SPARATORIA MACERATA, TRAINI RESTA IN CARCERE
Alla fine dell’udienza di convalida per la detenzione cautelare di Luca Traini, il “tentato killer” di Macerata rimane in carcere: così ha deciso il gip dopo confermando l’arresto dopo il raid razzista di sabato mattina scorso. Il 28enne marchigiano si è avvalso della facoltà di non rispondere di fronte al giudice, anche se poi pare abbia reso delle dichiarazioni spontanee al pm Stefania Ciccioli, fatto alquanto bizzarro rispetto alle normali pratiche dell’udienza di convalida. «Non era mia intenzione colpire l’unica ragazza di colore rimasta ferita», ha detto Traini al magistrato dell’accusa. Davanti alla sede della procura di Macerata, mentre era in corso l’udienza con il gip Domenica Potetti, si sono consumati diversi scontri tra la polizia e alcuni giovani dei centro sociali che poco prima avevano attaccato il centrale bar Caffè Venanzetti dove era in programma un comizio del leader di CasaPound, Simone Di Stefano. Lo scontro ha portato i titolari del bar a cancellare l’incontro previsto con la stampa poco dopo, con il livello di tensione nella città tutt’altro che sceso dopo le ultime folli giornate dal rinvenimento del corpo di Pamela Mastropietro fino al raid di Traini. (agg. di Niccolò Magnani)
DELL’UTRI, RESPINTA RICHIESTA DI SCARCERAZIONE
Marcello Dell’Utri resta in carcere: è stata respinta per l’ennesimo volta l’istanza di scarcerazione richiesta dalla difesa per i motivi di salute che vedono da tempo l’ex esponente di Forza Italia particolarmente debilitato. Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha emesso decisione che dunque conferma la detenzione di carcere a Rebibbia, dove Dell’Utri sta scontando i sette anni di pena per concorso esterno in associazione mafiosa. Il Procuratore Generale ha dato parere negativo alla nuova istanza di scarcerazione con cui i difensori di Dell’Utri hanno chiesto al tribunale di sorveglianza gli arresti domiciliari ospedalieri per il loro assistito.: i magistrati della Sorveglianza già lo scorso 5 dicembre avevano respinto la richiesta dei difensori di Dell’Utri, confermando il carcere anche per gli ultimi due anni che restano di pena da scontare. Le condizioni sono buone e nonostante le varie patologie, scrivono i giudici nell’ordinanza, «la detenzione in carcere può ancora assumere un carattere rieducativo. Non si presta a giudizi di contrarietà al senso di umanità da più parti paventato, in quanto il quadro patologico non appare costituire una sofferenza aggiuntiva, derivante proprio dalla privazione dello stato di libertà», conclude il Tribunale di Sorveglianza. (agg. di Niccolò Magnani)
ACCESSO PIATTAFORMA ROUSSEAU, DENUNCIATO HACKER 26ENNE
Era uno studente 26enne l’hacker che aveva eseguito più volte accessi abusivi alla piattaforma Rousseau, ovvero il sistema informatico che gestisce l’intera attività politica e le votazioni del Movimento 5 Stelle. La polizia postale di Milano ha cercato, individuato e ora denunciato il 26enne veneto che probabilmente con alcuni complici era riusciti ad entrare nella piattaforma gestita da Davide Casaleggio: «bisogna ora cercare i mandanti», ha fatto saper il figlio del compianto Gianroberto. Pare che l’autore dell’hackeraggio, spiega Repubblica, frequenti facoltà di matematica e si firmava con lo pseudonimo «Evariste GalOis». Si è intrufolato lo scorso 2 agosto su Rousseau e non ha rubato alcun dato sugli iscritti M5s: secondo gli investigatori infatti, «l’avrebbe fatto per mettere alla prova le sue abilità informatiche». “Gal0is” dopo aver forzato il sistema aveva mandato una mail ai gestori della piattaforma mettendo in evidenza quelli che secondo lui erano i punti deboli. Immediato il contro attacco di Casaleggio che non crede alle parole dell’hacker e rilancia: «Chi ha voluto colpire Rousseau lo ha fatto a fini politici. E’ stato fermato l’autore materiale, ma ora spero vengano individuati al più presto anche i mandanti e gli eventuali finanziatori». (agg. di Niccolò Magnani)
PAMELA, GIP ESCLUDE ACCUSA OMICIDIO PER OSEGHALE
Non è detto sia stato Innocent Oseghale ad uccidere Pamela Mastropietro, la 18enne trovata morta dopo essere scappata da una comunità di recupero in provincia di Macerata, il cui cadavere smembrato è stato ritrovato all’interno di due valigie. Questo è quanto si evince dal provvedimento di convalida del fermo del nigeriano firmato dal gip di Macerata, Giovanni Maria Manzoni. Le accuse rivolte a Oseghale sono occultamento e vilipendio di cadavere. A detta del giudice, dunque, non ci sono elementi tali da giustificare l’addebito di omicidio nei confronti del nigeriano. Oseghale dal giorno dell’arresto va ripetendo che Pamela è morta per overdose e di aver perso la testa quando ha capito che la ragazza era deceduta. Da lì, a suo dire, la decisione di sezionare il cadavere per sbarazzarsene più facilmente e di andare a comprare la candeggina per pulire il tutto. (agg. di Dario D’Angelo) CLICCA QUI PER LA NOTIZIA APPROFONDITA
CROLLO BORSE EUROPA E ASIA DOPO WALL STREET
Ieri sera il crollo di Wall Street e oggi alle primissime ore di apertura delle Borse in Europa e Asia la situazione continua in un “profondo rosso” di difficile spiegazione: pare che dietro alle ultime ore complicate per i mercati internazionali, vi siano i timori di un rialzo forte dei tassi d’interesse in America lanciato dalla Federal Reserve. Questo avrebbe provocato un crollo tremendo di Wall Street (Dow Jones giù del 4,62%, ko anche Nasdaq e S&P 500) con anche i salari ai massimi negli ultimi tempi; dopo le 9 è panico anche in Europa e Asia con le principali borse mondiali in netta perdita. Milano perde fino al 2,55%, Londra il 3%, Parigi il 3,43% e Francoforte il 3,13%, insomma è calo netto. Nel Sol Levante la situazione è ancora peggiore con Tokyo che perde il 4,73%, trascinando giù tutte le altre; scatta tutto dagli Usa, come vedevamo, con la paura che un forte rialzo improvviso dei salari possa portare a nuovi tassi d’interesse e inflazione impennata nel giro di pochi giorni. Crollano anche le criptovalute, Bitcoin su tutte ad un passo dai 6mila dollari, netta picchiata dopo i 20mila raggiunti poco più di un mese fa. (agg. di Niccolò Magnani) CLICCA QUI PER LA NOTIZIA APPROFONDITA
PRIMO CASO DI SOSPENSIONE DELLE CURE
È stata una donna di Nuoro alle soglie dei cinquant’anni, la prima persona italiana ad usufruire della legge recentemente approvata sul biotestamento. La donna che si chiamava Patrizia Cocco era la titolare di un’agenzia di viaggi, ammalata di SLA aveva manifestato più volte la sua volontà di interrompere le cure che la tenevano in vita, grazie a un macchinario per la ventilazione assistita. Negli ultimi giorni sfruttando la nuova norma legislativa ha espresso per ben quattro volte la sua volontà, sempre dinanzi ad un team di medici specializzati e due testimoni. Cosi come prevede la nuova legge dopo aver raccolto la sua intenzione, i medici l’hanno sedata profondamente e poi hanno interrotto l’alimentazione alla macchina che la teneva in vita. La morte è avvenuta qualche giorno fa e i funerali di Patrizia sono stati effettuati ieri nella chiesa di Nuoro.
SCONTRI A ROMA PER LA VISITA DI ERDOGAN
Tensione e cariche della polizia a Roma per la visita del presidente turco Erdogan. Tutto è iniziato quando un centinaio di giovani, per la maggior parte appartenenti ai centri sociali capitolini hanno cercato in corteo di raggiungere il vaticano, dove la massima autorità turca doveva essere ricevuta dal Papa. Stante la mancata autorizzazione del corteo i poliziotti hanno spinto in manifestanti nel piazzale antistante Castel Sant’Angelo, li li hanno letteralmente bloccati. Ai giovani chiusi nel quadrilatero di vie, è stato permesso l’uscita solo dopo una ripresa video che contemplava la ripresa dei documenti d’identità. Un tentativo di sfondamento del cordone degli agenti è stato respinto con una carica di alleggerimento dei celerini, carica che ha causato il ferimento di un manifestante, per fortuna in maniera lieve.
DIRITTI TV DEL CALCIO A MEDIA PRO
Si ingarbuglia la situazione dei diritti televisivi per la serie A nel triennio 2018/21. Oggi all’ennesima assemblea la vittoria è andata alla cordata spagnola di Mediapro, quest’ultima ha presentato un’offerta di mille euro più alta della base d’asta, che era stata fissata a cinquanta milioni di euro a stagione. Immediata però la presa di posizione dell’emittente a pagamento Sky, con i legali della televisione tematica che hanno presentato una diffida in tribunale per annullare l’assemblea odierna. Il tutto mentre il presidente del Coni Malagò, che da poco è anche commissario per la Serie A, è in Corea del Sud per la cerimonia di apertura delle olimpiadi invernali.
VERONICA LARIO ALL’ATTACCO
Una donna all’attacco questo è Veronica Lario, l’ex coniuge di Berlusconi, che oggi ha presentato ricorso in Cassazione per ottenere l’annullamento della sentenza che gli azzerava l’assegno di mantenimento. I legali della donna puntano sul fatto che la loro assistita ha dovuto rinunciare alla sua vita pubblica, pur di salvare un matrimonio che poi nonostante tutti gli sforzi è andato in frantumi. La Lario secondo la tesi della difesa ha rinunciato alla sua carriera di attrice, una carriera che ha sacrificato sull’altare dell’unità familiare. Il ricorso vorrebbe altresì l’annullamento della parte della sentenza che obbliga la Lario alla restituzione di circa 45 milioni di euro, soldi in parte già versati all’erario.
SERIE A, LA GIORNATA SI CHIUDE CON LAZIO GENOA
Lazio-Genoa, in programma alle 20.45 di ieri sul terreno dell’Olimpico, è stata la partita che ha chiuso la giornata di campionato, con la formazione di Inzaghi che voleva a tutti i costi i 3 punti per blindare il 3° posto dagli assalti di Inter e Roma. I biancocelesti vanno però sotto all’inizio della ripresa a causa di un gol dell’ex Goran Pandev. Passano quattro minuti e la squadra di Inzaghi trova il pareggio con un bel gol di Marco Parolo, servito dentro dal nuovo acquisto Martin Caceres. Il Genoa ritrova il vantaggio con Diego Laxalt, gol che però viene annullato. Quando tutto sembra finito al minuto 92 segna ancora Diego Laxalt. L’esterno è bravo a sfruttare una palla dentro e regala al Grifone tre punti che valgono oro.
GIGI DI BIAGIO CT DELLA NAZIONALE
La notizia era nell’aria ed è stata ufficializzata in dato odierna; sarà Gigi Di Biagio, allenatore dell’Under 21 azzurra a sedere sulla panchina in occasione delle due amichevoli che la nazionale italiana disputerà in Inghilterra a fine marzo, incontrando prima l’Argentina e poi l’Inghilterra. Due sfide di grande prestigio per la nazionale rimasta esclusa dai mondiali in Russia e che servirà per aprire la nuova strada per i prossimi impegni ufficiali. Naturalmente si prevede da parte di Di Biagio, un largo utilizzo di giovani, molti dei quali passati anche nell’under 21, anche se non si escludono ritorni eccellenti, primo tra tutti quello di Mario Balotelli. Successivamente, per gli impegni amichevoli di fine giugno, si dovrebbe avere il nuovo CT, con Costacurta che sta lavorando per avere colloqui con tutti i papabili, con favorito Mancini.
INCIDENTE STRADALE PER BRUNO PERES
Nelle prime ore di ieri mattina, il giocatore della Roma Bruno Peres è rimasto coinvolto in un incidente mentre era alla guida della sua auto, una Lamborghini. Al giocatore, che è stato sottoposto all’alcol test, è stato rilevato un valore oltre il limite ed è stata ritirata la patente di guida. Fortunatamente è uscito illeso dall’incidente e nel pomeriggio si è addirittura potuto allenare con la squadra. Nel calciomercato di gennaio, appena concluso, Bruno Peres era stato davvero molto vicino dal lasciare la capitale. Staremo a vedere se questo episodio porterà la società a utilizzare il braccio duro con lui.