Non è però solo Liberi e Uguali ad essere in polemica con il Ministro dell’Interno Minniti per il divieto di manifestare a Macerata in seguito alle tensioni scaturite dal raid razzista di Luca Traini. Nella serata di giovedì Forza Nuova, formazione di estrema destra, ha violato il divieto con una quarantina di attivisti guidati dal leader del movimento, Roberto Fiore, che nonostante il no del Questiore ha portato in piazza dei manifestanti. Ne sono scaturite delle cariche in piazza Oberdan intorno alle 20.30: polizia e attivisti sono venuti a contatto e una decina di manifestanti di Forza Nuova sono stati arrestati. A controbattere alla manifestazione di ultradestra, attivisti di sinistra che da piazza Oberdan hanno bloccato la manifestazione: provando a confluire nella più centrale Piazza della Libertà, i manifestanti di Forza Nuova sono stati intercettati dalla polizia ed ora potrebbero essere denunciati per la violazione del divieto. (agg. di Fabio Belli)
NEGATA L’AUTORIZZAZIONE PER LA MANIFESTAZIONE
E’ polemica a distanza tra il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, e Liberi e Uguali, la formazione di sinistra con il presidente del Senato uscente, Pietro Grasso. Parlando con alcuni elettori del collegio di Pesaro, Minniti ha rivendicato con forza le scelte del suo Dicastero in tema di immigrazione, ricollegandosi all’assalto che Luca Traini ha compiuto a Macerata nei confronti di alcuni extracomunitari. Una tentata strage che Minniti ha affermato di aver previsto, almeno dodici mesi fa, qaundo è cambiata la politica italiana sull’immigrazione, tanto da arrivare alla scelta di confinare molti più migranti nei centri di accoglienza in Libia, grazie all’accordo con il paese dell’Africa Mediterranea. Un accordo che l’ONU definì “disumano”, ma che secondo Minniti ha contribuito a controllare l’emergenza dei migranti: “invece di controllare le sedi dei gruppi fascisti ai quali i tanti Traini appartengono, ha deciso di confinare i migranti nei lager libici per toglierli dalla vista ai razzisti di turno”, la risposta della sinistra che per Minniti ha coniato lo slogan: “Aiutiamoli a morire a casa loro”.
LA NOTA FIRMATA CIVATI, FRATOIANNI E SPERANZA
Il caso-Traini è comunque alla base delle tensioni tra il Ministro dell’Interno Minniti e Liberi e Uguali. Non è stata infatti autorizzata la manifestazione della sinistra a Macerata per solidarizzare verso i migranti e per porre l’accento sul clima neofascista che sta iniziando ad opprimere la campagna elettorale, a detta degli esponenti di Liberi e Uguali. Che tramite Pippo Civati, Nicola Fratoianni e Robero Speranza, hanno firmato una nota per esprimere il loro disappunto sulla mancata autorizzazione: “La scelta che avete fatto di vietare la possibilità di manifestare sabato prossimo a Macerata è sbagliata e pericolosa. Quello che è successo ha un nome preciso: si tratta di un atto di terrorismo. Una tentata strage, le cui ragioni hanno una matrice precisa: fascismo e razzismo. Non il gesto di un folle, di un pazzo, di un criminale isolato. Qualcosa di molto più grave.” Prevista per sabato, la manifestazione al momento attende un’autorizzazione che pare però non arriverà.