La super offerta del fondo Usa di Gip ha colto nel segno: la Global Infrastructure Partners si compra il rivale numero 1 di Trenitalia rilanciando un piano futuro di un’azienda mai definitivamente decollata, anche se protagonista per la prima volta nella storia di un’alternativa al “monopolio” di Fs. Come spiega Repubblica, «L’offerta prevede poi che la sottoscrizione del contratto di compravendita, la cui esecuzione è condizionata dal via libera dell’Antitrust, avvenga entro l’11 febbraio». A quel punto gli azionisti attuali hanno facoltà di reinvestire fino ad un massimo del 25% degli interi proventi derivanti dall’acquisto di Gip sui treni Ntv. Lo “squadrone” americano, come hanno spiegato al Sole 24 ore, rappresentano una lunga esperienza nel settore infrastrutture. Come ben spiega ancora Repubblica Economia, gli americani di Gip tra il 2013 e il 2015 Gip hanno dismesso «diverse partecipazioni in gruppi importanti, soprattutto nel settore energetico incassando denaro fresco. E adesso ha tanto cash da spendere». Dirigenti di primo “pelo” e provenienti da mega strutture mondiali, anche molto europee: Credit Suisse, ma anche General Electric, Goldman Sachs, Nomura, Honeywell, Qatar Petroleum, Latham e Watkins, Mizhuo Bank, Morgan Stanley. Insomma, garanzia di qualità (e denaro fresco) di cui Italo aveva massima necessità. (agg. di Niccolò Magnani)
NTV DIVENTA AMERICANA
Italo va in America, è arrivata la svolta per la nota società ferroviaria. Ieri è arrivata l’ufficialità, con Italo che è passata al fondo Global Infrastructure Partners (GIP) per 2 miliardi di euro. Per la buona riuscita dell’affare è stato decisivo il rilancio di altri 80 milioni di euro arrivato martedì sera. Il consiglio di amministrazione della società ferroviaria è durato sei ore, nel corso delle quali è stata studiata nei particolari la nuova offerta di Gip. La decisione favorevole alla cessione è arrivata con il voto unanime di tutti gli azionisti, come sottolinea il Corriere della Sera: Intesa Sanpaolo, Generali, Montezemolo, Della Valle, l’armatore Punzo, Cattaneo. Isabella Seragnoli, il patron della Brembo Bombassei e il fondo Peninsula. In totale, sarà un’offerta da oltre 2,45 miliardi di euro: oltre i quasi 2 miliardi per la cessione della società, il fondo statunitense investirà 500 milioni di euro relativi al debito. Parliamo, dunque, di un multiplo venti volte il margine operativo lordo.
ITALO, SFUMA LA QUOTAZIONE IN BORSA
Sfuma dunque l’ipotesi di una quotazione in borsa con il 40 per cento del gruppo guidato da Flavio Cattaneo, per il quale era atteso per oggi il via libera da parte della Consob per la pubblicazione del prospetto informativo, come riporta il Corriere della Sera. Arrivati già ieri, in serata, i primi commenti sulla vicenda. “Non è un pezzo di Italia che se ne va, si tratta di un investimento che arriva in italia: questo fa parte dell’integrazione che deve avvenire attraverso accordi tra imprese ad alta tecnologia, queste le parole del ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. Carlo Calenda, ministro dello sviluppo economico, ha commentato la cessione come “molto positiva, importante che ci sia un grande interesse da parte di potenziali investitori su Ntv”. In una nota, infine, i due ministri sottolineano che “il merito va alla capacità degli imprenditori, del management e delle istituzioni finanziarie, a partire da Banca Intesa, che hanno costruito una grande azienda di servizi con investimenti molto significativi e che hanno saputo con coraggio superare anche momenti di difficoltà”.