L'”emorragia” evidenziata sul piano della carenza dei medici, secondo le ultime stime porterà in dieci anni, quindi nel 2028 a coinvolgere oltre 80 mila camici bianchi con enormi conseguenze sui cittadini italiani. In prima linea, con l’intento di far fronte a questa emergenza, troviamo la Federazione medici di medicina generale (Fimmg), che accusa i partiti di non aver preso sul serio l’allarme. “Aspirano a governare ma non si occupano di una questione di cruciale importanza per la vita dei cittadini”, ha tuonato. I numeri parlano chiaro: entro i prossimi 10 anni saranno 33.392 medici di famiglia e 47.284 medici del servizio sanitario nazionale coloro che andranno in pensione lasciando però un vuoto enorme. Il vero problema è che alle uscite non corrispondono adeguate entrate. “Nei prossimi 5-8 anni, i pensionamenti priveranno 14 milioni di italiani della figura del medico di famiglia”, ha annunciato il segretario Fimmg, Silvestro Scotti, come riporta La Stampa, ribadendo ancora il ruolo assente dei politici. “Appare ridicolo che nessuna forza politica che aspira a governare si impegni sul tema dell’assistenza territoriale”, ha sottolineato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
EMERGENZA IN LOMBARDIA
La Regione Lombardia è una delle più attrezzate e sviluppate d’Italia sul fronte sanità, e forse anche per questo sono parecchi i medici che operano sul suolo lombardo. Eppure, dopo l’allarme lanciato oggi dalla Federazione Medici di Medicina Generale una delle regioni in maggiore difficoltà per i prossimi anni è proprio quella lombarda: «La situazione in Lombardia è ancora più drammatica. Soprattutto nei piccoli centri i medici di famiglia mancano già, e da mesi. Con l’entrata in vigore dell’accordo integrativo regionale, firmato da tutte le organizzazioni sindacali della medicina generale pochi giorni fa, un medico di famiglia potrà in alcuni casi avere fino a 2000 assistiti, ma questo non sarà sufficiente», spiega il vice segretario nazionale Fimmg, che poi conclude. «Ci auguriamo che il prossimo governo affronti il problema in modo serio. Nel frattempo in campagna elettorale sembra che il nostro allarme non sia raccolto da nessuno». Forte responsabilità della politica, secondo ancora Scotti: accusato il potere statale per la mancanza di criticità in questi anni di gestione dl turn over sul ruolo dei medici. «Un Paese che, per caratteristiche demografiche, avrà invece soprattutto bisogno di un’assistenza medica domiciliare e residenziale»: con i dati che spiegano di un’Italia sempre più vecchia e con meno nascite, le cure dei medici di base sono sempre più urgenti e la pensione di 45mila unità entro il 2022 rappresenta un problema tutt’altro che trascurabile. (agg. di Niccolò Magnani)
45MILA MEDICI IN PENSIONE ENTRO IL 2022
La Federazione medici di medicina generale e il sindacato dei medici dirigenti hanno lanciato un allarme preoccupante che riguarda una importante carenza di medici in Italia. Per effetto dei pensionamenti, infatti, è stato stimato un vuoto di 45mila medici in cinque anni, sia in riferimento ai medici di famiglia che quelli del Servizio sanitario nazionale. La previsione a lungo termine appare ancora più tragica, come spiega TgCom24. Nel 2008, infatti, è previsto il pensionamento di oltre 33 mila medici di base e di oltre 47 mila medici ospedalieri, per un totale di oltre 80,6 mila. Le organizzazioni sindacali non hanno affatto preso sottogamba questi dati ed anzi appaiono alquanto preoccupate da un altro aspetto grave, ovvero la mancanza di sufficienti nuove assunzioni in grado di colmare all’enorme vuoto causato dai pensionamenti. Sulla base delle borse per il corso di formazione in medicina generale messe a disposizione annualmente e fissate a 1100, secondo la Fimmg tra 10 anni se questo numero dovesse restare costante, assisteremo ad un rimpiazzo di appena 11 mila medici al massimo. Troppo pochi per riempire il vuoto lasciato dall’effetto pensionamento. Differente il discorso per i medici del Ssn in quanto, secondo l’Anaao, non è possibile fare anticipatamente un calcolo di quanto nuovi medici saranno assunti a fronte delle uscite per il pensionamento.
CARENZA MEDICI IN ITALIA: NEL 2022 IL PICCO
I dati sulla carenza di medici in Italia sono allarmanti, ancor di più se si pensa che nel 2028, secondo le stime effettuate, potrebbero essere oltre 33 mila i medici di base in meno e quasi 15 mila i pensionamenti entro i prossimi quattro anni. Proprio il 2022 sarà l'”anno nero” per i medici di famiglia in quanto è previsto il picco delle uscite con quasi 4 mila medici che andranno in pensione. A subire maggiormente gli effetti del vuoto saranno in particolare alcune Regioni, non necessariamente solo nel Sud Italia: oltre a Sicilia, Campania e Lazio, infatti, troviamo una situazione critica anche in Lombardia. E’ qui che saranno evidenziate le maggiori sofferenze sia nel breve che nel lungo periodo. Non va meglio sul piano del Ssn rispetto al quale, nei prossimi dieci anni andranno in pensione oltre 47 mila medici. Allarmanti le parole del vicesegretario nazionale Anaao Carlo Palermo che spiega: “l’attuale sistema delle scuole di specializzazione in medicina non garantirà un numero sufficiente di specialisti per il prossimo futuro: oggi, infatti, i posti resi disponibili per le scuole di specializzazione sono complessivamente circa 6.500 l’anno, ma secondo le nostre stime ne sarebbero necessari almeno 8.500”. Le figure specializzate che verranno a mancare nelle corsie saranno soprattutto pediatri, chirurghi, ginecologi e cardiologi.