, alle condoglianze si è unito anche Michele Marsiglia, presidente della FederPetroli, che ha parlato del numero uno della Saras come di un vero “petroliere”, ma pure “un uomo di immensa disponibilità e un industriale di notevole statura dal punto di vista culturale e morale” (agg. di R. G. Flore)
GIAN MARCO MORATTI, IL “GIALLO” SUI FUNERALI
Un piccolo giallo gira sul fronte funerali del compianto petroliere Gian Marco Moratti: l’Ansa ha scritto questo inizio pomeriggio che i funerali del fratello dell’ex presidente Inter si terranno nella sua Milano, alle ore 11 nella Chiesa di San Carlo al Corso in Piazza San Carlo a Milano. Viene riportato anche nel comunicato diffuso dall’Inter, «partecipiamo con commozione al dolore per la scomparsa del fratello maggiore di Massimo Moratti. Gian Marco Moratti era il presidente di Saras S.p.A. ed era stato un dirigente dell’Inter. ”La proprietà e il club tutto, insieme ai tifosi nerazzurri – si legge ancora – si stringono intorno alla famiglia Moratti in questo momento di profonda commozione». Di contro però, la Comunità di San Patrignano di cui Gian Marco Moratti era uno dei trincali sostenitori e benefattori, nel comunicato in cui viene salutato il loro “fratello” annunciano di un altra cerimonia funebre.
«Se n’è andato un padre. La grande famiglia di San Patrignano piange la scomparsa di Gian Marco Moratti, avvenuta nelle prime ore di lunedì 26 febbraio. Una presenza costante, riservata ma sempre rassicurante, che infondeva coraggio e forza alle migliaia di ragazze e ragazzi della comunità. La comunità in cui aveva creduto fin dall’inizio, per cui aveva lottato, gioito e sofferto. La cerimonia funebre si terrà domani, martedì 27 febbraio alle ore 17.00 nell’auditorium di San Patrignano. Per volontà di Gian Marco la sepoltura avverrà nel cimitero di San Patrignano». Il “giallo” creato potrebbe essere semplicemente risolto col fatto che i funerali veri e propri si terranno a Milano, con la sepoltura a San Patrignano; ma già domani comunque si terrà una cerimonia “a suffragio” per tutta la comunità che intende salutare e ringraziare la memoria del “capitano coraggioso” Gian Marco. (agg. di Niccolò Magnani)
JAVIER ZANETTI, “VICINI ALLA FAMIGLIA MORATTI”
Addirittura il Milan ha scritto un messaggio di cordoglio per la morte di Gian Marco Moratti, stringendosi accanto ai “cugini” neroazzurri intristiti per la perdita del loto socio nel Cda e ovviamente fratello dello storico presidente Massimo (nonché figlio dell’ancora più vincenti Angelo Moratti, ndr). «Alla famiglia Moratti vanno le più sentite condoglianze di tutto il Milan, per la scomparsa di Gian Marco Moratti», si legge nel breve Tweet dell’Ac Milan. Rimanendo sul fronte sportivo, il grande capitano della gloriosa inter del Triplete, Javier Zanetti, ha scelto Instagram per mettere una bellissima foto con papà Angelo e i figli Massimo e Gian Marco mentre esultano allo stadio per un gol dell’Inter passata. Commento breve sotto, «sono vicino a tutta la famiglia Moratti per la scomparsa del caro e amato Gian Marco». Scendendo invece sul piano della politica e dell’imprenditoria, Moratti è stato uno dei petrolieri più conosciuti e stimati di tutta Italia: per questo e per la sua amicizia trentennale, il candidato alla Regione Lazio Stefano Parisi ha deciso di ricordare così l’amico Gian Marco, «30 anni di ricordi e di momenti di vita pubblica e privata mi legano a Gian Marco Moratti e alla sua famiglia. Un grande imprenditore intelligente ed originale nel suo ruolo pubblico in Confindustria e a Milano. Generoso verso gli altri. Ci mancherà, molto». (agg. di Niccolò Magnani)
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IL SUO RUOLO NELL’INTER
In molti hanno ricordato la morte di Gian Marco Moratti che è scomparso nella giornata di oggi. Questi ha avuto un ruolo anche nell’Inter come tutti i suoi famigliari. Era il socio più anziano della società e aveva ricevuto le sue prime azioni dal padre Angelo addirittura nel lontano 1948. Fino a due anni fa risultava ancora attivo nel club, socio di minoranza con circa 400 quote che corrispondono allo 0.0026% della squadra. Ovviamente non ha mai avuto potere decisionale all’interno della società, ma è comunque rimasto un’istituzione a cui moltissimi hanno dimostrato negli anni affetto e stima. Sono infatti arrivati sui social network i primi messaggi sia da persone note che da tifosi comuni nel rispetto di una famiglia come quella Moratti che ha ragalato solo soddisfazioni a questa splendida società. Probabile che anche la società decida di dedicare uno spazio a questo professionista. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL PETRIOLERE MILANESE
Era ricordato come “il petroliere italiano”, ma era prima di tutto il grande petroliere di Milano: una città intera oggi ricorda il compianto Gian Marco Moratti, non solo fratello dell’ex presidente dell’Inter ma anche marito dell’ex sindaco Letizia, oltre che erede industriale ed economico del grande padre Angelo. È il sindaco di Milano a ricordarlo per primo nella lunga giornata di condoglianze e ricordi tutti rivolti alla famiglia Moratti: «Un grande milanese: imprenditore capace e attento ai bisogni delle persone fragili. La nostra città e la comunità di San Patrignano perdono un riferimento solido. Il mio sincero cordoglio a tutta la famiglia e in particolare a Letizia», scrive su Facebook il sindaco Beppe Sala. Un grande milanese anche se nato a Genova, con la sua Saras ha innovato l’Italia e dato da lavorare a molti dipendenti: il ricordo verso una delle figure più schive e nonostante questo più amate della borghesia milanese si profila in queste ore sui social e sui quotidiani milanesi, il Corriere della Sera su tutti visto che Gian Marco ha fatto per anni parte del prestigioso Consiglio di Amministrazione. (agg. di Niccolò Magnani)
È MORTO IL PRESIDENTE DELLA SARAS
E’ morto all’età di 81 anni Gian Marco Moratti, fratello dell’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, nonché nome di punta dell’imprenditoria italiana negli ultimi 30 anni e presidente della Saras. A darne la notizia è stato oggi il quotidiano Corriere.it che rivela come il petroliere italiano fosse da tempo malato. Gian Marco Moratti ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’università di Catania. La sua è stata una carriera ricca di impegni in quanto ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Unione petrolifera, ha fatto parte del consiglio d’amministrazione del Corriere della Sera, della Bnl, dell’Inter, oltre ad essere stato anche presidente di Norman Kraig & Kummel Italiana. Negli anni ha fatto parte anche si svariati comitati come quello ministeriale per l’industria e l’ambiente e quello di coordinamento contro l’abuso di droghe. A tal proposito, insieme alla moglie Letizia Moratti, sindaco di Milano, Gian Marco ha portato avanti il suo grande sostegno alla comunità di San Patrignano. Il suo è stato indubbiamente uno dei nomi più importanti della borghesia industriale milanese ancor prima che italiana. Proprio all’Inter era legato, così come l’intera famiglia, tanto da rappresentare il socio più anziano della squadra nerazzurra, avendo ricevuto le prime azioni dal padre Angelo nel 1948.
GIAN MARCO MORATTI, LA SARAS E L’INTER
Chiamato dal resto della famiglia Moratti con l’appellativo di “petroliere”, dal 1966 era a capo della Saras, la celebre raffineria sarda inaugurata da Giulio Andreotti e quotata in borsa (solo nell’ultimo anno con il +12%). Il sito Sarroch, sempre in Sardegna, rappresenta uno dei maggiori centri di raffinazione del petrolio dell’intera Europa. Recentemente, in seguito alla svolta sulle energie alternative, il gruppo di Moratti aveva aperto la strada a una nuova fase. Sebbene gli altri fratelli avessero ceduto le proprie quote personali, Gian Marco aveva deciso di restare a capo della presidenza. Considerato da sempre riservato (a differenza del fratello Massimo) ed elegante, Gian Marco era il simbolo dell’imprenditoria italiana di successo. Dal punto di vista privato era padre di quattro figli: Angelo, che prese il nome del papà scomparso nel 1981, Francesca avuta con Lina Sotis e poi Gilda e Gabriele, da seconde nozze.