La media è di trenta messaggi al giorno, quindi 12mila in un anno. Tutti minacciosi e pieni di insulti. Sono rivolti a Ljuba Lombardi, la donna che lo ha lasciato dopo essere stata picchiata da lui. La 37enne fiorentina ha lanciato un appello disperato attraverso Le Iene, perché nonostante 17 denunce per stalking non è cambiato nulla. Il video-appello di due minuti e pezzo è sufficiente per far inorridire di fronte alla violenza che la donna ha dovuto subire dal suo ex e per la volgarità dei messaggi che le rivolge. Ljuba ha due figlie, avute da una relazione precedente, entrambe finite nel mirino dello stalker, in particolare la maggiore. Tormentate da telefonate e messaggi a ogni ora della notte da quasi due anni, sono ancora vittime di questo incubo. Le prove ci sono, le denunce pure, ma gli inquirenti continuano a ripetere a Ljuba che l’uomo deve essere colto in “flagranza di reato”. E allora è costretta a restare in attesa mentre dal resto d’Italia arrivano notizie di donne uccise o aggredite da uomini già denunciati. (agg. di Silvana Palazzo)
LJUBA LOMBARDI VITTIMA DI STALKING: APPELLO A LE IENE
La trasmissione Le Iene torna ad occuparsi ancora una volta di donne vittime di violenza, nella speranza che, almeno questa volta, possano non esserci morti innocenti. Al programma di Italia 1 ha chiesto aiuto una donna, Ljuba Lombardi, la quale in un solo anno ha raccontato di aver ricevuto circa 12 mila messaggi di minacce, insulti ed offese da parte del suo ex compagno divenuto ormai il suo stalker. L’uomo, inoltre, le avrebbe addirittura hackerato il cellulare facendo in modo che ogni volta che la chiama per tormentarla sul display compaiano nomi comuni che Ljuba ha registrato in rubrica come ad esempio “Mamma”. La donna, ormai esasperata e spaventata, ha raccontato a Le Iene: “Io rispondo ma dall’altro capo della linea c’è lui, che tra l’altro, sempre più spesso, si piazza pure sotto casa mia”. Ora lei ha paura per la sua intera famiglia, ovvero per la madre e le due figlie di 13 e 5 anni.
“Ho terrore nei confronti miei e della mia famiglia”, ha spiegato la donna vittima di stalking in un video che Le Iene ha deciso di pubblicare sul proprio sito ufficiale. “Attraverso la giustizia mi sono appellata per un provvedimento, per liberare me e mia figlia maggiore che riceve esattamente gli stessi messaggi perché questo possa essere d’aiuto per tutte le altre donne”, ha aggiunto nel suo appello disperato. Ad aiutare la 37enne nella sua battaglia contro l’ex compagno c’è anche il padre delle sue due bambine, con il quale fortunatamente è rimasta in ottimi rapporti. Il suo stalker lo conobbe nel 2014 tramite Facebook grazie alla loro passione comune per le arti marziali. Un anno dopo ebbe inizio la loro relazione, seppur a distanza, che li portò quindi a vedersi solo nei fine settimana. Le cose però, ben presto iniziarono ad andare male.
L’INIZIO DELLE VIOLENZE E LE MINACCE CONTINUE
Come spesso accade, la relazione tra Ljuba e l’uomo iniziò ad essere caratterizzata da una gelosia morbosa. “Anche uscire per fare la spesa, secondo lui, era un’ottima occasione per abbordare o essere abbordata”, ha raccontato la donna a Le Iene. La 37enne, inoltre, non tollerava che lui facesse uso di farmaci e doping per il body building. Nel frattempo, lei fu costretta ad affrontare l’ennesima operazione di ricostruzione di una gamba dopo aver avuto nel 2001 un grave incidente. “Dovevo stare dieci giorni a letto e muovermi al massimo con le stampelle. Andai a stare un po’ da lui, era l’aprile del 2016. Una sera, durante una lite furibonda sempre nata dalla gelosia, mi ha colpito con tre pugni in faccia”: quello fu il primo atto di violenza subito dall’uomo, dopo il quale la storia per Ljuba era ormai da considerarsi chiusa. Una decisione che non fu affatto condivisa dall’uomo e che da allora diede il via alla sua persecuzione. “Dal febbraio 2017 ha perso ogni freno. I messaggi sono arrivati ad almeno 30 al giorno. Appena può viene sotto casa, gridando insulti volgarissimi e minacce, non solo contro di me ma anche contro Maja e mia madre”, ha raccontato la 37enne. Dopo la morte della nonna lui si sarebbe accanito ancora di più contro di lei augurandole la stessa fine.
Finora Ljuba ha presentato ai carabinieri ben 17 denunce alle quali ha allegato 4 Cd contenenti gli ultimi 2700 messaggi ricevuti ma le forze dell’ordine non hanno potuto far nulla in quanto devono prenderlo in flagranza di reato. Dunque, fino ad oggi non esiste alcun provvedimento a suo carico. Intanto, l’avvocato della donna ha scoperto che il suo persecutore ha anche dei precedenti per lo stesso reato di stalking a scapito di un’altra sua ex: “E’ una lotta per lei ma anche per tutte le donne che vivono questo incubo e che magari non hanno ancora trovato forza e voce per gridare la propria sofferenza”, ha spiegato il legale. Oggi, l’unica possibilità di Ljuba è quella di appellarsi nuovamente agli inquirenti lanciando tramite Le Iene l’ennesimo appello disperato: “Ogni giorno è un incubo. Ho paura per le mie figlie, per mia madre, per me. Stiamo parlando di un uomo ossessivo, che minaccia, che fa body building e ha pure una collezione di armi in casa. Mi ha già avvertito: ‘L’unico modo per farmi smettere è la morte’. Vi prego, aiutatemi”.