Uma Thurman lo aveva annunciato qualche mese fa sul red carpet e ha mantenuto le aspettative: quanto accaduto con Harvey Weinstein non sarebbe rimasto avvolto nel mistero e così ha fatto, raccontanto nei minimi particolari i suoi incontri con il produttore cinematografico. Insieme a Weinstein, anche Quentin Tarantino è finito sulla graticola, anche se in questo caso non sono accuse di molestie ad essere chiamate in causa. Il regista, infatti, è stato criticato per avere obbligato l’attrice a guidare un’auto molto potente senza l’uso di una controfigura. Una decisione che l’ha portata sull’orlo della morte, a causa di un incidente del quale è rimasta vittima, proprio a causa della sua inesperienza nella guida. Ma che ne sarà ora del famoso regista ora? Se Harvey Weinstein si trova già da mesi ai margini del mondo dello spettacolo, Quentin Tarantino è attualmente impegnato nella produzione di un nuovo film dedicato a Charles Manson e che vede la partecipazione di attori di primo piano quali Leonardo Di Caprio. Sarà proprio questa pellicola a subirne le conseguenze? Per Asia Argento, il film non dovrebbe mai venire alla luce e non è la sola a pensarlo… (Agg. di Dorigo Annalisa)
LE DICHIARAZIONI DI ASIA ARGENTO
Asia Argento, prima attrice a deunciare lo scandalo Weinstein in Italia, su Twitter, ha preso immediatamente le difese di Uma Thurman, dopo la pubblicazione dell’intervista al New York Times, per il trattamento ricevuto da Tarantino sul set di Kill Bill. Ecco il messaggio di rabbia e sdegno a sostegno della collega: “Weinstein e Tarantino, che coppia! Uno stupratore seriale e un vicino assassino. Non è uno scherzo del cazzo quello che hanno fatto questi orribili criminali a Uma Thurman, prima e dopo #KillBill. Hanno messo la sua vita, la sua dignità, la sua sanità mentale in pericolo. Bruciate all’inferno, malati del cazzo”. E, poi, ha proseguito con una serie di tweet dal significato inequivocabile contro ‘vittima’ e ‘carnefici: “Fuck Tarantino forever” e “I Love you, Uma Thurman”. La figlia del regista Dario è diventata, in questi mesi, la paladina della lotta contro le molestie nel mondo del cinema, pagandone sulla propria pelle, le conseguenze: oltre agli attestati di stima di molte colleghe, l’attrice si è dovuta difendere dagli attacchi mirati di uomini e donne, per nulla, convinti della buona fede nel denunciare questi atti ignobili a distanza di 20 anni. (Aggiornamento Sebastiano Cascone)
LA SCENA DI KILL BILL SENZA CONTROFIGURA
Le accuse rivolte a Weinstein da parte dell’attrice Uma Thurman hanno fatto il giro del mondo, ma a far discutere oggi sono anche le sue parole contro il regista Quentin Tarantino. A sua detta, infatti, durante le riprese della pellicola Kill Bill il regista le chiese una scena senza controfigura mettendo a repentaglio la sua vita. Nello specifico, le disse di guidare un’auto poco affidabile a velocità elevata con la scusa di far “svolazzare i capelli nel modo giusto”. Il mezzo però andò a sbattere contro un albero provocandole delle ferite. Un fatto inedito venuto a galla solo in seguito alle sue ultime dichiarazioni e che aprono uno spaccato inquietante. Al momento Tarantino non avrebbe ancora smentito né replicato alle accuse della Thurman. Per alcuni quella dell’attrice sarebbe una sorta di “vendetta” giunta in ritardo verso il regista del cuore, lo stesso che la diresse anche in Pulp Fiction ancor prima di Kill Bill. I due erano apparsi più volte in pubblico tanto da far parlare di una relazione amorosa in corso. Proprio le violenze subite dal produttore, secondo le sue parole, compromise molto il suo rapporto con il regista che dopo aver appreso gli abusi liquidò il fatto senza dargli grande importanza. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GLI ATTACCHI A TARANTINO
Il nome di Uma Thurman si aggiunge alla lunga lista delle attrici di Hollywood molestate sessualmente da Harvey Weinstein. A quattro mesi dall’inizio dell’inchiesta del New York Times, anche l’attrice di Kill Bill vuota il sacco. Proprio alla testata americana ha rivelato alcune aggressioni subite dall’ex produttore. La diva statunitense conosceva già bene Weinstein e, stando a quanto dice, all’inizio non aveva idea che il loro rapporto sarebbe poi deragliato. «Passava ore a parlare di sceneggiature con me, a complimentarsi, forse così è riuscito a farmi trascurare alcuni segnali di pericolo», ha raccontato Uma Thurman. Intanto salgono a nove le denunce raccolte dalla polizia britannica da parte di donne che rivolgono accuse di molestie o violenze sessuali al produttore americano. La notizia è stata riportata dai media inglesi, che riprendono un comunicato ufficiale degli investigatori secondo cui altre due donne si sono rivolte a Scotland Yard in questi giorni, dopo le sette che lo avevano fatto nei mesi passati. Una avrebbe denunciato un episodio avvenuto in Irlanda 27 anni fa, l’altra per riferire due abusi più recenti, tra il 2010 e 2011. (agg. di Silvana Palazzo)
I DETTAGLI DEGLI “INCONTRI” CON IL PRODUTTORE
Uma Thurman si è aggiunta alla lunghissima lista di attrici che ha denunciato pubblicamente il fatto di essere stata molestata dal produttore statunitense Harvey Weinstein. Come riporta l’Ansa, l’attrice statunitense ha raccontato gli incontri avvenuti con Weinstein, non lesinando dettagli. Questo è il racconto riguardante un incontro avvenuto a Londra, poco dopo la premiere del film Pulp Fiction: “Nel 1994 al Savoy di Londra poco dopo la “prima” di Pulp Fiction, Weinstein mi sbatté sul letto. Cercò di spingersi dentro di me e di calarsi i pantaloni. Non mi violentò, ma era come se io fossi stata un animale che cercava di liberarsi”. In occasione del secondo incontro con Weinstein, avvenuto a causa delle pressanti richieste del produttore, la Thurman decise di presentarsi con un’amica, Ilona Herman. La Thurman non ricorda i dettagli di quanto avvenuto ma la Herman ha dichiarato di aver visto l’attrice sconvolta e incapace di parlare. Poco dopo, l’attrice rivelò all’amica che Weinstein le aveva minacciato di far “deragliare la sua carriera”. (Aggiornamento di Fabio Morasca)
LA REPLICA DI HARVEY WEINSTEIN
Anche Uma Thurman ha confessato di essere stata molestata da Harvey Weinstein. Il produttore si dice sconvolto e prontissimo a querelare l’attrice. Dopo una lunga intervista-sfogo per New York Times, la musa di Quentin Tarantino racconta che Weinstein ebbe un approccio con lei in un lussuoso hotel di Parigi. Ad un certo punto, le cose si sarebbero svolte come da “copione”. Lui ha indossato un accappatoio e avrebbe invitato l’attrice in sauna. Lei però, si avvicinò totalmente vestita, nonostante la situazione apparisse più grottesca che pericolosa: “non mi sono sentita minacciata”, ha confessato lei, considerando il gesto come un momento di egocentrismo di colui che, anagraficamente, poteva avvicinarsi a lei come uno zio. Più aggressivo invece, l’incontro londinese: “Mi ha sbattuta giù. Ha provato a lanciarsi su di me e a mettersi nudo. Ha fatto ogni tipo di cose sgradevoli. Ma in realtà non mi violentò. Era come se fossi un animale che provava a sfuggire via, come una lucertola”. L’indomani poi, l’attrice avrebbe perfino ricevuto un mazzo di rose gialle accompagnate da un messaggio decisamente sgradevole. Di seguito, le telefonate per un nuovo incontro e le minacce di distruggere la sua carriera: “Il signor Weinstein riconosce di avere fatto delle avance alla signora Thurman dopo avere mal interpretato il suo comportamento a Parigi ma si è immediatamente scusato”, spiega una nota diffusa dall’entourage del produttore. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
WEINSTEIN E’ SBALORDITO
Questa volta Harvey Weinstein è davvero furioso e non intende farsi da parte senza reagire. Le dichiarazioni di Uma Thurman contro il produttore cinematografico balzate alle cronache negli ultimi giorni, coinvolgendo anche Quentin Tarantino, questa volta hanno mandato su tutte le furie l’uomo che dallo scorso novembre è protagonista di uno scandalo senza precedenti. Se in passato aveva mantenuto il silenzio, evitando di peggiorare una situazione già complicata, questa volta non è riuscito ad evitare le polemiche, affidandosi ai suoi legali. Attraverso di loro, infatti, Weinstein ha affermato di essere ‘sbalordito e rattristato’ per le parole dell’attrice, arrivate con minuzia di particolari a circa 25 anni dal fatto. Ha quindi precisato di non essere disposto a lasciar correre la vicenda e di essere pronto a querelare la Thurman che dovrà rispondere in tribunale per le sue durissime parole. Una reazione che potrebbe segnare la svolta di questo caso: dopo avere incassato decine di accuse, Weinstein questa volta si prepara a reagire? (Agg. di Dorigo Annalisa)
WEINSTEIN PRONTO A QUERELARE
Il produttore cinematografico Harvey Weinstein, continua ad essere al centro dello scandalo sulle molestie sessuali a Hollywood. Di recente l’uomo ha affermato di valutare l’idea di querelare l’attrice Uma Thurman, che sul New York Times lo ha incolpato di averla aggredita sessualmente. Il legale del produttore ha contestato le accuse, chiarendo come il suo assistito sia “sconcertato e addolorato” dalle parole della Thurman, che per 25 anni avrebbe taciuto il terribile episodio. L’attrice intanto, ha accusato il celebre produttore proprio con una dovizia di particolari impressionanti. Già a fine novembre del 2017, la protagonista indiscussa di Kill Bill e Pulp Fiction aveva accusato Weinstein (“Non meriti neanche una pallottola”, aveva scritto attraverso i suoi social network ufficiali), ma in quel caso la Thurman non aveva precisato né riportato episodi di aggressione sessuale da parte del produttore. Dopo alcuni mesi, ha finalmente trovato la forza di parlare ed ha perfino lanciato una “bomba” non indifferente anche contro Quentin Tarantino. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
LE ACCUSE A TARANTINO
Le accuse di Uma Thurman nei confronti di Quentin Tarantino, anche se non riguardano la sfera sessuale, stanno diventando maggiormente circostanziate. L’attrice ha raccontato in maniera molto cruda come la pretesa del regista di farle guidare una fuoriserie senza controfiugra in Kill Bill abbia rischiato di costarle molto cara: “Mi ritrovai stritolata con il volante contro la mia pancia e con le gambe incastrate sotto di me con un dolore infernale e pensando che non avrei più camminato. Quando tornai dall’ospedale avevo un collarino e le mie ginocchia erano danneggiate e con un enorme bernoccolo sulla testa. Volevo vedere l’auto ed ero sconvolta. Accusai Quentin di aver cercato di uccidermi.” Questa l’accusa dopo l’incidente subito, nonostante la Thurman avesse messo in guardia il regista di non sentirsi a suo agio alla guida di una macchina così potente. Dopo anni, la Thurman è venuta in possesso del video dell’incidente, che la Miramax aveva sempre negato senza un documento che esonerarsse dalle responsabilità su eventuali problemi di salute dell’attrice.
In questo articolo del NY Times, il video dell’incidente di Uma Thurman sul set di Kill Bill.
ANCHE UMA TRA LE VITTIME DI WEINSTEIN
Il caso Weinstein sembra non voler finir male: il potente produttore hollywoodiano accusato di aver molestato un gran numero di attrici, alcune delle quali famosissime, ha scatenato un movimento d’opinione contro le molestie ed i maltrattamenti sulle donne che ha coinvolto tutto il mondo, ma i nomi che si aggiungono alla lista delle donne passate sotto le molestie di Weinstein sembrano infiniti. L’ultimo fra di essi è quello di Uma Thurman, tra le più celebri dive di Hollywood che ha avuto modo di lamentarsi, durante la produzione dei due “Kill Bill”, del comportamento di Weinstein come produttore e di Quentin Tarantino come regista. Ma se i comportamenti inappropriati di Tarantino non riguardavano la sfera sessuale, quelli di Weinstein ricadono sistematicamente in quella casistica di molestie che l’ha fatto finire sulle prime pagine di tutti i giornali.
L’AGGRESSIONE IN UNA STANZA D’ALBERGO
La lite con Tarantino risale al secondo Kill Bill, quando il regista costrinse la Thurman a guidare l’automobile Karmann Ghia modificata senza far uso della controfigura, come l’attrice avrebbe preferito. Girando la scena, la Thurman ebbe un incidente, con ferite alle ginocchia e al collo che ancora oggi le procurano problemi di salute, e per anni la Miramax rifiutò di fornirle il video dell’incidente. Weinstein invece l’aggredì in una stanza d’albergo, saltando letteralmente addosso alla Thurman e cercando di svestirsi mentre lei si dimenava sotto di lui. “Mi spinse a terra e cercò di mettersi sopra di me e di svestirsi. Fece molte cose sgradevoli, ma non insistette più di tanto e non mi costrinse. Mi sentivo come un animale che si contorce per liberarsi, come una lucertola.” Questo il racconto dell’attrice che ha raccontato di non aver denunciato Weinstein che la minacciò di rovinarle la carriera definitivamente.