Jessica Faoro, tiene banco la morte della giovane 19enne di Milano, uccisa a coltellate. Le forze dell’ordine hanno fermato per il momento Alessandro Garlaschi, tranviere di trentanove anni che la ospitava a casa sua con la moglie. Continuano le indagini degli inquirenti per valutare i motivi della morte della giovane studentessa, al lavoro in particolare sulle sue attività social. Come riporta Il Giornale, l’ultimo post sui social network di Jessica Valentina Faoro risale a martedì scorso, quando la ragazza su Facebook ha pubblicato una frase di Charlie Chaplin: “Un giorno senza sorriso è un giorno perso… Ci sono persone con cui perdi tempo e altre con cui perdi il senso del tempo. È solo una questione di scelte…”. Le forze dell’ordine scandagliano la vita interattiva della ragazza per cercare di capire se è possibile risalire alla causa della sua uccisione, con il legame con Alessandro Garlaschi che deve essere chiarito. (Agg. Massimo Balsamo)



ALESSANDRO DENUNCIATO PER STALKING

Dopo il fermo del 39enne Alessandro Garlaschi per l’omicidio della giovane 19enne, Jessica Faoro, la rabbia dei residenti di via Brioschi è esplosa. “Maledetto, marcisci in galera”, è l’urlo che si è sollevato mentre le forze dell’ordine portavano via l’uomo. Il fermo dell’autista del tram numero 15 con la gravissima accusa di omicidio volontario è scattato dopo essere stato ascoltato a lungo dal pm e reso parziali ammissioni. Ma chi è Alessandro Garlaschi? Poche le indiscrezioni sul suo conto anche se, come riporta Milan Fanpage, pare che in passato, nel 2014, sia stato già denunciato per stalking da una donna. I vicini di casa lo hanno descritto come un soggetto “taciturno”, “indebitato e maniacale”, “cupo e strano”. Attualmente sarebbero al vaglio degli inquirenti anche i rapporti esistenti tra la vittima, il suo presunto assassino e la moglie di quest’ultimo. L’ipotesi maggiormente battuta è quella secondo la quale Garlaschi avrebbe letteralmente perso la testa dopo aver subito un rifiuto da parte della 19enne, accanendosi così su di lei fino ad ucciderla. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ALESSANDRO GARLASCHI HA TENTATO DI BRUCIARE IL CADAVERE?

Sarebbero pesantissimi i sospetti contro Alessandro Garlaschi, il tranviere accusato del delitto di Jessica Faoro, uccisa in casa a coltellate probabilmente dopo un rifiuto da parte della 19enne. Come riporta RaiNews, al vaglio ci sarebbe anche la posizione della moglie dell’uomo in merito alla quale non si sa ancora se fosse in casa o meno al momento dell’omicidio. Stando a quanto trapelato, pare che Garlaschi, dopo aver ucciso Jessica abbia tentato anche di dare fuoco al cadavere per eliminare ogni traccia. Passando in portineria il tranviere avrebbe detto nella mattinata di oggi: “Ho fatto un guaio grosso”. Negli ultimi giorni, la vittima ed il suo presunto assassino sarebbero stati visti passeggiare insieme in un giardino della zona. Un passato certamente non semplice, quello della 19enne, la quale aveva lasciato una comunità di recupero ed era ospite della coppia. Al termine dell’interrogatorio del tranviere, il magistrato chiederà la convalida del fermo a un gip del Tribunale di Milano. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CONFERMATO FERMO DEL TRANVIERE ALESSANDRO GARLASCHI

Dopo essere stato ascoltato dal pm Cristiana Roveda e dagli uomini della squadra mobile, Alessandro Garlaschi, il tranviere 39enne sospettato del delitto della giovane Jessica Valentina Faoro avrebbe fatto parziali ammissioni. Lo riporta l’agenzia di stampa Ansa dopo averlo appreso da fonti giudiziaria che avrebbero confermato il fermo dell’uomo sospettato. Stando ad una prima ricostruzione della polizia, la giovane 20enne sarebbe stata aggredita dall’uomo che la stava ospitando in casa dopo un tentativo di approccio. Garlaschi avrebbe atteso l’uscita della moglie per avvicinarsi alla giovane che però lo avrebbe respinto. Il 39enne fermato è in stato di choc. Mentre veniva portato via dalla polizia, i vicini di casa avrebbero rivolto al tranviere numerosi insulti: “Sei un mostro”, “maledetto”, “spero marcirai in galera”, “pezzo di m…”, solo per citarne alcuni. Numerose e schiaccianti le prove, secondo gli inquirenti, che andrebbero ad incastrare l’uomo alle sue responsabilità. “Ho fatto un guaio grosso”, avrebbe detto l’uomo in portineria, stando a quanto riferito da alcuni condomini. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

TRANVIERE FERMATO, ABITI SPORCHI DI SANGUE

Sono stati rinvenuti sporchi di sangue gli abiti del tranviere 40enne arrestato in quanto ritenuto il responsabile del delitto della 20enne Jessica Valentina Faoro, accoltellata a morte in un appartamento di via Brioschi a Milano. Lo riporta il quotidiano Il Giornale che spiega come lo stesso tranviere, Alessandro Garlaschi, avrebbe detto agli inquirenti: “c’è una ragazza morta a casa mia”. L’uomo è stato visto l’ultima volta lo scorso martedì, giorno in cui si suppone sia stata assassinata Jessica, mentre era fuori con il suo cane. Al vaglio degli inquirenti le ultime ore di vita della giovane ed in merito a ciò si stanno concentrando le indagini al fine di fare chiarezza su quanto accaduto nell’abitazione proprio la sera di martedì. Secondo le testimonianze dei vicini di casa, il tranviere si era trasferito insieme alla moglie con la quale viveva nella medesima palazzina già da qualche tempo dopo alcune liti avute con altri condomini della precedente abitazione. La moglie del tranviere è stata portata via in lacrime e già ascoltata dagli investigatori. Ora occorre fare chiarezza su dove si trovasse al momento dell’omicidio della 20enne. Ciò che è certo è che Jessica era stata ospitata in casa del tranviere, ma non è ancora chiaro quale sia la vita sociale dell’uomo né la chiave del delitto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

ARRESTATO TRANVIERE 40ENNE: APPROCCIO RIFIUTATO?

Il luogo dove si trova l’appartamento del delitto è un triste caso del destino: via Brioschi, la stessa via dove lo scorso 12 giugno 2016 un uomo si fece esplodere in casa sua facendo morire la moglie e due vicini di casa, ferendo le figlie di 7 e 11 anni (il triste caso di Giuseppe Pellicanò, ora in carcere con l’ergastolo). Un luogo di sangue e di drammi, anche in questo caso con contesti familiari molto complessi: nel caso della ragazza uccisa però, al momento, non è ancora chiaro il livello di rapporti tra la 20enne e la coppia sposata che abitava nell’appartamento dove Jessica è stata accoltellata. Il 39enne A.G. intanto, spiega l’Ansa, sarebbe stato arrestato proprio con l’accusa di omicidio: alla base del delitto, secondo la Mobile di Milano, vi sarebbe un rifiuto della ragazza ad un approccio sessuale tentato dal tranviere Atm quando la moglie non si trovava in casa. Secondo altre voci che filtrano tra i vicini dello stabile – dove risiedono solo famiglie di dipendenti Atm – la famiglia del tranviere viene definita  “schiva, entrambi erano molto scostanti”. Un altro condominio invece spiega, «Abitavano in un altro palazzo, si sono trasferiti qui da qualche tempo, in un appartamento più grande, perché con i vecchi vicini c’erano stati alcuni screzi e, forse, qualche dispetto».  

STUDENTESSA UCCISA IN UN APPARTAMENTO

Un giallo misterioso e ancora una volta una morta di una ragazza giovanissima, questa volta a Milano, a pochi giorni dalla tragedia di Pamela Mastropietro a Macerata. La vittima si chiama Jessica Valentina Faoro (sostiene Repubblica) ed è stata trovata morta in un appartamento di Via Brioschi (sud di Milano), uccisa con diverse coltellate su varie parti del corpo. Aveva solo 20 anni, era una studentessa e pare che da qualche giorno stesse lavorando come donna delle pulizie nell’appartamento di una coppia di coniugi, dove è poi stata trovata senza vita questa mattina. Pare, dai primissimi accertamenti della polizia, che sull’omicidio non vi sia alcun dubbio e al momento le uniche piste esistenti portano al marito e suo datore di lavoro: 40enne, tranviere dell’Atm (azienda trasporti di Milano, ndr) e visto nei giorni passati da alcuni vicini passeggiare proprio con Jessica in un giardinetto lì vicino all’appartamento.

SOSPETTI SULLA COPPIA PRESSO CUI LAVORAVA

Il mistero resta apertissimo per capire cosa sia successo a Jessica e soprattutto come siano state passate le sue ultime ore: da giorni infatti la coppia ospitava la 20enne dal passato difficile e già questo fatto risulta strano visto che si tratta di una ragazza italiana che non vive in una propria casa (e non si sa quali legami attuali vi siano con la famiglia d’origine) e nemmeno in un appartamento con altri inquilini della sua età. Era stata assunta come donna delle pulizie, ma il tutto dovrà essere confermato dalle indagini scattate subito dalla Procura di Milano: pare poi, sempre dai vicini dello stabile, che questa mattina il tranviere scendendo verso la portineria abbia “confessato” «ho fatto un guaio grosso». Non solo, pare che proprio questa mattina la coppia sia stata udita litigare e non poco all’interno dell’appartamento, dalle urla fino alle mani: la donna poi, dopo il ritrovamento del cadavere di Jessica, è stata portata via in lacrime dalla polizia per essere ascoltata e per poter fornire qualche elemento in più in questo puzzle complicato e purtroppo tragico.