Anche Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha deciso di partecipare al corteo in memoria di Idy Diene, l’ambulante senegalese ucciso a colpi di pistola lunedì scorso sul ponte Vespucci dal pensionato Roberto Pirrone. Il primo cittadino in un primo momento è stato contestato da alcuni manifestanti, ma sono stati gli stessi senegalesi a proteggerlo dai più facinorosi creando un cordone di sicurezza attorno a Nardella. Quest’ultimo è stato di fatto scortato dalla comunità senegalese, che ha poi ringraziato:”Avete dimostrato ancora una volta di essere una comunità pacifica. Tutti noi oggi abbiamo un solo pensiero: il dolore per Idy Diene”. Nardella, come riferisce La Repubblica, ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla vicenda del senegalese ucciso, ha dichiarato:”Vi saluto. E’ stata una settimana molto intensa, la più intensa da quando sono sindaco”. (agg. di Dario D’Angelo)



SENEGALESE UCCISO A FIRENZE, POLIZIA SEGUE CORTEO

Senegalese ucciso a Firenze, corteo contro il razzismo per ricordare Idy Diene, il venditore ambulante ucciso lo scorso lunedì 5 marzo 2018 sul ponte Amerigo Vespucci dal pensionato Roberto Pirrone. L’italiano, uscito di casa con l’intenzione di suicidarsi, ha avuto un ripensamento ed ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro il senegalese, morto sul colpo. Scontri e proteste negli ultimi giorni nel capoluogo toscano, che hanno coinvolto anche il Sindaco Dario Nardella, spintonato da alcuni membri della comunità senegalese fiorentina. Come sottolinea l’Ansa, la manifestazione in corso è partita da piazza Santa Maria Novella e ha raccolto migliaia di persone: il corteo è preceduto da una autovettura che espone una bandiera della Cgil di Firenze, che sventola insieme a quelle del Senegal in mezzo alla folla. Al momento, la manifestazione sta procedendo in modo pacifico, con numerose forze dell’ordine pronte a intervenire a una certa distanza con postazioni fisse.



SENEGALESE UCCISO A FIRENZE, CORTEO CONTRO RAZZISMO

Come sottolinea l’Ansa, agli angoli del Ponte Vespucci è attaccato con lo scotch sul muro un volantino con scritto: “Cari fratelli e sorelle italiani, se avete fame oggi; se siete senza lavoro; se siete diventati poveri, noi neri, noi africani, non siamo colpevoli; non siamo responsabili delle vostre rogne. Cercate i responsabili da Sarkozy a Berlusconi, alleati hanno bombardato la Libia e il resto dell’Africa. Se le vostre bombe cadessero in Italia cosa fareste? Dov’è la colpa del povero Diene Idy, il fatto di essere nero, essere nero è un reato in Italia basta!”. In un’altra scritta, invece, si legge: “Salvini, senza di noi di cosa avresti parlato?”. Al corteo si è aggiunto il sindaco di Firenze Dario Nardella, accompagnato dal suo staff e dall’atleta senegalese Moussa Fall. Il Secolo XIX riporta inoltre che non solo a Firenze è in programma un corteo: in piazza anche a Genova e a Napoli per ricordare Idy.

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