«Io so chi è Erostrato». In esclusiva oggi a Pomeriggio 5 andrà in onda un’intervista ad una donna che è sicura di conoscere l’identità dell’uomo che sta seminando il panico da sette mesi a Cesiomaggiore. Siamo di fronte ad una teatralità crescente: l’ultimo episodio è quello delle caramelle gommose con gli spilli lasciate davanti all’asilo di Cergnai. Gli inquirenti sono a caccia di tracce per risalire all’identità di questo criminale. «Le tecniche della scientifica sono molto sensibili e sofisticate. Più il personaggio si accanirà in una sfida che magari non approda a nulla, maggiori saranno le possibilità che lasci tracce», ha dichiarato l’ex generale dei Ris di Parma, Luciano Garofano, a Quarto Grado. Simboli inquietanti, lasciati su muri e lettere, come la svastica e il simbolo dell’infinito: questi sono alcuni dei particolari con cui sta gettando nell’inquietudine i cesiolini. «Si tratta probabilmente di un portatore di disturbo di personalità paranoide, molto narcisista e megalomane, di cultura classica mediamente elevata, massimamente immaturo: i bambini a cui lancia le caramelle con gli spilli sono un ricordo della sua infanzia», questo il profilo tracciato dallo psichiatra Alessandro Meluzzi, secondo cui Erostrato non approderà a qualcosa di significativo. Il collegamento con il distruttore del tempio di Efeso però non è casuale: «Ci dice che in questo esibizionismo c’è la voglia di fare emergere dei fantasmi di una cultura talmente smarrita che credo gli italiani che conoscono la vicenda di Erostrato non raggiungano nemmeno l’un per cento della popolazione. Potrebbe essere chiunque, persino un ex seminarista».



EROSTRATO, IL PROFILO PSICOLOGICO DEL CRIMINALE

Erostrato potrebbe essere di Cesiomaggiore. Lo sospettano gli inquirenti e concorde è l’ex Ris Luciano Garofano. Ci sarebbe una rosa di dieci sospettati, stando a quanto riportato da Quarto Grado. La Procura di Belluno ha affidato a un criminologo il profilo di Erostrato: è un uomo tra i 50 e i 60 anni di età. Si tratta di un uomo colto, che ha fatto studi classici. Ha una calligrafia artefatta, come se scrivesse con simboli runici. Fa continui riferimenti al nazismo e a un’infanzia difficile. Avendo colpito sempre a livello locale, conosce molto bene il territorio. Si pensa ad una persona di alta statura perché le chiesette imbrattate nella parte superiore sfiorano il metro e ottanta centimetri. Potrebbe essere vissuto all’estero, visto che chiude le buste con le missive al giornalista Luigi Sosso con il codice postale come fanno gli stranieri. Intanto l’ex sindaco Michele Belen ha scritto all’attentatore che si fa chiamare Erostrato, che distribuisce lettere all’antrace e caramelle con gli spilli per bambini. «È evidente che il tuo animo e la tua mente sono in preda ad un’immane sofferenza e che l’odio e la paura hanno in te preso il sopravvento sulla lucidità e sulla ragione. Tu vuoi spaventare gli altri, e ci stai anche riuscendo, ma si vede benissimo che il più impaurito di tutti sei proprio tu. Hai paura come un lupo braccato, ma allora fatti aiutare da qualcuno che possa fermare il tuo male. Parlane, a tua scelta, col medico, col prete, o uno psicologo, oppure un amico, o una persona qualsiasi di tua fiducia. Parla però e non tacere, perché la tua solitudine ti sta facendo del male, e ne fa pure agli altri. Ti invito a deporre le armi».

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