A carico di Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, non solo l’accusa di omicidio colposo ma anche quelle di lesioni colpose. “Non riusciranno a distruggermi”, ha commentato il primo cittadino candidato alla presidenza della Regione Lazio, dopo aver ricevuto questa mattina alle 7.30 l’avviso di fine indagini che lo vedono co-indagato in una vicenda che risale al 2009. Oltre al sindaco Nardella, anche Antonio Decaro, primo cittadino di Bari e presidente dell’Anci ha voluto esprimere la sua solidarietà, come riporta Repubblica.it. “A Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, va la mia sincera solidarietà e quella dei Comuni. E’ il momento, di dire basta: non è possibile che il sindaco, solo perché è il terminale più esposto delle istituzioni democratiche, quello che i cittadini conoscono direttamente e al quale affidano le loro preoccupazioni più serie nei momenti più gravi, diventi personalmente bersaglio, sia colui che, personalmente, risponde per gli effetti di qualsiasi calamità”, ha dichiarato. Di contro, Pirozzi ha spiegato di non essere affatto intenzionato ad abbandonare i suoi progetti politici futuri. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“RITIRARMI? NON SCHERZIAMO!”

La corsa alla presidenza della Regione Lazio non di ferma per il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, nonostante la procura di Rieti abbia aperto un fascicolo d’indagine che lo vede indagato, tra le altre cose, anche di omicidio colposo. “Ritirarsi? Non scherziamo. Si va avanti, con grinta ancora maggiore”, ha commentato il primo cittadino, come riporta Il Fatto Quotidiano. Sulla base di ciò, non slittano né vengono annullati tutti gli appuntamenti elettorali in programma per i prossimi giorni. Nonostante tutto però, Pirozzi non ha nascosto un certo nervosismo ed una vena di arrabbiatura per quello che, secondo i suoi fedelissimi è stato definito “giustizia a orologeria”. Per il sindaco di Amatrice, però, quanto accaduto è stato una sorta di premonizione. Lo si comprende anche dalle parole che asserì in occasione della presentazione della sua candidatura, quando si disse pronto ad affrontare eventuali incidenti di percorso e battute di arresto: “ci saranno degli attacchi, alcune questioni verranno strumentalizzate, ma saremo pronti a rispondere”. Come si stanno muovendo, invece, gli altri? Proprio nelle passate settimane, mentre il centrodestra continuava a cercare il candidato governatore, qualcuno in Fratelli d’Italia e Forza Italia a microfoni spenti ragionava sulla possibilità che Pirozzi potesse essere un candidato forte, “finché la Procura di Rieti non si muove”. Come cambiano ora le cose? (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA RABBIA DEL SINDACO-CANDIDATO ALLE REGIONALI IN LAZIO

Nella conferenza convocata da Sergio Pirozzi dopo le indagini annunciate questa mattina, il sindaco-candidato alle Regionali in Lazio è un vortice di accuse: «Sono estraneo rispetto ai fatti contestati, ma mi preme osservare che tale atto mi è stato notificato casualmente a 22 giorni dalle elezioni regionali del Lazio», spiega un irritato Pirozzi dopo la bufera che avvolge di nuovo il terremoto di Amatrice in cause e processi giudiziari. «Mi addolora profondamente essere coinvolto in un procedimento scaturito a seguito della morte di tanti cari amici, derivante da una ordinanza del sindaco che mi aveva preceduto, e dalla tempistica con cui la Procura ha inteso intervenire in questo caso e non in altri», aggiunge un più amareggiato sindaco rispetto all’inizio della conferenza. Nardella già prima di lui aveva continuato nella difesa “di categoria” sull’ennesimo caso in cui a rimetterci è un sindaco per responsabilità probabilmente non sue: «davvero è bene che paghi, ma non è possibile che la politica e la società scarichino tutte le responsabilità addosso ai sindaci. Ci manca solo che qualcuno chieda al sindaco il risarcimento danni se piove», spiega il sindaco di Firenze. 



PIROZZI INDAGATO PER OMICICIO COLPOSO

Come un fulmine a ciel sereno questa mattina Sergio Pirozzi ha scoperto di essere indagato per omicidio colposo: il sindaco di Amatrice, nonché candidato alla Regione Lazio per le prossime Elezioni del 4 marzo prossimo, viene accusato di omicidio colposo per il crollo di una palazzina nel maledetto terremoto di Amatrice e Accumoli del 24 agosto 2016. In particolare, la struttura venuta giù è una delle tre di Piazza Sagnotti dove persero la vita ben 7 persone, con 3 ferite: Pirozzi viene indagato in quanto sindaco della cittadina distrutta dal sisma e assieme a lui anche altre 7 persone tra tecnici, funzionari pubblici e architetti, «In cooperazione colposa tra loro, nelle rispettive qualità e con le condotte commissive e omissive, non impedivano il crollo dell’edificio», si legge nell’avviso di conclusione delle indagini notificato questa mattina al sindaco della provincia di Rieti. In sostanza, Pirozzi viene indagato per essere sindaco e capo della Protezione Civile di Amatrice e non avrebbe impedito il rientro nella palazzina dopo l’altrettanto grave sisma di L’Aquila: in quel caso la struttura venne sgomberata e ristrutturata ma il progetto, secondo il pm di Rieti, «conteneva gravi errori e un indicatore di rischio inattendibile e non realistico e un errato coefficiente di vulnerabilità sismica addirittura superiore a 1».

LA DIFESA DI DARIO NARDELLA

A tutti gli indagati di Amatrice, nell’avviso di conclusione delle indagini notificatogli oggi, la Procura di Rieti contesta i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni personali colpose. Un vero e proprio choc politico a meno di un mese dalla Elezioni Regionali che non può non scatenare la reazione ingente della politica laziale (e non). «Un Paese normale aiuta le comunità terremotate a rimettersi in piedi, aiuta i sindaci a restituire casa e lavoro ai loro cittadini, indagare i sindaci terremotati mi sembra una follia, al di là delle parti politiche», spiega Matteo Salvini oggi in un incontro a Genova. Lo sfidante nel centrodestra diviso nel Lazio per la campagna elettorale, Stefano Parisi, spiega in radio «Siamo garantisti, sono convinto della sua innocenza e della possibilità che possa difendersi». A difesa di Pirozzi anche un rivale politico con Dario Nardella, sindaco Pd di Firenze, che accusa «Pirozzi indagato? Con l’Anci lo diciamo da un sacco di tempo: i sindaci sono diventati parafulmini di tutto ciò che succede nel Paese. Credo ci sia un clima di deresponsabilizzazione molto preoccupante. E come l’Anci ha già detto più volte, occorre rimettere a posto il livello di responsabilità di tutte le istituzioni. Occorre restituire dignità al ruolo del sindaco». Oggi il sindaco di Amatrice commenterà le indagini gravi a suo carico in una conferenza stampa  alle 15.45 in via Cristoforo Colombo 112, Roma.