La fame non è una cosa solo del cosiddetto terzo mondo. La fame c’è anche a pochi metri da casa nostra. E no, non stiamo parlando di immigrati o senzatetto. Stiamo parlando di una donna italiana di 75 anni che sviene per la fame al supermercato, dove, ha detto a chi l’ha soccorsa, non può comprare niente perché i soldi della pensione non le bastano per fare la spesa. Magari era andata a comprarsi un pezzo di pane o una scatoletta, le uniche cose che può permettersi o magari per rubacchiare qualcosa. E allora? Quando si muore di fame non c’è niente di male a rubare per sfamarsi. Sono molti i casi di anziani che rubano qualcosa ai supermercati. La fame è una cosa brutta.



Qualcuno dirà: poteva recarsi a qualche mensa parrocchiale, magari si vergogna di farlo. Perché fame fa anche rima con dignità. E’ successo alla periferia di Padova, una delle più opulenti città del ricco nord est, località Pontevigodarzere. Per sopravvivere, ha detto ancora, deve risparmiare anche sul riscaldamento, e chissà se in questi giorni di gelo siberiano non la trovino morta di freddo in casa. Una vecchia di meno, una pensione, seppur minima, risparmiata. L’11,9 per cento delle famiglie italiane, ovvero 7 milioni e 209mila persone, nel 2016 si è trovata nelle condizioni di “grave deprivazione materiale” secondo i dati Istat che significa che non possono permettersi due pasti tutti i giorni, solo ogni tanto. E gli anziani in queste condizioni continuano ad aumentare, dall’8,4% all’11% nell’ultimo anno. Proprio per il freddo probabilmente si era rifugiata nel supermercato, un medico che si trovava all’interno l’ha soccorsa. Una storia come un’altra, di cui domani non si ricorderà nessuno.

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