Innocent Oseghale, l’uomo accusato dell’omicidio di Pamela Mastropietro, un anno fa era stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile di Macerata nel centro della città per aver spacciato marijuana a un minorenne. Il retroscena è stato svelato da Il Tempo, secondo cui il magistrato lo rimise subito in libertà per poi condannarlo cinque mesi dopo a 4 mesi di reclusione, con pena sospesa. Il 3 febbraio dell’anno scorso si trovava ai giardini Diaz: alla vista dei poliziotti, che lo avevano sorpreso mentre cedeva una dose a uno studente minorenne, gettò per terra i 5 grammi di marijuana che aveva. Da lì la perquisizione nell’appartamento dell’extracomunitario e il ritrovamento di altri 20 grammi di marijuana. Questo bastò per finire agli arresti domiciliare con l’accusa di spaccio di stupefacenti aggravata dalla cessione a un minore. Il giorno dopo il pm Francesca D’Arienzo chiese la convalida dell’arresto e l’obbligo di firma. Il giudice del Tribunale monocratico Enrico Pannaggi lo rimise in libertà, dopo averne convalidato l’arresto, perché l’imputato era incensurato. (agg. di Silvana Palazzo)



LO ZIO DI PAMELA MASTROPIETRO: “NON CONOSCEVA LUCA TRAINI”

Tra Luca Traini, l’autore della sparatoria di Macerata arrestato dai carabinieri, e Pamela Mastropietro non c’è alcun legame. Ne è convinto lo zio della 18enne uccisa, fatta a pezzi e rinchiusa in valigia dal nigeriano Innocent Oseghale, Marco Valerio Verni, che in qualità di avvocato rappresenta la famiglia della vittima. Il legale, come riporta Il Gazzettino, ha dichiarato:”Pamela non conosceva Luca Traini, non aveva mai avuto nessun rapporto di nessun tipo con lui. Era impossibile per lei avere rapporti con gente esterna alla struttura dove si trovava in cura dall’ottobre scorso e in ogni caso la madre e i familiari non hanno mai sentito nominare questo Luca Traini”. Dunque non sarebbe la Mastropietro la ragazza tossicodipendente di cui lo sparatore aveva confessato di essersi innamorato come invece si era ipotizzato in un primo momento. (agg. di Dario D’Angelo)



INNOCENT OSEGHALE RESTA IN CARCERE

Innocent Oseghale resta in carcere: il gip del tribunale di Macerata Giovanni Manzoni ha convalidato l’arresto del nigeriano. Per la morte di Pamela Mastropietro il 29enne è accusato di omicidio volontario, occultamento e vilipendio di cadavere. Il nigeriano, che nell’interrogatorio di questa mattina ha fatto scena muta davanti ai magistrati, era già da due giorni detenuto nel carcere di Montacuto, ad Ancona. Ora il gip di Macerata, come riportato da La Stampa, ne ha disposto la custodia cautelare. Intanto i carabinieri di Macerata, coordinati dal pm Stefania Ciccioli, ritengono che Innocent Oseghale abbia smembrato il corpo della 18enne dentro l’appartamento, forse usando grossi coltelli da cucina, tra cui una piccola mannaia, che i Ris hanno sequestrato. L’autopsia non ha chiarito le cause della morte di Pamela Mastropietro, che potrebbero però cambiare radicalmente il quadro accusatorio. (agg. di Silvana Palazzo)



INNOCENT OSEGHALE FA SCENA MUTA

Continua a tenere banco il delitto di Pamela Mastropietro, la 18enne di Macerata che dopo essere fuggita da una comunità terapeutica dove si trovava in cura per uscire dalla dipendenza dell’eroina, è stata uccisa e fatta a pezzi dal nigeriano Innocent Oseghale. Proprio l’africano – secondo gli inquirenti – avrebbe usufruito di almeno un complice per smembrare il corpo della giovane. Stando a quanto riferisce Il Messaggero, infatti, la ragazza sarebbe stata smembrata in 20 pezzi. Ma è soprattutto l’asportazione e la pulizia del pube della povera Pamela a destare sconcerto: Innocent si sarebbe infatti recato insieme ad un connazionale in un negozio di prodotti per la casa per acquistare della candeggina, utile con ogni probabilità a cancellare le tracce di uno stupro. Intanto oggi alle 10 è iniziata l’udienza di convalida del fermo al Tribunale di Macerata.

GLI SPARI A MACERATA

Come riportato da Il Corriere della Sera, per il momento davanti al pm Stefania Ciccioli, Innocent Oseghale ha deciso di fare scena muta, rifiutandosi di rispondere alle domande sul delitto di Pamela Mastropietro. Ma in questi minuti c’è molta preoccupazione per quanto sta accadendo a Macerata, dove sette persone sono rimaste ferite nell’ambito di diverse sparatorie che potrebbero essere legate all’omicidio della giovane (clicca qui per il nostro approfondimento). Pare infatti che nel mirino dell’uomo che sta sparando dal finestrino di un’auto scura vi sarebbero soprattutto degli extracomunitari. Una sorta di rappresaglia per il macabro omicidio della Mastropietro? Non lo sappiamo. Quel che è certo è che in questi minuti a Macerata si respira un clima di tensione pesantissimo, mentre la mamma di Federica continua a chiedere giustizia, ma di certo non quella sommaria messa forse in atto da quella che il sindaco ha definito uno “squilibrato”.